Avellino, le suore di Santa Gemma alla Settimana Missionaria: la testimonianza di Suor Paola

Settimana Missionaria, le suore di Santa Gemma partecipano a Forino: la testimonianza ed il racconto di suor Paola

“Sabato 25 febbraio – racconta suor Paola – siamo partite dalla casa madre per partecipare alla settimana missionaria organizzata dai nostri fratelli passionisti a Forino, un piccolo paese della Diocesi di Avellino ma non siamo andate da sole: con noi c’era la reliquia del cuore di santa Gemma, situata abitualmente nella nostra casa madre a Camigliano, paese natale della santa.

Punto di ritrovo: il convento di santa Maria ai monti a Napoli, dove ad attenderci c’era padre Marco Masi, passionista e parroco a Forino, insieme agli studenti passionisti: Marco, Emmanuele, João e Gianluca e la suora betlemmita Marie Noel”.

Settimana missionaria, l’importanza di educare i giovani alla legalità: la visita alla chiesa di don Giuseppe Diana

“Con la squadra al completo ci siamo diretti verso Casal di Principe per far visita alla Chiesa dove don Giuseppe Diana, fu ucciso dalla Camorra, il 19 marzo 1994, mentre si preparava per celebrare la santa Messa.

Abbiamo pregato affidandogli la buona riuscita della settimana missionaria. Incoraggiati dal titolo del documento da lui promulgato riportato all’ingresso della chiesa: “per amore del mio popolo”, siamo partiti verso la nostra meta.

La missione è iniziata il giorno seguente con la Celebrazione eucaristica nella quale si è svolta l’accoglienza della reliquia del cuore di santa Gemma e il mandato missionario a tutti noi.

Tutte le mattine dopo aver recitato le lodi insieme ai parrocchiani, mentre gli altri missionari giravano il paese per la benedizione delle famiglie, rimanevo in Chiesa per accogliere le persone che venivano a pregare davanti la reliquia di Santa Gemma, alcune chiedevano una preghiera insieme e una benedizione, per se stessi o per le loro famiglie invitandoci a casa loro, altre venivano per parlare e sfogarsi delle loro situazioni difficili, non voglio scendere nei particolari ma posso dire che ho pianto con chi ha pianto, ho riso con chi ha riso, ho pregato condividendo le preoccupazioni e i dolori, ho gioito e scherzato con chi era felice, per me è stato un buon insegnamento non credevo fosse così importante semplicemente lo stare lì ed essere disponibile all’ascolto.

Alcune persone scrivevano le preghiere sopra dei post-it a forma di cuore e li attaccavano sul muro vicino alla reliquia di Gemma (terminata la settimana abbiamo portato tutte le intercessioni a casa Giannini a Lucca davanti al crocifisso).

Ogni giorno nel pomeriggio dopo l’esposizione del Santissimo recitavamo la coroncina della divina Misericordia finita la quale mentre uno di noi missionari teneva una breve catechesi sulla settimana santa, gli altri andavano in giro ad incontrare le famiglie per la benedizione, per portare l’Eucarestia ai malati o agli anziani impossibilitati a partecipare alle Celebrazioni.

Nel tardo pomeriggio ci ritrovavamo tutti in chiesa per la recita dei vespri e la santa Messa.

La sera invece ci dividevamo due a due e andavamo a tenere i centri di ascolto nelle famiglie, tutti ci aspettavano preparando con grande cura la casa, per accogliere e ascoltare la Parola di Dio che veniva letta e spezzata condividendo poi le proprie riflessioni in un momento di fraterna amicizia.

Abbiamo incontrato i giovani e organizzato attività per loro con l’aiuto di alcuni ragazzi nostri collaboratori ed incontrato i bambini del catechismo per far conoscere loro santa Gemma.

Inoltre una parrocchia di un paese vicino, Montoro, é venuta in pellegrinaggio per pregare davanti alla reliquia.

Alla fine della visita il parroco ci ha invitato nella sua comunità, così durante una mattina abbiamo accolto l’invito facendogli visita, proseguendo poi per Serino, il paese dove san Giuseppe Moscati è cresciuto; qui abbiamo pregato e chiesto l’intercessione per tutti i malati incontrati, per quelli che conosciamo e per tutti i medici”.

Settimana Missionaria, la riflessione di suor Paola sulla giornata vissuta

“A conclusione direi che è stata un’esperienza nuova arricchente dove ho avuto la possibilità di conoscere persone, situazioni per me nuove e quando incontravamo chi ci rifiutava pensavamo alla Misericordia di Dio che è grande e che prima o poi raggiungerà anche loro come ha raggiunto noi. S. Gemma desiderava ardentemente chiamare tutti i peccatori affinché entrassero tutti nel cuore di Gesù.

Direi che abbiamo vissuto l’esperienza della Chiesa che esce che incontra ed entra nella Chiesa domestica creando un’unica realtà: tutto il paese alla fine era Chiesa, ogni famiglia che ci ha aperto e ci ha accolto come un’unica casa dove stare, condividere, accogliere e avvicinare tutti anche solo con un sorriso: noi abbiamo seminato, altri raccoglieranno (cfr. 1Cor 3,1-9) non è importante, l’importante è che attraverso di noi le persone in un modo o nell’altro possano incontrare Gesù.

Suor Paola Chiavaci

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