Haiti: ancora nessuna notizia di Padre Jean-Yves, il missionario clarettiano rapito il 10 marzo

Di Cristiano Antonino Il 22 Mar, 2023

Nessuno sa quale sia stata la sorte del missionario di San Viator, rapito ad Haiti: Padre Jean-Yves è un sacerdote dei Clérigos de San Viator (CSV) ed è stato rapito venerdì 10 marzo

Poco più di un mese fa, il superiore maggiore dei missionari clarettiani nelle Antille, padre Fausto Cruz Rosa, ha annunciato che padre Antoine Macaire Christian Noah di origine africana , rapito ad Haiti all’inizio di febbraio, aveva riacquistato la libertà.

Cruz Rosa ha dichiarato che padre Noah – che è sacerdote dal 2020 – “è miracolosamente riuscito a sfuggire ai suoi rapitori il 17 febbraio, dopo 10 giorni di sequestro”.

Padre Noah è stato rapito da una delle tante bande che controllano la vita quotidiana della capitale haitiana, Port-au-Prince, il 7 febbraio mentre era in viaggio verso la sua comunità di Kazal.

Padre Jean-Yves Medidor , che sostiene la parrocchia di Christ-Roi a Croix-des-Bouquets, roccaforte di una banda criminale chiamata “400 Mawzoo” , è stato rapito il 10 marzo

Padre Jean-Yves è un sacerdote dei Clérigos de San Viator (CSV) ed è stato rapito venerdì 10 marzo, quando era vicino a casa sua.

Una banda armata di uomini incappucciati che lo hanno caricato su un’auto e sono partiti in una direzione sconosciuta.

«Padre Jean-Yves è ancora nelle mani dei rapitori.

Non rispondono alle nostre telefonate e la pressione aumenta” dichiara all’Agenzia Fides padre Néstor Fils-Aimé, superiore provinciale CSV del Canada .

Padre Jean-Yves, impunità assoluta delle bande di Haiti

“Sono arrivato ad Haiti in visita pastorale mercoledì 8 marzo ed è stato padre Jean-Yves a venirmi incontro all’aeroporto, poi venerdì 10 è stato portato via da una banda armata mentre stava celebrando un funerale”. disse padre Nestor.

E ha aggiunto: “Purtroppo i rapimenti da parte di bande armate sono all’ordine del giorno qui ad Haiti.

Rimango qui per sostenere e accompagnare i miei fratelli in questo momento così delicato.

Le comunità che formano il CSV sono raccolte in preghiera e offrono celebrazioni eucaristiche per la liberazione del padre mediatore.

“Continuiamo a ricevere molte testimonianze di solidarietà, sia a livello nazionale che internazionale, e ringraziamo tutti per il loro sostegno”, ha affermato padre Nestor.

La verità è che, nelle vicinanze di Port-au-Prince, le bande di sequestratori agiscono nell’assoluta impunità ed esigono ingenti risorse dalle comunità religiose per liberare le loro vittime; risorse che, ad esempio, i CSV non hanno nemmeno lontanamente .

Questa congregazione missionaria è presente nella sofferente nazione haitiana dal 1965 dopo che i gesuiti – che dirigevano il Seminario Maggiore di Port-au-Prince – furono espulsi da “Papá Doc”, il dittatore François Duvalier .

Come ricorda l’Agenzia Fides , i CSV lavorano principalmente nel campo dell’istruzione attraverso otto scuole. Amministrano anche due parrocchie nell’arcidiocesi di Port-au-Prince.

I “400 Mawzoo” (i 400 uomini inesperti) operano nel distretto orientale di Port-au-Prince, Croix-des-Bouquets, dove compiono frequentemente rapimenti, furti d’auto ed estorsioni.

Ma non sono i soli: sono 150 le bande criminali attive nei dintorni della capitale haitiana.