Estasi di Santa Gemma: 16-20

Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede

Estasi 16

Compatisce Maria SS.ma afflitta per la morte di Gesù e per le offese che gli si fanno. La prega con insistenza per la conversione di un peccatore; gode di recarle qualche sollievo coi suoi affetti; le raccomanda caldamente la famiglia Giannini (Cf. P. GERM. n. XXXI).

Sabato 31 marzo 1900.

Dimmelo, Mamma mia, che facesti quando vedesti il tuo Gesù coronato? che facesti, che provò il tuo cuore?… Ah! intendo, intendo: è dolore troppo grande … Che differenza dal tuo cuore al mio!… Fu un gran dolore … O che farò oggi qui io?… Gesù è morto. e tu, Mamma mia, piangi. O che farò? a chi parlo e chi ci ho oggi con me?… Non ne sono degna, Mamma mia, che tu stia con me… Ma non mi ingannerò? ci avrò proprio la Mamma di Gesù?
Perché piangi?… quale è la causa che ti fa piangere? Se piangi perché offendono Gesù, Mamma mia, consolati: io farò di tutto perché non venga offeso; farò di tutto perché lascino stare Gesù.
E me lo domandi, Mamma mia, qual è la cosa che mi spinge ad amare tanto Gesù? E non lo sai quel che mi ha promesso? Che se sarò compagna nelle pene, sarò anche compagna nella gloria. Non temere, Mamma mia, che io sacrificherò tutto: parole, pensieri, patimenti, perché venga meno offeso [Gesù].
Ma perché, Mamma mia, ti trovo sì afflitta?… E che dimentico?…
È vero… e oggi, Mamma mia, piangi per i peccatori… O cattivi peccatori, cessate di crocifiggere Gesù, ché nello stesso tempo trafiggete anche la Madre!
Abbandonare quell’anima? Ma che dici oggi, Mamma mia? O non è un’anima di Gesù? non ha [Gesù] versato [per lei] tutto il suo sangue? O sì, l’abbandona!…
È vero, l’ho dimenticato questi giorni: è per questo che tu lo vuoi abbandonare?… No no, sta’ ferma, va’ a placare Gesù.
Ma Gesù obbedisce sempre alla Mamma sua.
Ma se sei onnipotente!…. Oh! prima di abbandonare un’anima, o Mamma mia… Possibile, possibile che Gesù voglia abbandonare un’anima?… Ma via! Gesù, che ebbe pietà di quel ladro…
Lo so, Mamma mia, chi è, ma non lo voglio vedere… Quando sarà salvo, allora sì che lo vedrò.
Mamma, ma che mi fai oggi, tu che intercedi per i peccatori?… Ma forse hai smesso di essere madre? Impossibile!… Oh, le parole di Gabriellino: Qualunque causa difficile, che sia posta nelle tue mani, sei capace di vincerla? .
Mamma mia, ma oggi mi vuoi lasciare così afflitta? Promettimela, se ti è possibile; ottiemmi da Gesù quello che mi ottenesti sabato: quanto sarei contenta!
Mi dici, Mamma mia: perché appena ti vedo, sei tanto afflitta, e dopo ti. vedo un po’ più contenta? Ma che forse io sono capace di levarti un po’ di dolore? Ma se fosse vero, non ti vorrei lasciar mai.
Mamma mia, se hai un po’ di sollievo nello star con me, stanotte staremo insieme… ma ottiemmi da Gesù quel che mi ottenesti l’altro sabato… Un’ultima cosa, Mamma mia: Che provava il tuo cuore nello star con Gesù? Che gran differenza dal mio!…
Mamma mia, oggi senza sentir mai Gesù, mai!… Che importa? ma dimattina me lo ristringo al cuore.
E mi dimandi che stia contenta?… Sta’ contenta anche te, e poi sto contenta anche io. Ci avrò ancora pochi sabati, e poi forse chi sa se ci rivediamo più?… Mamma mia, mi lasci?… Eccomi un’altra volta senza mamma!
Un’ultima cosa, un’altra cosa sempre ti voglio dire, che non potei dire a Gesù: non mi so spiegare, ma stai a sentire.
Sarà così, Mamma mia; non lo potei dire a Gesù. Mamma mia, ti raccomando… la mia famiglia e questa. Di’ a Gesù che la aiuti nei momenti di prova; se mai Gesù dovesse gravare la sua mano sopra di loro, sono qui io: gravi pure sopra di me. Questa cosa te la raccomando tanto tanto; diglielo a Gesù che è una cosa grossa…

Estasi 17

Si rallegra per la visita di Gesù, a cui domanda innanzi tutto la salvezza dell’anima sua, e poi di soffrire, ma in segreto; si dice pronta ad entrare fra le Carmelitane, benché sia per lei un gran sacrifizio (Cf. P. GERM. n. XX).

Lunedì 2 aprile [1900].

Anche oggi, anche oggi Gesù? Ecco anche oggi Gesù!… Vieni, vieni, Gesù, ché ti desidero giorno e notte… non desidero altro che te, Gesù… Finalmente dopo due giorni ti ho potuto rivedere… Tu solo, Gesù, mi puoi rendere contenta; oggi non ti aspettavo, Gesù… Tanti, Gesù, mi domandano: «Ma che fai tanto tempo davanti a Gesù?». E io rispondo: «Che fa una povera davanti a un gran signore?».
Ho bisogno di tutto, Gesù… Dimmi che avrò sicura l’anima, che me la salverai, e sarò contenta. Che ne sarà della povera anima mia?
Oggi, Gesù, non aver furia con me… perché ci ho da dirti tante cose. Senti, Gesù, prima ti raccomando una cosa: che i dolori che tu mi mandi il giovedì e il venerdì, fra me e te soli, Gesù! Se tu mi mandassi anche i segni, a me dispiacerebbe assai… Vuoi contentarmi, o Gesù?… fammi soffrire tanto, ma in segreto, fra me e te soli… Ma anche oggi sei di nuovo con me; ma non m’inganno, non mi ingannano i miei occhi, non è vero?
Gesù, vorrei parlarti… ma se poi non mi rispondi?… Vorrei parlarti del Borgo; o Gesù, dimmi qualche cosa; hai deciso assolutamente di mandarmici?… Ma non mi rispondi? Se vuoi, il sacrifizio è fatto già da diversi giorni; ma non uno dei sacrifizi, ma parecchi: dover lasciare il Confessore, o Gesù; così lontana dal Confessore, privarmi di quello che tu eri tanto contento che gli facessi sapere ogni cosa… Ma tu non mi rispondi? Ogni volta che ti parlo di queste cose, non mi rispondi.
Ma anche oggi, Gesù; oggi, Gesù, non ti aspettavo… Ma come sono contenta! tanto, tanto, Gesù!… Gesù, Gesù, non mi lasciare. Ci ho da dirti tante cose: non mi lasciar così presto!… Ma tornerai? E mi lasci così?…
Eccomi un’altra volta sola!…

Estasi 18

Felice di trovarsi con Gesù, gli esprime il desiderio che ha di patire per lui, ma lo prega che nulla apparisca all’esterno. Saluta con trasporto la croce, anela al martirio, prega per un peccatore (Cf. P. GERM. nn. VII e XXX).

Giovedì 5 aprile 1900.

Anche oggi, Gesù? Via, vieni, Gesù: la sento la tua vicinanza. Via, Gesù, o perché fai così? Vedi, Gesù: quanto più ti allontani, e più io ti sento. Ti voglio te, Gesù, e nessun altri. La sento la tua vicinanza; via, fatti vedere. Non me la fai sentire oggi la tua voce? Due giorni, Gesù, ho desiderato di stare con te…
Ecco Gesù, eccolo; ora ti vedo e ti sento…
Che voglio? che voglio da te, o Gesù? Pensa, Gesù, che sono due giorni che non ti ho veduto; quando poi dovrò esserne priva per sempre…
Che voglio? O perché insistere che voglio?
E mi vergogno sì, o Gesù… ma la mia cattiva lingua saprò ben io castigarla. Una cosa, Gesù, ti voglio dire, ma che non la capisco… Ancora poche ore e poi incomincia la tua Passione… e il Confessore vuole che io ti ripeta le parole che disse S. Caterina da Siena: Se vuoi che soffra soli, sì; che possa soffrire tanto e con te. Ti piace, Gesù, questa maniera? Soffro di più, sai; è con te, mio Gesù, il mio soffrire; ma quando si avvicina il venerdì, te l’ho detto più volte, è per me un giorno di festa, meno che però quel cattivo… . Fammi forte, ma della fortezza tua… La vedi, Gesù, questa povera creatura, che ti viene più volte davanti? O quante volte ha fatto posto a quel cattivo! Quante volte chiamo la tua Mamma immacolata! ma… Ma che farò, Gesù? Per trattenermi con te lascio di fare la. meditazione?
Hai ragione: ho voglia di meditare la notte, ma è qui che la debbo fare.
Come fare, Gesù, star qui dinanzi a te e non dir nulla a questa croce? O croce santa, con te voglio vivere e con te voglio morire. E l’amo sì la croce, perché so che la croce è sulle spalle di Gesù.
Sì, Gesù, se tu mi poni quella croce sulle spalle, io casco. E poi il Confessore mi dice che non sono buona a nulla; e poi piango, mi abbatto.
Possibile, Gesù? Ma quella croce è proprio quella che hai portato tu sulle spalle?
Ma sì che la voglio; anche ora te la prenderei, Gesù. Ha voglia il mondo di dirmi tante cose, mi sento contenta, Gesù.
E proprio nel momento di prenderla, non posso: il Confessore non vuole. Stasera te la prendo; non vuole proprio l’obbedienza. Sei contento, è vero, quando preferisco il Confessore a te?
Un’altra cosa ti voglio dire, che tu fai vista di essertelo scordato: dimmi, Gesù, ti piacque quella cosa che feci l’altra notte?
Tanto? E non me ne parli? Al Confessore gli è tanto piaciuta. Lo vuoi sapere mi ha detto «brava»; ma quanta forza mi fu necessaria! tu che lo vedevi… Ma seppi vincermi per amor tuo. Non lo avrei detto neppure al Confessore, ma me lo chiese per amor tuo; ma che non farei per amor tuo?
Alle volte il Confessore mi chiede se lo soffrissi il martirio per te: che bella morte Gesù!… Mi trovassero morta qui ai tuoi piedi! Ma nessuno lo sapesse…
Perdonami, Gesù, perché quando io sono ai tuoi piedi, dimentico quella che sono; non però penso che tante volte ti ho fatto piangere.
Ci avrei da raccomandarti un gran peccatore; ma non penso, Gesù, che prima ci avevo da raccomandarti una gran peccatrice.
Quando è salvo, Gesù: allora sì, ora no.
Non rispondi? Soffri così, Gesù?…

Estasi 19

Contemplando Maria SS.ma a piè della croce, unita al suo divin Figlio in un medesimo sacrifizio, sente crescersi nel cuore l’amore alla croce. Nella prossima settimana santa tutto soffrirà per i peccatori (Cf. P. GERM. n. XXX).

Sabato 7 aprile [1900].

Mamma mia, dove ti trovo? sempre ai piedi della croce di Gesù… Che sospiro, Mamma mia, quando vedesti morto Gesù!… quando lo vedesti mettere nella tomba e quando ti dovesti separare!
Possibile? Come si fa che hai tanto sofferto per mia cagione, Mamma mia? Come facesti, o Mamma mia, come facesti?… Povero Gesù!… Dimmelo, come facesti… a veder Gesù inchiodato sulla croce?… Mamma mia, fammi conoscere la croce; ma non mica quella di Gesù… ma quella che dovrò abbracciare; fammela conoscere, che possa dire: Anche di più, o Gesù, di più, di più, di più… di più… di più… di più, Gesù!
Mamma mia… o Mamma mia, e i peccatori? Di chi son figli? son figli tuoi.
Ogni cosa, ogni cosa, Mamma mia, che passerò in questa settimana… tutto per loro: ci siamo giunti. Sei madre dei peccatori; via, fatti conoscere, Mamma mia.
Chi non ti compatisce, Mamma mia? Lo vedo, non ti sazi di guardar quelle piaghe.
Possibile non amarti te, che hai patito tanto per me? Chi è che non ti compatisce? Potessi!…
O che pena fu la tua!… Gesù non si riconosce più. Che faresti?… O Dio!… Gesù è morto, la mamma piange, ed io sola devo restare insensibile?… Io non vedo più un sacrifizio solo, ne vedo due: uno per Gesù, uno per Maria!… O Mamma mia, chi ti vedesse con Gesù, non lo saprebbe dire chi è il primo a spirare: sei te o Gesù?

Estasi 20

Gode di riposarsi vicino al Cuore di Gesù, da cui nulla potrà mai separarla. Abbraccia volentieri tutti i patimenti che Gesù le darà nei bei giorni della settimana santa (Cf. P. GERM. n. VIII.)

Domenica delle Palme 8 aprile 1900.

Ti sento… Anche oggi ti sei voluto ricordar di me? O Gesù, Padre di misericordia… ti ringrazio… Chi mi dividerà da te? Forse la tribolazione? forse la croce?… O Gesù, io ti sento… sento il tuo sangue che scorre nelle mie vene; Gesù ti sento… Gesù, quanto son contenta, Gesù, che dopo tanto, stanca di combattere, mi posso riposare un po’ vicina al tuo cuore! Sono stanca, sì, dopo tante notti così…
Gesù, che bei giorni che si avvicina!… che bei giorni, o Gesù!… Gesù, non mi hai anche dato nessun segno che si avvicina la tua Passione.
O Dio! Gesù, come potrò?… Come farò, Gesù?… O Dio! Gesù, chi mi aiuterà?… (e cadde in terra). La tua volontà, o Gesù, sia fatta!… Che farò senza il tuo aiuto, che farò, Gesù? Forza, forza, Gesù, e poi… Dunque, Gesù, vuoi che tutti questi patimenti, vuoi che li abbracci tutti? O sì, Gesù! li abbraccio tutti volentieri, perché sono i patimenti stessi di Gesù.
Quando, Gesù, quando?… O bene, bene, Gesù!… E tu… starai sempre con me, è vero, Gesù?…

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