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Santo del giorno 5 maggio: Sant’Angelo da Gerusalemme

Sant’Angelo da Gerusalemme: Vita e Martirio del Santo Carmelitano nella Terra Santa

Nome

Sant’Angelo da Gerusalemme

Titolo

Martire, carmelitano

Nascita

2 marzo 1185, Gerusalemme

Morte

5 maggio 1225, Licata

Ricorrenza

5 maggio

Martirologio

edizione 2004

 

Preghiera

O glorioso Sant’Angelo, gemma preziosa della mistica vigna del Carmelo, perfetto seguace del patriarca Elia, per l’immenso amore che portasti a Dio e alle anime, fino al martirio che sostenesti impavido qual novello Battista, a noi supplici riguarda, che attirati dai tuoi esempi e confortati dal tuo patrocinio a te ci affidiamo. Sostieni la nostra fede, rialza la nostra speranza ed infiammaci del desiderio di copiare le tue virtù al fine di dare gloria a Dio, che aspiriamo di possedere un giorno con te in Paradiso. Amen.

Patrono di

Licata, Sant’Angelo Muxaro, Osidda

Protettore

lavoratori

Martirologio Romano

A Licata in Sicilia, sant’Angelo, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e martire.

 

Il Santo e la missione

Sant’Angelo da Gerusalemme è una figura emblematica della dedizione e del sacrificio nella storia del cristianesimo. Originario della Terra Santa, la sua vita è stata profondamente segnata dalla sua missione di diffondere la fede cristiana e combattere le eresie che minacciavano l’unità della Chiesa nei suoi primi secoli. La sua fervente predicazione e l’impegno verso la verità della dottrina lo portarono a viaggiare attraverso l’Europa, dove lavorò instancabilmente per rafforzare le comunità cristiane locali con i suoi insegnamenti e il suo esempio personale. Il culmine della sua missione si realizzò nel suo martirio, che testimonia la sua incondizionata fedeltà ai principi cristiani. Sant’Angelo accettò la morte piuttosto che compromettere le sue convinzioni, mostrando una forza d’animo straordinaria che continua a ispirare i fedeli. La sua vita e il suo sacrificio rappresentano un chiaro esempio di come la vera missione non sia solo proclamare il Vangelo, ma vivere fino in fondo gli insegnamenti di Cristo, anche a costo della propria vita.

Il Santo e la misericordia

Sant’Angelo da Gerusalemme incarnava la misericordia in ogni aspetto del suo ministero, profondamente radicato nella sua vita di preghiera e azione. Nonostante il fervore con cui combatteva le eresie, la sua interazione con le persone era sempre permeata da una profonda compassione per le loro anime. Questa dualità tra il difensore ardente della fede e il pastore amorevole è forse la testimonianza più potente del suo carattere. La misericordia di Sant’Angelo si manifestava nel modo in cui accoglieva il pentimento dei peccatori e offriva guida e sostegno a chi cercava di ritrovare il cammino verso Dio. Anche di fronte a coloro che si opponevano ferocemente ai suoi insegnamenti, egli rispondeva con una pazienza e un perdono che riflettevano l’amore incondizionato di Cristo. Il suo martirio, un atto ultimo di auto-sacrificio, fu l’espressione suprema di questa misericordia, scelto per testimoniare la verità senza ricorrere alla violenza, ma piuttosto offrendo la propria vita come ponte per la riconciliazione e la redenzione. In questo modo, Sant’Angelo non solo ha difeso la fede, ma ha anche lasciato un’eredità di misericordia che continua a illuminare il cammino dei credenti.

Agiografia

Nato a Gerusalemme, da un parto gemellare, Angelo fu ebreo non soltanto di razza, ma anche di religione, finché la madre, convertendosi al Cristianesimo, non portò alla fede anche i due figli gemelli, che si battezzarono insieme. E…

CONTINUA

Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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