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Esortazione Apostolica “C’est la Confiance”

La nuova Esortazione Apostolica intitolata “È la Fiducia”, dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo

Per commemorare il 150° anniversario della nascita di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo ad Alençon (2 gennaio 1873) e il centenario della sua beatificazione (29 aprile 1923), Papa Francesco ha pubblicato, il 15 ottobre 2023, la nuova Esortazione Apostolica “C’est la Confiance”. Il titolo si ispira alle parole che Santa Teresa scrisse in una lettera (settembre 1896): “C’est la confiance et rien que la confiance qui doit nous conduire à l’Amour”. “È la fiducia e nient’altro che la fiducia che ci deve condurre all’Amore”.

Nel 2023 Papa Francesco ha dedicato a Santa Teresa anche l’Udienza Generale del 7 giugno 2023, nell’ambito di un ciclo di catechesi sullo zelo apostolico.

Santa Teresa di Lisieux, conosciuta come “il Piccolo Fiore”, nacque come Marie Françoise-Thérèse Martin il 2 gennaio 1873 ad Alençon, in Francia. Il suo profondo amore per Dio fu alimentato dalla madre, che morì quando Thérèse era giovane, e dal padre, che lei adorava. Thérèse entrò nel convento delle Carmelitane all’età di quindici anni e abbracciò la vita religiosa con tutto il cuore. Scrisse la sua autobiografia, “Storia di un’anima”, che fornisce approfondimenti sulla sua vita familiare e sulla sua devozione a Dio. Teresa morì all’età di 24 anni, lasciando un’eredità di amore e di fede.

Santa Teresa è una delle sante più conosciute e amate del mondo. Come San Francesco d’Assisi, è amata anche dai non cristiani e dai non credenti. È anche conosciuta in tutto il mondo, con molti titoli: Patrona universale delle missioni, insieme a san Francesco Saverio (proclamata da Papa Pio XI nel 1927), Patrona secondaria della Francia (proclamata da Papa Pio XI nel 1944, al pari di Giovanna d’Arco), Dottore della Chiesa (proclamata da Papa Giovanni Paolo II nel 1997).

In questa Esortazione Papa Francesco ricorda più volte il suo percorso spirituale “Piccola Via” come approccio semplice alla vita spirituale che cerca di fare cose ordinarie con amore straordinario: “Posso dunque, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. È impossibile per me crescere, e quindi devo sopportare me stesso così come sono, con tutte le mie imperfezioni. Ma voglio cercare un mezzo per andare in cielo per una piccola via, una via molto diritta, molto breve e totalmente nuova”. Per descrivere questa via, usa l’immagine di un ascensore: “l’ascensore che mi deve portare in cielo sono le tue braccia, o Gesù! E per questo non avevo bisogno di crescere, ma dovevo rimanere piccola e diventarlo sempre di più”. Piccola, incapace di avere fiducia in se stessa, eppure saldamente sicura nella potenza amorosa delle braccia del Signore.

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