Estasi di Santa Gemma: 51-55

Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede

Estasi 51

Con infantile semplicità mostra a Gesù che ha forza di soffrire; una sola cosa desidera: volarsene al cielo; ma per ora l’obbedienza non glielo permette. Offre a Gesù la sua vita, e se cento ne avesse, tutte le darebbe; è pronta a qualsiasi sacrifizio (Cf. P. GERM. nn. XXVI e I).

[Primi di dicembre 1900]

Gesù, o Gesù, lo vuole [il Confessore]; Gesù, lo vuole. O Gesù, o non era per farmi soffrire! E poi che fai? che, Gesù?
Dice che non ho forza; sentimi un po’ il polso… Mandaci l’Angelo… Che dici, Gesù?
Come sono contenta! Sono contenta io, Gesù; sono contenta tanto! O che m’importa di tutte queste cose? Io vorrei una cosa sola: in Paradiso con te.
Non posso, Gesù, ora, non posso; lasciami stare… Presto, presto, in Paradiso con Gesù.
E l’obbedienza, Gesù, dove si lascia? Caro Gesù, vuoi… Bisogna obbedire.
No, Gesù, io non vengo, no: te l’ho detto tante volte che io sono la vittima tua e tu sarai il sacrificatore; ma, aspetta.
O Gesù, quante volte ti ho chiamato, e mi hai fatto sempre contenta!… In Paradiso con te!… O come farò, Gesù, a esprimerti la riconoscenza?… Mio Dio, o come fare a non desiderare Gesù, non desiderare il paradiso?
Non posso, non posso…
Ti voglio, sì, ti voglio. Presto, Gesù, fa’ presto. Ti pare, Gesù, che io possa stare così?… Lo dici da te: non posso stare… Via, Gesù, fa’ presto; via, Gesù.
Siamo sempre qui: ho peccato, ho fatto tanti peccati… che m’importa, Gesù, che accada tutto quello che ti chiedo tutte le mattine? Ti offro la vita… Mi hai rubato il cuore, Gesù: non l’ho più. Fa’ presto, Gesù.
Ma che vuoi, Gesù?… Ma ti pare che io aspetti che tu mi chieda la vita? È tua: già te l’ho offerta… Come ti piace, Gesù, che te la offra? vittima dei peccati miei e dei peccatori?… È tua, Gesù, la mia vita. Fa’ presto, Gesù: la mia vita è nelle tue mani.
No, non aspetto mica che tu me la chieda, no: è tua… è tua… Ho fatto tanti peccati, Gesù… Non mica una, Gesù, ma se ne avessi cento tante, te le darei tutte a te. Ne ho una sola!…
Gesù, via; Gesù, potessi dir di sì! O Gesù, Dio mio!… Vado da Gesù, Dio mio… Dio mio! Caro Gesù… Dio mio, Gesù… son pronta a tutto io, a tutto, a tutto.
Che Gesù curioso! gli pare che a chiedermi la vita mi sia un sacrifizio. È una grazia per me.

Estasi 52

Alla vista delle pene di Gesù, opera tutta di amore, brama anch’essa di consumarsi come vittima di amore per Gesù (Cf. P. GERM. nn. XXXII e XXXIII.

[Verso la fine di febbraio 1901].

Gesù, la fortezza delle mie braccia!… vieni tu, Gesù, a regnare in mezzo al mio cuore.
Gesù, ma tu mi chiedi l’amore… Chi t’ha ucciso te, Gesù? L’amore. Gesù, quei chiodi, quella croce… tutta opera d’amore…
O Gesù, che sarebbe se un giorno si potesse dire che io sono stata consumata dall’amore tuo?
Sai, Gesù, come vorrei essere? Vittima d’amore per te! .

Estasi 53

Avendole il Confessore proibito di patire con Gesù, dice che il venerdì non sarà più festa per lei (Cf. P. GERM. n. XIV).

[Giovedì 21 marzo 1901].

Gesù, mi ha proibito tutto [il Confessore]; non mi resta altro conforto che la preghiera. Son priva di tutto.
Non temere, Gesù: nessuna persona al mondo mi potrà da te separare.
Del mio capo, che a te tante volte ha servito, no no, non ti posso dar nulla; un’ora sola e non di più con te mi posso trattenere.
Era tanto, Gesù, che aspettavo questa sera… O mio Dio! Tu solo, Gesù, lo sai queste notti che ho passate… tutto quel che ho passato. Gesù, lo sai se le forze mi reggevano. E ora ha paura [il Confessore] che non mi reggano più.
Lasciami stare, Gesù. Verrà il venerdì, o Gesù, ma a me non mi sembrerà più giorno di festa. Il venerdì era per me giorno di festa, ma ora non è più. Anzi soffro di più, perché non ti posso aiutare.

Estasi 54

Ingenuo colloquio con l’Angelo del P. Germano.

Venerdì santo 5 aprile 1901, alle 2½ pomeridiane.

E… ma se il babbo mio avesse saputo il castigo che avevo avuto da Gesù, non vi avrebbe mandato mica.
Ma sì, sono contenta… Ma vi manda proprio il babbo mio? se no…
O bene!… Ma quando voi tornate da lui, baciategli il cuore, la veste e la mano.
Sì, sì, farò tutto per ascoltare i suoi consigli… Farò di tutto per fare quello che mi comanda.
Io glielo mando a dir subito dopo… Ma Gesù?… Parlate con Gesù… È più serio con me?… Ditegli che gli domando perdono.
Ma Gesù del mio cuore dov’è?
Sì, lo sento (e qui si mise la mano al cuore . E poi diceva): Ma voi siete venuto via senza dir niente a Gesù? Ma ora preparatevi a una bella sgridatina; perché Gesù mi aveva castigato …

Estasi 55

Manifesta la sua ripugnanza nell’eseguire un’imbasciata datale da Gesù, ma promette di obbedir subito.

[Aprile 1901].

O Gesù, non ne posso più. O Mamma, Mamma! Ho voglia di dire… ci credi, Gesù? non ci credono. Gesù, dimmi le parole precise.
Sì, Gesù… va’ a dire quelle cose lì! Non le dico: tanto [il Confessore] non ci crede.
Sì, lo dico subito! .

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