Estasi di Santa Gemma: 86-90

Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede

Estasi 86

Si vergogna di se stessa, credendo di non essere sulla retta via; prega Gesù che la converta e porti rimedio ai suoi mali (Cf. P. GERM. n. VIII).

Venerdì 11 aprile 1902.

Io mi vergogno, Gesù: conosco di non essere sulla retta via; bisogna che cerchi la via della croce. Compisci l’opera della tua carità; la mia povertà sia un titolo alla mia conversione… O Gesù, visita l’anima mia: non ci troverai nessun senso sano: gli occhi m’ingannano; i beni sicuri, cioè i beni del cielo, mi sembra nulla; i beni della terra mi sembra un gran che.
O Gesù, finché hai un cuore sì pietoso, tutti i miei mali hanno un rimedio; ma non mi basta la lena per sollevarmi da terra, oppressa come sono. Pure in questo momento sento nel fondo dell’anima mia qualche rimprovero .

Estasi 87

Ricorda a Gesù la promessa fattale di manifestare tutto al P. Germano.

Domenica 13 aprile 1902.

Ricordati, Gesù, che me l’hai promesso di manifestare tutto al babbo mio… purché te lo chieda con umiltà e con perseveranza e con rettitudine, e che prometta di adempire in tutto la tua SS. Volontà, a qualunque costo .

Estasi 88

Ricorda che Gesù impose agli Angeli di far festa quand’ella ritornò a lui.

Lunedì 14 aprile 1902.

Manifesta tutto a gloria tua e a vergogna mia. E poi, ti ricordi, Gesù, tre anni sono quando tu imponesti agli Angeli che facessero festa del mio ritorno a te?… .

Estasi 89

Il solo ricordo di Gesù la riempie tutta di dolcezza. A tanta bontà divina si duole delle sue ingratitudini. Offre a Gesù tutto quel che può offrire un’anima redenta dalla di lui Passione (Cf. P. GERM. n. V).

Domenica 20 aprile 1902.

Gesù!… O chi è il mio Gesù, che ha un nome così forte, così potente?… Chi è il mio Gesù, che mi riempie tutta di dolcezze appena lo ricordo?… Sento che sei tu, o Gesù… Sei tu, o Gesù!
Che corrispondenza, mio Dio! O Gesù, tu che mi hai onorato della tua confidenza… come ho fatto io a confrontarti con tanti peccati?… Tu, o Gesù, che mi hai guarita da tanti peccati… come avrò fatto io colla mia ingratitudine a riaprirti tutte le tue ferite? O Gesù, tu che mi hai data la vita colla grazia… come avrò io a darti la morte colle frecce della mia iniquità?… Lo vedi, o Gesù, in che consiste tutta la mia corrispondenza?… In peccati!
Ma io lo so, o Gesù, quanto può e quanto vale il tuo cibo… Santo Sacramento, accoglimi, accettami.
Oh! Io credo che tu mi accetti, o Gesù; ma stamani che mi sembrava, o Gesù!… Sarà forse vero?… Sai, Gesù, mi sembrava che tu avessi accondisceso a tutte le mie suppliche, che tu avessi esaudite tutte le mie preghiere. Si può dare questo?… Lo spererei anche e lo crederei, se fossi stata un’anima che ti avesse servito sempre fedelmente…
Amoroso Gesù, non lo dire. Sì, ti avrò anche forse venerato, ma solo colla voce. Sì, Gesù, ti avrò forse anche amato… ma quando lo faceva?… Quando mi sopportavi in mezzo a tanti rifiuti. Ma ora, o Gesù, non è più tempo di farlo colla voce; bisogna che mi metta a farlo coi fatti e colle operazioni.
Ti dono, o Gesù… Ma che ti devo donare, se non ho neppure un solo senso sano?… Mortificazione dei sensi, annegazione della volontà… ti offro questo. Ti offro anche o Gesù, i pochi frutti del mio dolore… E poi ti offro… tutto, o Gesù, quanto ti può offrire un’anima redenta dalla tua Passione.

Estasi 90

Ringrazia Gesù dei tanti benefizi che le ha fatti; per attestargli il suo amore ricorderà sempre la passione di lui, la risurrezione ed in particolare l’ascensione, alla quale avrebbe voluto trovarsi presente (Cf. P. GERM. n. XXXIII).

Giovedì 8 maggio 1902, festa dell’Ascensione.

O Gesù, perché non guarirmi? Mio Gesù! Gesù, redenzione mia, io ti lodo, ti benedico; l’anima mia ti rende infinite grazie, certo, o Gesù, inferiori a tanti benefizi che tu mi hai fatto… E ti rende grazie, non come te le dovrebbe rendere, ma come può questa meschina anima mia. Tu, o Gesù, nella tua infinita misericordia accettami. Io ti offro lodi e preghiere: accettale, per essere meno indegna di quel dono che mi hai voluto far stamattina. È stata la tua bontà che mi ha creata; è stata la tua misericordia… [che mi ha redenta] è stata infine la tua pazienza che mi ha fin qui… [sopportata].
Tu, o Gesù, mi aspetti a penitenza, ed io aspetto l’ispirazione tua divina per incominciare a ben vivere. L’anima mia, o Gesù, vuol te, desidera te, e per amarti veramente terrò presente le tue pene, le tue piaghe, la tua morte, la tua croce, la tua resurrezione e in particolare la tua ascensione .
Perché non fui presente anch’io, quando tu ascendesti al cielo, per [vederti] conversare cogli uomini? Perché non fui presente anch’io a vedere un Dio offeso conversare coi peccatori? . Quanto mi contraccambierei!… .
E tu te ne andasti, mio dolce consolatore, benedicendo tutti quelli che erano con te, ma io non c’ero… Alzasti le mani, e una nube ti portò in cielo; gli Angeli tuoi dissero che saresti tornato, ma io non ti ho più veduto…
Ma tu tornerai, perché tu sei…

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