Missione testimonianza: storia di padre Omar Sotelo Aguilar, prete e giornalista di denuncia in Messico

Di Cristiano Antonino Il 23 Feb, 2023

Padre Omar Sotelo Aguilar è da anni nel mirino dei narcos (e non solo dei signori della droga) nel paese più pericoloso del mondo, il Messico

Un sacerdote giornalista contro i narcos in Messico, padre Omar Sotelo Aguilar

Il sacerdote paolino Omar Sotelo Aguilar , Presidente del Centro Multimediale Cattolico (CCM), è da decenni un simbolo, suo malgrado, di come la testimonianza del Verbo possa (o debba) coniugarsi con l’esigenza di denuncia di vessazioni, violenze e ingiustizia sociale.

E’ nel mirino dei narcos in quanto prete e in quanto giornalista.

In Messico, per capirci, sono stati 14 i giornalisti assassinati nel 2022.

E in questo paese i sacerdoti vengono minacciati, percossi, uccisi.

Il motivo è semplice, a detta di padre Omar: se posso uccidere un prete, posso uccidere chiunque

Un’azione, quindi, del tutto funzionale alla cultura del silenzio e dell’omertà.

Ma è un paese, il Messico, nel quale la parrocchia funge anche da stabilizzatrice sociale, luogo nel quale le persone possono trovare un’alternativa alla dittatura dei signori della droga.

E questo aumenta di molto il pericolo che il sacerdozio rappresenta agli occhi della criminalità organizzata.

Abbiamo parlato di diseguaglianze sociali.

E’ il punto cardine attorno a cui ruota praticamente tutto quanto: “la criminalità organizzata – ha diichiarato padre Omar a Aleteia – ha due pilastri molto forti: risorse materiali illimitate e risorse umane illimitate.

Si nutre di tanti giovani che non hanno un lavoro, per farsi una famiglia, per formarsi, per crescere professionalmente.

La pace inizia all’interno della famiglia . Dare alla famiglia le risorse necessarie affinché ciascuno dei suoi membri abbia le carte in regola per integrarsi nella comunità.

Quando la famiglia si disgrega con la migrazione, con la necessità economica, la criminalità organizzata approfitta e recluta i giovani per inserirli nelle proprie bande criminali,

Come progettare un tavolo di dialogo per la pace? Prima con le famiglie , per risolvere i loro bisogni.

Quindi, dobbiamo sensibilizzare i giovani sul percorso che possono intraprendere.

Se facciamo un lavoro preventivo possiamo costruire la pace.

Questo ci è mancato nella storia del Messico: lo abbiamo lasciato crescere, abbiamo lasciato i giovani in balia dei signori della droga e li abbiamo trasformati nella risorsa umana illimitata dei criminali”.

Per conoscere meglio l’attività di Padre Omar Sotelo Aguilar, visita il sito del CCM, Centro Cattolico Multimediale.