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Santo del giorno 29 giugno: Santi Pietro e Paolo

Storia dei Santi Pietro e Paolo: Pietro (m. 64?) San Marco conclude la prima metà del suo Vangelo con un climax trionfante

Ha registrato dubbi, incomprensioni e l’opposizione di molti a Gesù.

Ora Pietro fa la sua grande confessione di fede: “Tu sei il Messia” (Mc 8,29b)

È stato uno dei tanti momenti gloriosi della vita di Pietro, a cominciare dal giorno in cui fu chiamato dalle sue reti lungo il mare di Galilea per diventare pescatore di uomini per Gesù.

Il Nuovo Testamento mostra chiaramente Pietro come il capo degli apostoli, scelto da Gesù per avere con lui un rapporto speciale.

Con Giacomo e Giovanni ebbe il privilegio di assistere alla Trasfigurazione, alla risurrezione di un bambino morto e all’agonia nel Getsemani.

Sua suocera fu guarita da Gesù. Fu inviato con Giovanni per preparare l’ultima Pasqua prima della morte di Gesù.

Il suo nome è il primo in ogni lista di apostoli.

E solo a Pietro Gesù disse: «Beato te, Simone figlio di Giona

Perché la carne e il sangue non te lo hanno rivelato, ma il mio Padre celeste.

E così io ti dico, tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.

Ti darò le chiavi del regno dei cieli.

Tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli; e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Matteo 16:17b-19).

Ma i Vangeli dimostrano la loro affidabilità con i dettagli poco lusinghieri che includono su Pietro.

Chiaramente non aveva una persona di pubbliche relazioni.

È di grande conforto per i comuni mortali sapere che anche Pietro ha la sua debolezza umana, anche in presenza di Gesù.

Ha generosamente rinunciato a tutte le cose, eppure può chiedere con infantile autostima: “Cosa otterremo per tutto questo?” (vedi Matteo 19:27).

Riceve tutta la forza dell’ira di Cristo quando si oppone all’idea di un Messia sofferente: “Va dietro a me, Satana! Sei un ostacolo per me. Voi non pensate come pensa Dio, ma come pensano gli uomini” (Matteo 16:23b).

Pietro è disposto ad accettare la dottrina del perdono di Gesù, ma suggerisce un limite di sette volte

Cammina sull’acqua con fede, ma affonda nel dubbio.

Rifiuta di lasciare che Gesù gli lavi i piedi, poi vuole che tutto il suo corpo sia purificato.

Giura durante l’Ultima Cena che non rinnegherà mai Gesù, e poi giura a una serva che non ha mai conosciuto l’uomo.

Resiste lealmente al primo tentativo di arrestare Gesù tagliando l’orecchio a Malco, ma alla fine fugge con gli altri.

Nel profondo del suo dolore, Gesù lo guarda e lo perdona, ed egli esce e versa lacrime amare.

Gesù risorto disse a Pietro di pascere i suoi agnelli e le sue pecore (Gv 21,15-17).

Paolo (m. 64?) Se il predicatore più noto oggi improvvisamente iniziasse a predicare che gli Stati Uniti dovrebbero adottare il marxismo e non fare affidamento sulla Costituzione, la reazione rabbiosa ci aiuterebbe a capire la vita di Paolo quando iniziò a predicare che solo Cristo può salvare noi.

Era stato il più fariseo dei farisei, il più legalista dei giuristi mosaici.

Ora improvvisamente appare agli altri ebrei come un eretico che accoglie i gentili, un traditore e un apostata.

La convinzione centrale di Paolo era semplice e assoluta: solo Dio può salvare l’umanità.

Nessuno sforzo umano, anche la più scrupolosa osservanza della legge, può creare un bene umano che possiamo portare a Dio come riparazione del peccato e pagamento della grazia.

Per essere salvata da se stessa, dal peccato, dal demonio e dalla morte, l’umanità deve aprirsi completamente alla forza salvifica di Gesù.

Paolo non ha mai perso il suo amore per la sua famiglia ebrea, anche se ha portato avanti un dibattito per tutta la vita con loro sull’inutilità della Legge senza Cristo.

Ha ricordato ai pagani che erano stati innestati nel ceppo dei genitori degli ebrei, che erano ancora il popolo eletto di Dio, i figli della promessa.

Per approfondire

Vangelo Di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8

Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58

Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18

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Fonte dell’articolo

Franciscan Media

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