Santo del giorno 20 maggio: Arcangelo Tadini

Di Suor Ines Carlone Il 20 Mag, 2023

Associazione operaia di mutuo soccorso, lavoro per i giovani…no, non è l’ufficio di collocamento ma un santo prete: Arcangelo Tadini

Nato nel 1846 in provincia di Brescia, tale figura di santità apprezzava veramente il sudore sulla fronte e la fatica del lavoro di oggi giorno.

Gesù ha fatto il falegname come il papà e nei vangeli forse non si dà risalto a tale retroscena perché gli scopi erano altri.

C’è però stato qualche fine teologo che pensava a come Gesù sulla croce ricordava il profumo dell’infanzia, del legno per lavorare che suo papà intagliava e lui non poteva starsene con le mani in mano.

E così Don Arcangelo Tandini: non se ne stava con le mani in mano.

La gente diceva di Don Arcangelo Tadini: è uno di noi

Le virtù di santità, il profilo di un santo vengono fuori anche dal sentito popolare, dai racconti.

Svolse il suo attivissimo ministero nel paese di Botticino e quivi accompagnò i suoi parrocchiani sino alla sua morte.

Coltivò questo spiccato senso di responsabilità molto probabilmente grazie agli esempi paterni e materni.

Suo padre sarebbe stato un cavaliere della Repubblica odierno e la sua matrigna, sorella della sua mamma morta giovanissima, divenne un’infermiera volontaria.

Imparò poi il senso dell’accompagnarsi da questi segni provvidenziali: 10 anni prima che diventasse prete morì il padre ma restava in lui quello spirito..10 anni dopo essere diventato prete morì la mamma e con lei mai perse il supporto di chi lo aveva generato.

Erano anni in cui coltivò la tempra ed il giusto equilibrio tra furenti battibecchi politici che avversavano la Chiesa.

Un vero apostolo del lavoro, dei fanciulli, della gioia che seppe fare ritrovare l’entusiasmo ai fedeli che erano rimasti sfiduciati dalle delusioni dei precedenti preti.

Fondatore delle suore operaie, tutto ciò che operava socialmente Arcangelo Tadini aveva sempre un acchito pratico.

Morì nel 1912 e vogliamo ricordarlo così, con la parabola dei lavoratori della vigna che stavolta danno spazio a tutti.