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Estasi di Santa Gemma: 100-105

Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede

Estasi 101

Umiliata e confusa per l’infinita bontà dello Sposo celeste, lo cerca, l’invoca, vuole le ali per volarsene a lui in paradiso (Cf. P. GERM. n. VII)

[Giugno-luglio 1902]

Fa’ che ti abbracci, celeste Sposo, cagione di tutte le mie consolazioni. O chi sono io, che ho l’ardire di parlare così con te? È vero, sono tua creatura, ma sono cattiva; è vero che sono fattura delle tue mani, e quelle stesse mani, Gesù, io le ho traforate coi chiodi… Mi sono mossa troppo tardi, Gesù, a venire da te… Ti ho trovato, Gesù; ti ho trovato, Gesù. Io chiamo te, invoco te, perché son sicura.
Ma dove sei, dove ti sei nascosto? Io lo sento l’odor tuo. Dammi le ali, Gesù, per volare alla casa tua, al Paradiso…

Estasi 102

Nel presentare a Gesù l’anima sua, ricorda la nobiltà dell’anima umana, da Dio creata, santificata, eletta per sua abitazione, e le cui brame solo Dio può saziare. Prega Gesù che fissi per sempre in lei la sua dimora e la bruci del suo divin fuoco (Cf. P. GERM. n. IX).

Martedì 1 luglio 1902.

Eccomi dinanzi a te, o Gesù. Dinanzi a te presento l’anima mia: quest’anima, o Gesù, che tu hai creata non della tua sostanza, ma per mezzo del Verbo… di nessun’altra elementare materia. Quest’anima spirituale che tu hai creata, che sempre vive, che tu hai santificata, purificata col tuo santo lavacro.
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Ora son paga e non ho più che bramare…. perché, se nel mio interno desiderassi qualche altra cosa, apparirebbe chiaro che tu non ci sei. Se quaggiù il bene per se stesso reca diletto, qual diletto non recherai tu, che sei il re dei beni?… La giocondità che si prova quaggiù in terra, delle cose create, è tutta diversa da quella che si prova in te, che sei il creatore. Vedi, o Gesù: quando una creatura desidera una cosa, muore dal desiderio di possederla; ma anche quando riesce ad averla, non si trova contenta, non è mai sazia. Tu solo fai sazi, tu solo fai puri, tu solo fai immacolati tutti quelli che in te…
L’ho trovata la tua abitazione, o Gesù. Tu abiti in quell’anima che tu hai creata ad immagine tua; non in quella che a te preferisce le cose di quaggiù.
Oh! le ha capite l’anima mia, tanto povera, le ha capite le ricchezze dell’amor tuo. È troppo vile, o Gesù, l’anima mia per la tua abitazione. È troppo vile… O mio Dio, se io un po’ fossi certa di non averti mai offeso!… Oh! non lo nego, son peccatrice; ma per questo non mi voglio disperare, perché se mi disperassi, negherei che tu sei misericordioso. Mio Gesù, ti amo; ma se ti amo poco, fa’ tu che ti ami di più… Io non lo so, non lo so, no, a che punto arrivo… Non lo so a che punto arrivo… a che misura sia bastante…
O Gesù, come ci stai nel mio cuore?… Nella cella angusta del mio petto innamorato, di’, o Gesù, come ci stai?
E fissala, o Gesù, la tua dimora per sempre… fissala fin da stamani, ora, fin da questo momento, fin da questo istante…
Mio Gesù, noi non ci separeremo mai più. Sia pur grande, sia pur magnanimo il cuore umano: alla forza del tuo amore bisogna che si arrenda, bisogna che ceda. Mio Dio… mio Gesù… padre mio… sposo mio… dolcezza mia… consolazione mia… consolazione di tutte le creature… amore… amore che mi sostieni!
O fuoco che sempre ardi, senza mai spegnerti, ti piacesse che io tutta ne avvampassi! Piacesse a te che questo fuoco in me si perfezionasse! O Gesù!… O amore!… Mia vita, mio sostegno, mia forza!… .

Estasi 103

La misericordia infinita di Gesù la muove quasi a rallegrarsi di esser nata peccatrice. Chi potrà mai resistere a tanta carità di Gesù? (Cf. P. GERM. nn. XXVIII e XX).

Mercoledì 2 luglio 1902 [circa le 9 antim.].

È un bell’amare, o Gesù, amare chi non s’adira mai con chi l’offende. Anzi tante volte ho veduto, o Gesù, che se alla tua giustizia corre l’obbligo di punirmi, tu ti adoperi per impedire questo castigo, anzi per ritirarlo. Ho trovato un Gesù talmente invaghito del mio cuore, che non sa inasprirlo…
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Tutte le vuol per sé in isconto de’ miei peccati. È quasi una bella sorte per me esser nata peccatrice, perché le vene del mio Signore stanno sempre aperte, piene di quel sangue sacramentato !
O mio Dio!… Che vorresti fare, pietoso Gesù?… Vorresti far miei tutti i meriti tuoi, appropriare a me tutto quello che è tuo?… E qual sarà quel cuore, che a tanta carità non si lascerà superare? Qual sarà quell’anima, che non si lascerà guadagnare? Qual sarà quella volontà, che da te non si lascerà rapire?
O anima mia, fino a quando vuoi essere così avara con Gesù?… Perché così negligente verso Gesù, che ti ha prodotta? perché così pigra verso Gesù, che ti ha redenta? Chi vuoi amare, se non vuoi amare Gesù? O mio Dio!… .

Estasi 104

A Gesù Sacramentato consacra tutte le sue tenerezze e brama le ineffabili delizie dei paradiso (Cf. P. GERM. n… XX e XXVI).

Mercoledì 2 luglio 1902, ore 11 antimeridiane.

Gesù, Ostia santa, a te consacro tutte le mie tenerezze. Mi sono accorta, o Gesù, che il tuo affetto mi cercava, ed io son corsa; la tua carità mi chiamava, ed io son venuta subito.
O Paradiso, Paradiso!… Lasciami stare, o Gesù; lasciami pensare al Paradiso. Oh, piacesse alla tua divina bontà, che dopo aver avuto un dolor forte dei peccati, come un’ultima delle tue figlie… O Paradiso! È tanto che ti… Chi te lo potrà mai dire?…
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Un desiderio che mai non tormenta con sazietà, che mai viene a noia! Come devon esser quelle anime!… Come mai vicine a te, che sei tutta luce, son divenute così, luminose?… Come mai in mezzo alla tua immutabile eternità, di mutabili che erano, son divenute immutabili? .
Che allegrezza, o Gesù, abitare nel tuo Paradiso! Non sei tu, o Gesù, che mi hai messo questo desiderio?…
Si, mio Gesù, per non fare altro che la tua volontà!… Gesù in vita, Gesù dopo la vita, Gesù in eterno!… Mio Gesù, amor mio!…

Estasi 105

Gesù ai suoi occhi è il tesoro più grande; vorrebbe disfarsi nel cantar le sue lodi; vorrebbe sempre pensare a lui, conversare con lui, amare lui solo. Domanda la purità del cuore per essere ammessa nel paradiso (Cf. P. GERM. n. XXVI).

Giovedì 3 luglio 1902 [circa le 9 antim.]

O Gesù, ti vedo più grande di tutti i tesori della terra. Sì, o mio Dio dolcissimo, amabilissimo mio Gesù: agli occhi miei sei più grande dei più grandi tesori della terra. Come volentieri mi unirei agli Angeli tuoi! Come volentieri tutta mi disfarei nelle tue lodi! Come volentieri rimarrei sempre dinanzi a te!
Ma che dico io, quando parlo di te?… Dico quel che posso, non mai quel che devo. E se non so fare… dunque starò zitta? No, perché il mio Gesù deve essere da tutti amato, onorato!… Non guardare a quel che ti dico colla mente, guarda il mio interno… .
Ogni mio segreto ti è manifesto, o Gesù… Dunque ne sei certo che io ti voglio più bene che al cielo ed alla terra? Anzi tutte le cose stesse della terra, che son degne di esser amate, [son tali] sol per gloria del tuo cuore…
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Io ti ho amato, o Gesù… Concedimi di amarti di più, affinché il giorno a te solo sia rivolto il mio pensiero, e la notte, anche dormendo… Vorrei che il mio spirito sempre parlasse con te, l’anima mia sempre conversasse con te. Vorrei ancora che il mio cuore fosse sempre illuminato dal tuo santo lume; che tu fossi il mio amore, la mia guida… Vorrei volare di virtù in virtù… se no, non potrò venire in Paradiso a vederti; ché è tanto tempo che non ti ho veduto. Ma per venire in Paradiso ci vuole la purità del cuore; dammela, mio Gesù… Sì, desidero tanto la purità del cuore!… .

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