Santo del giorno 1 aprile: Lodovico Pavoni
Il santo di oggi, Lodovico, correva a perdifiato per i giovani a cui mostrava ogni riguardo ed attenzione senza preoccuparsi di sé
In delicati anni, Lodovico Pavoni nella prima metà del 1800 si dedicò dimentico di sé alle cure dei giovani meno fortunati come si suol dire.
Giovani che avevano dimenticato di avere anche loro santi in paradiso trovarono in Lodovico un padre premuroso che cercò di avviarli ad un mestiere e soprattutto di educarli alla vita.
Lodovico Pavoni diede luce alle prime scuole professionali d’Italia
L’unico rimedio per portare a segno i prodigiosi semi dell’educazione era sicuramente rappresentato dal toglierli dalla strada.
Lodovico Pavoni lo sapeva ed è per questo che non gettò la spugna e diede alla luce a molti istituti professionali di ogni sorta.
Tutto ciò che poteva tornare utile e diventare un mestiere, dall’arte, alla tipografia (ed ecco così una delle prime case editrici) faceva parte di un laboratorio per l’educazione.
Non erano tempi semplici e nel mezzo dell’epidemia di colera, non diminuirono gli sforzi di Lodovico per accogliere e fare sentire accolti gli infermi malcapitati giovani.
Così fu insignito dalle autorità regie di una corona al merito.
Lo stile di vita religiosa divenne l’ideale di Lodovico, fondando una congregazione
Questo riunirsi a vita comune di amore ed ideali rappresentò la premessa per la fondazione nel 1846 di una nuova congregazione religiosa, i Figli di Maria Immacolata.
Si conduceva la comune missione dell’educazione, alternandosi tra fratelli sacerdoti e fratelli laici, tutti insieme.
“Rinunciare alle speranze del mondo, e conformare la propria vita per quanto possibile a quella di Gesù Cristo, ecco l’unico scopo a cui devono tendere le nostre mire”, questa una delle regole auree del nuovo bocciolo di rosa, istituto nascente.
Lodovico sul fronte della rivolta popolare si ammalò letalmente per salvare i giovani
«Lieta del fato Brescia raccolsemi,
Brescia la forte, Brescia la ferrea,
Brescia leonessa d’Italia
beverata nel sangue nemico.»
Così si espresse Giosuè Carducci nel dare una tinta ai bresciani che nel 1849 irruppero contro l’autorità imperiale austriaca, col sogno dell’indipendenza nel cuore.
Ed in tale frangente, le dieci giornate di Brescia, Lodovico contrasse una broncopolmonite che gli fu fatale per mettere in salvo i giovani.
Prendiamo, all’inizio di questa settimana Santa, esempio da lui, Lodovico Pavoni che seppe dare tutta la sua vita per i suoi amici in Gesù.
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