Santo del giorno 04 aprile: Francisco Marto
Il pastorello di Fatima, Francisco, che sostenne vicendevolmente la sorella Jacinta Marto nel peso dolce delle apparizioni mariane
Oggi ricordiamo l’altro pastorello di Fatima, all’inizio della settimana Santa.
Sono, a dir poco, consolanti allora le parole pronunciate da Francisco Marto prima di morire: “Fra poco vado in Cielo. Lassù almeno potrò meglio consolare il Cuore di Gesù e di Nostra Signora”.
Vediamo insieme alcuni dettagli interessanti della figura di Francisco che è morto prima della sorella come lui stesso si sentiva.
A distanza di due anni, Francisco era più grande di Jacinta
Due soli anni di differenza con Jacinta, eppure Francisco mostrava già una fede molto matura.
Sostava molto tempo in contemplazione per le immagini che gli era concesso di vedere e su cui meditare.
A differenza di Jacinta, nulla udiva.
La voce della Signora non giunse a lui, tanto la sua contemplazione aveva un bisogno quasi ossessivo del silenzio.
È nel silenzio che Dio ci parla e ci comunica le sue sofferenze per le quali abbiamo bisogno di consolarlo.
Lui sentiva proprio questa presenza interiore di Dio che lo induceva a pregare per il mondo.
La malattia di Francisco che l’ha condotto all’unione con Gesù e Maria
Nel 1918 contrasse una grave forma di broncopolmonite e non trascorse l’anno che ne morì.
Chiese di confessarsi e di ricevere l’estrema unzione.
La sua vita terrena si spense senza troppa frenesia ma con una pacifica accettazione di ciò che stava per compiersi.
Circondato dalle attenzioni dei familiari, morì verso le 22 del 4 aprile del 1919.
E la morte non gli tolse quel sorriso sulle labbra di chi aveva come unico desiderio quello di far contento Gesù.
Il giorno dopo, i suoi resti mortali sono stati sepolti nel cimitero di Fatima.
Nel 1952, ancora prima che ne fossero riconosciute le virtù di santità nelle more del processo di Canonizzazione, le spoglie furono traslate nella Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima.
Madre di tutti noi, prega per il mondo intero. Che siano riparate le offese arrecate da noi peccatori.
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