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Giornata dei missionari martiri 2024

Martirio missionario 2023: Un appello globale alla riflessione e alla solidarietà

Il 24 marzo 2024, la 32ª Giornata dei missionari martiri, coincide con il ricordo dell’assassinio di mons. Oscar Romero, avvenuto nella stessa data del 1980, a San Salvador. La dedizione di mons. Oscar Romero alla comunità salvadoregna nella sua lotta contro un regime oppressivo, che chiudeva gli occhi di fronte alla condizione dei più vulnerabili ed emarginati, rimane un ricordo toccante. Il suo lascito parla molto dell’importanza di condurre una vita cristiana radicata nella preghiera e nella cura compassionevole dei propri fratelli.

Questa ricorrenza annuale serve come momento di profonda riflessione sull’impatto duraturo dei suoi insegnamenti e per onorare la memoria di tutti coloro che, come lui, hanno dato disinteressatamente la propria vita al servizio degli altri. I recenti dati raccolti dall’Agenzia Fides nel Rapporto 2023 (Missionari e operatori pastorali uccisi nel 2023) fanno luce sulla tragica perdita di 20 missionari nel mondo nel 2023. Si tratta di 1 Vescovo, 8 sacerdoti, 2 religiosi non sacerdoti, 1 seminarista, 1 novizio e 7 laici. È allarmante notare un aumento di 2 missionari uccisi rispetto all’anno precedente. Le statistiche rivelano anche che l’Africa ha registrato il maggior numero di vittime, con 9 missionari che hanno perso la vita, tra cui 5 sacerdoti, 2 religiosi, 1 seminarista e 1 novizio. In America, sono stati brutalmente uccisi 6 missionari, di cui 1 vescovo, 3 sacerdoti e 2 laici. Inoltre, in Asia, 4 laici sono stati vittime di crimini violenti, mentre un missionario laico è stato tragicamente ucciso in Europa.

Una caratteristica che accomuna gli operatori pastorali che hanno perso la vita nel 2023, come evidenziato da Fides, è la natura poco impegnativa della loro routine quotidiana. Non erano coinvolti in gesti eclatanti o in imprese straordinarie che avrebbero attirato l’attenzione e li avrebbero resi bersagli. Invece, stavano semplicemente svolgendo i loro compiti, come celebrare la Messa o impegnarsi in attività pastorali in comunità remote. Queste persone sono state vittime di assalti armati in strade affollate, di attacchi a istituzioni religiose in cui erano attivamente coinvolte nella diffusione del messaggio di evangelizzazione, nella fornitura di servizi caritatevoli e nella promozione del benessere umano. Nonostante fossero pienamente consapevoli dei pericoli che affrontavano quotidianamente, hanno scelto di perseverare nella loro missione cristiana piuttosto che cercare rifugi più sicuri o ridurre il loro impegno.

Questi eroi non celebrati, che Fides descrive come “fiori non germogliati in un deserto”, svolgono un ruolo fondamentale nel far progredire la Chiesa e il mondo. Le loro vite esemplari, segnate da atti di compassione e di incrollabile speranza, testimoniano la loro profonda gratitudine per l’amore di Cristo, che esprimono attraverso le loro azioni quotidiane di solidarietà e ottimismo.

Per i nuovi martiri, testimoni di Cristo” è l’intenzione di preghiera per il mese di marzo 2024 del Video dell’iniziativa globale del Papa per diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre sviluppate dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa.

Queste le parole del Santo Padre: “…Fratelli, sorelle, ci saranno sempre martiri tra noi. Una persona esperta mi ha detto che ci sono più martiri oggi che all’inizio del cristianesimo. Il coraggio dei martiri, la testimonianza dei martiri, è una benedizione per tutti. Preghiamo affinché coloro che rischiano la vita per il Vangelo in varie parti del mondo possano infondere alla Chiesa il loro coraggio e il loro slancio missionario. E di essere aperta alla grazia del martirio”.

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