Il giro dell’India in 240 giorni

Viaggio Tra Culture e Simboli dell’India: Dall’Esplorazione del Rajasthan al Sud, la Riscoperta del Femminile e del Cambiamento

Esplorare l’India “a tu e per tu” mi ha condotto dapprima in Rajasthan dove già mi ero persa in quei volti di donna che sapevano fare del mondo il loro colore, indipendentemente da ciò che facessero o dovessero essere.

Quelle donne sedute ad aspettare, qualche volta nascoste da un velo, sempre accorte quando lo sguardo cadeva su di loro.

Fu così che cominciò la conoscenza di queste donne. E man mano ebbi sempre più esigenza con la mia comunità intercongregazionale di spostarmi più a Sud, di vedere anche la realtà di altri Stati.

Ad oggi sono trascorsi 8 mesi del mio permanere in India e l’ho proprio attraversata dall’estremo nord sino al Sud. Sono stata con le mie sorelle nei villaggi come nelle grandi città, tra cui Bangalore .

Domanda su domanda, giocando e scherzando tra di noi, capii il significato diverso di quei segni che portavano al mondo di cui noi conosciamo solo il terzo occhio hindú e che non tutte portano, soprattutto le nuove generazioni e le donne non induiste.

Oggi il mondo ha bisogno di segni e sono anche quelli che Spazio Spadoni ha deciso di portare attraverso la diffusione delle Opere di Misericordia

Donne hindú, musulmane, cristiane che danno importanza alla loro cultura, al segno, al simbolo ed all’essere donna:

• Portare dei fiori sui capelli, un anello al dito del piede, il sari in modo diverso a seconda del gusto del bello ma anche del sapersi valorizzare. Sari che nel modo tradizionale è solo stoffa da fasciare al corpo con l’aiuto di uno spillone da sarta. Non si tratta dei sari commerciali! Un tocco di mani di donna. Donne che sanno sfiorare il cuore, incantare con poco
• Tatuaggi temporanei, naturali senza punture che durano mesi con la sapiente arte dell’ impacco di erbe e spezie tramandate nei secoli per simboleggiare la festa. Donne che sanno disegnare la poesia sulle loro mani senza cataloghi da tatoo. Ed anche all’ingresso delle loro case. Nel Sud molte donne vi disegnano sul selciato dei fiori fatti con il gesso bianco. Li creano loro perché sono la luce della casa e così lo scrivono al mondo
• Avere cura della generazione e sentirsi responsabile di essa. Ho avuto la grazia di assistere a come mamme, tutte con lo stesso contegno, fuori, all’aperto, fanno la doccia ed insaponano i loro bimbi, mettono l’olio sui loro capelli, preparano con le loro mani la merenda. Ciò mi ha fatto proprio sentire la mamma, la donna che è mamma
• Cercare di essere il cambiamento che vogliono essere come diceva il grande Gandhi. Con la nuova vittoria di Sonia Gandhi e dei figli al congresso politico, non si può non pensare che la donna può essere il volto che cambia l’India
• Non importa la cultura tradizionale, giovani ragazze delle famiglie più modeste lasciano il loro stato dell’India per studiare per essere quel cambiamento. Vestono la libertà, il sogno come i giovani di oggi

L’India sta cambiando. Non è più il nazionalismo né il radicalismo induista. Vuole dare fiducia ai giovani e soprattutto alle donne che sono sempre state ai vertici di una società patriarcale e maschilista.

Questo continente, in cui non può mancare Spazio Spadoni, ha tante bandiere, ogni Stato la sua, e lingue, in cui anche la variante di una vocale determina l’unicità dell’ una rispetto all’altra.

È il paese del mistero, della bellezza, del fascino e dell’ arte, dell’amore per la natura e per la musica. E soprattutto è il continente in cui la parola misericordia si coniuga molto con il cuore di queste donne con cui la mia comunità desidera essere in missione.

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Gli abitanti di Spazio Spadoni sono soliti ripetere:

”Entriamo nell’OPERAM! E inondiamo di opere tutte e tutti e diciamo

la Misericordia di Dio è all’Opera

E rispondiamo Sempre!”

Da oggi inizia a usare il nostro motto. Quando saluti, quando ti alzi, quando incontri, quando fai e condividi un’Opera.

Costruiamo e incrociamo insieme la rete di OPERAM.

Fonte dell’articolo

Spazio Spadoni