Visitare i carcerati – Sesta Opera di Misericordia Corporale
Le Opere di Misericordia con gli occhi di un biblista
Continuano le riflessioni sulle Opere di Misericordia, supportate dal biblista Carlo Miglietta, in preparazione all’incontro che inizierà tra pochi giorni a Lucca e che vedrà protagonisti amici e volontari proveniente non solo dall’Italia ma anche dall’Africa e dall’Asia con i quali verranno strutturati strumenti funzionali alla diffusione delle opere.
La sesta Opera di Misericordia corporale è “visitare i carcerati”
Il biblista ci fa notare che chi compie quest’opera è simile a:
- Dio, che “non disprezza i suoi che sono prigionieri” (Sl 68,34), “fa uscire con gioia i prigionieri” (Sl 67,7), “libera i prigionieri” (Sl 145,7), “riconduce i prigionieri di Sion” (Sl 125,1), “strappa dal carcere la mia vita” (Sl 141,8). Pietro “narrò come il Signore lo aveva tratto fuori dal carcere” (At 12,17).
- Gesù, venuto “per proclamare ai prigionieri la liberazione…, per rimettere in libertà gli oppressi” (Lc 4,18; cfr Is 61,1; 42,7; 49,9): “Per questo sta scritto «Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri»” (Ef 4,8; cfr Sl 67,19).
- I buoni Samaritani che, ai tempi di Acaz, re di Giuda, “si misero a rifocillare i prigionieri; quanti erano nudi li rivestirono e li calzarono con capi di vestiario presi dal bottino; diedero loro da mangiare e da bere, li medicarono con unzioni; quindi, trasportando su asini gli inabili a marciare, li condussero in Gerico, città delle palme, presso i loro fratelli. Poi tornarono in Samaria” (2 Cr 28,15).
Il biblista ci ricorda anche che chi visita i carcerati ascolta la Parola di Dio
Sotto alcuni estratti:
- “Avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di esser spogliati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e più duraturi” (Eb 10,34).
- “Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale” (Eb 13,3).
Il biblista ci lascia a conclusione di quest’opera con una provocazione, un’interrogazione: sappiamo essere “pescatori di uomini” (Mc 1,7), individuando chi si prende cura dei carcerati e annunciandogli la beatitudine della Misericordia che recita “Beati i misericordiosi” (Mt 5,7)?
Le Opere sono di tutti, in tutti e per tutti
Le Opere sono di tutti, in tutti e per tutti. Spazio Spadoni si impegna ad esprimere con forza il senso profondo racchiuso in questo pensiero, perché ogni orecchio intenda e ne dia consapevolezza nel fare. Universalizzare le Opere significa anche cooperare all’annuncio della Buona Novella attraverso la concretezza dell’amore nei tanti paesi del mondo dove già Spazio Spadoni opera e dove ancora non è arrivato. Ma non solo! Anche nelle tante periferie della società che grida dignità, amore, relazione e perdono.
Per sapere di più sul progetto HIC SUM
Bibliografia
Carlo Miglietta – Le Opere di Misericordia
Carlo Miglietta – Works of Mercy
Carlo Miglietta – Oeuvres de miséricorde
Per approfondire
Visitare gli infermi – Quinta Opera di Misericordia Corporale
Alloggiare i pellegrini – Quarta Opera di Misericordia Corporale
Vestire gli ignudi – Terza Opera di Misericordia Corporale
Dar da bere agli assetati – Seconda Opera di Misericordia Corporale
Dar da mangiare agli affamati – Prima Opera di Misericordia Corporale
Le Opere di Misericordia dal Brasile all’Italia