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Santo del giorno 27 aprile: Santa Zita

Santa Zita: La Santa Patrona dei Domestici e il Suo Eterno Messaggio di Umiltà e Servizio

Nome

Santa Zita

Titolo

Vergine

Nascita

1218, Toscana

Morte

7 aprile 1272, Lucca

Ricorrenza

27 aprile

Martirologio

edizione 2004

Canonizzazione

5 settembre 1696, Roma, papa Innocenzo XII

 

Preghiera

O modello di pazienza e di mansuetudine, gloriosa mia patrona Santa Zita, che adempiendo con fedeltà i vostri doveri di stato, giungeste ad una grande santità, volgete ve ne prego uno sguardo d’amore sopra di me vostro devoto. Impetratemi la grazia di potervi imitare nella pratica della virtù, rendetemi pronto nell’obbedire, amante del lavoro, contento della mia condizione, costante nei buoni propositi, mansueto nelle contraddizioni, sottomesso ai miei superiori. Ispiratemi un amore fervente a Gesù ed a Maria, il disprezzo delle vanità del mondo, il coraggio e la prudenza per fuggire i pericoli, e fate che ricco di meriti venga un giorno a lodare Iddio con voi in Paradiso. Amen

Martirologio Romano

A Lucca, santa Zita, vergine, che, di umili natali, fu per dodici anni domestica in casa della famiglia Fatinelli e in questo servizio perseverò con straordinaria pazienza fino alla morte.

Il Santo e la missione

Santa Zita, vissuta nel tredicesimo secolo a Lucca, ha incarnato la missione cristiana attraverso la sua vita quotidiana, trasformando le ordinarietà del servizio domestico in un’espressione profonda di fede. La sua devozione non era limitata alle preghiere silenziose, ma si manifestava attivamente nel modo in cui trattava sia i suoi datori di lavoro che i meno fortunati della sua comunità. Nonostante la sua posizione umile come serva, Zita si distingueva per la generosità e la gentilezza, vedendo nel servizio agli altri un modo per servire Dio stesso. La sua vita è un esempio luminoso di come la santità possa essere raggiunta non attraverso grandi gesta visibili, ma attraverso l’amore e la dedizione nelle azioni quotidiane. Questo approccio alla vita ha lasciato un’impronta duratura, facendo di Santa Zita un modello di come la fede possa trasformare e elevare ogni compito, anche il più umile, in una missione sacra.

Il Santo e la misericordia

Santa Zita è spesso celebrata per la sua profonda misericordia, un tratto che permeava ogni aspetto della sua vita quotidiana a Lucca. Anche se era solo una serva, Zita vedeva il suo lavoro non come un semplice dovere, ma come un’opportunità per esercitare la carità cristiana. La sua compassione si estendeva ben oltre i confini della casa in cui lavorava; era conosciuta per condividere il suo cibo e le sue risorse con chi era meno fortunato, spesso sacrificando i propri bisogni per alleviare quelli degli altri. Questa misericordia non era motivata solo da un senso di obbligo, ma da una sincera empatia e amore per i suoi simili, riflettendo la sua comprensione del messaggio evangelico di amore e servizio. Santa Zita ci insegna che la misericordia può essere un potente atto di ribellione contro l’indifferenza, trasformando anche le circostanze più modeste in occasioni di grazia e impatto spirituale.

Agiografia

Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza », e il diminutivo di quel termine esiste ancora nel vocabolario italiano: « zitella », cioè non maritata. Santa Zita è dunque la santa ragazza, ed è l’unica Santa di questo nome che ancora viene ripetuto in Toscana, e specialmente in Lucchesia. Santa Zita, infatti, è la Santa di Lucca, e…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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