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Esperienza di Misericordia e Conoscenza: In Italia con il Progetto HIC SUM

Riflessioni e Insegnamenti sulla Solidarietà e l’Accoglienza nella Comunità Parrocchiale di Guamo

Ho trascorso quattro mesi in Italia per la formazione del progetto HIC SUM. Sono stata accolta dalla Comunità Parrocchiale di Guamo, nella provincia di Lucca. Nonostante la barriera linguistica e la mia difficoltà a imparare l’italiano, sono riuscita in questa esperienza ad approfondire le opere di misericordia. Ringrazio Dio per questa possibilità che attraverso l’intercessione di Maria mi ha protetta e guidata con favore. Sono grata per tutte le conoscenze che ho acquisito. Le opere di misericordia mi sono state rivelate anche attraverso le persone che in questi mesi si sono prese cura di me e che vivono veramente secondo la Parola di Dio. A questo proposito cito questo passo del Vangelo “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Matteo 5,16).

Le Opere Di Misericordia

Le opere di misericordia, non sono un modo per unirci a Cristo nella nostra vita quotidiana? Lo sono! Le opere di misericordia ci collegano a Dio e ci mettono nella condizione di accogliere i suoi insegnamenti. Dio è il conduttore di tutta la misericordia espressa attraverso le opere.

I Momenti Di Festa

È stata per me una novità vivere uno dei periodi più significati dell’anno liturgico in un’altra comunità e lontana dalla mia Congregazione. Ho festeggiato il tempo del Natale con la comunità di Guamo e con le Sorelle di Santa Gemma che in quei giorni mi hanno ospitata nella loro Casa Madre. Ho partecipato alle celebrazioni e ho condiviso le tradizioni e i costumi della solennità dell’Epifania facendo visita a tanti bambini del territorio.

Hic Sum Veicolo Di Conoscenza

Nel tempo in Italia ho conosciuto e vissuto l’esperienza del volontariato. Ogni essere umano ha molti bisogni e chi non può aiutarsi da solo, deve essere aiutato. Chi è solo, attraverso l’opera del volontario, trova coraggio e se insieme viene letta e pregata la Parola di Dio, anche la condizione di indigenza trova miglioramento. Oltre alla conoscenza, ho avuto la possibilità di vivere le opere di misericordia, visitando gli ammalati, portando cibo alle persone sole, partecipando alle catechesi con i bambini.

Mi è stato insegnato come ricavare prodotto disinfettante con pochi ingredienti e questo mi sarà molto utile nella nostra comunità in Tanzania. Quando infatti andremo a far visita ai malati del villaggio, potremmo utilizzare questo prodotto per pulire e igienizzare gli ambienti in cui vivono.

Mi sono state insegnate alcune ricette italiane e anche a fare la pasta. La produrrò per la mia comunità e per gli indigenti che andremo a visitare.

“Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25, 37-40). Queste parole ci interrogano e ci insegnano ad avere compassione per tutti, ad essere unità e a vivere secondo la Parola di Dio.

Nel riflettere sulla mia esperienza, mi viene in mente San Giovanni Maria Vianney. La sua vita è stata esempio di servizio e di preghiera, ha dato tanti insegnamenti sull’amore e sulla misericordia di Dio praticando la compassione verso tutti coloro che chiedevano aiuto. La sua è stata una vita spesa per i poveri. Nonostante il suo senso di inadeguatezza, ha saputo mantenersi forte nella fede. Ho ripensato a lui ogni qualvolta che mi sono sentita inadeguata nello svolgere alcuni compiti che mi venivano affidati.

I Ringraziamenti

Mi sento di ringraziare in primo luogo Luigi, Selene, Claudia, don Emanuele, Alessia, suor Gloriosa, le Sorelle di Santa Gemma e tutti i cristiani della comunità di Guamo che ho avuto la grazia di accompagnare nella fede. Dio li benedica ogni giorno e possa pensare ai loro bisogni quotidiani.

Chiedo al Signore di darmi sapienza, fede e forza per portare avanti questo progetto, per provvedere con il Pane di Misericordia alle persone bisognose che incontrerò e per formare un bel gruppo di volontari con il quale svolgere e diffondere opere di misericordia.

“Chi devo mandare? Chi sarà il nostro messaggero?” e ho risposto “Sono qui! Manda me.” (Isaia 6,8).

Suor Milia Amani Fabiani

Sisters of St. Joseph of Mombasa

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