Estasi di Santa Gemma: 46-50
Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede
Estasi 46
Gode nel rivedere Maria SS.ma; la prega di rimandarle S. Gabriele, di assisterla sempre e di arricchire di grazie la famiglia Giannini. Desidera ardentemente di volarsene al cielo (Cf. P. GERM. n. II).
[Sabato 25 agosto 1900].
Mamma!… Mamma!… Ma, Mamma, mi lasci così?… O Mamma… io non posso stare senza di te… O Mamma mia, non potevi giungere in miglior tempo!…
Ma, Mamma mia, come faccio a essere contenta?… tu non vieni più. Povera Mamma!
Te ne ricordi del giorno che salisti al cielo, che portasti via il mio Cuore? . Tiello sempre lassù… sempre con te… Mamma mia, vicino a te ha tutto quanto… Ti pare a te che una figliola possa stare così tanto senza la mamma?… Mamma mia!…
Sì, Mamma mia, mi sento un pochino male… Il Confessore non vorrebbe… Mi sente la testa , ma non è il dolore di Gesù… . Tutti e due volentieri
O Mamma!… Ma neppure io, Mamma, son contenta di te… Quindici giorni che non ti ho veduto!… Cattivo il mio Angelo Custode!… perché castigarmi? Che ho fatto?
Una curiosità?…, Non me ne ricordo. Cerca di venir te; è troppo severo quell’Angelo lì.
Anzi, dammelo stanotte [l’Angelo Custode], e non mi lasciar…
Ma no, stanotte sto zitta… O Mamma, ma io non posso stare senza di te. O Mamma mia, se tu volessi e se tu potessi mandarmi Confratel Gabriele senza che lo sapesse Gesù…
Ma Gesù non lo conosce… .
O Mamma mia, Mamma mia, assistimi col Confessore, che non faccia mai cosa che possa dispiacere a Gesù… E poi, o Mamma… e poi l’obbedienza stasera mi ha obbligata a fare una cosa… O Mamma mia, il Confessore mi ha pregato tanto di pregare per questa famiglia… Già l’ho fatto. Tutti tutti; non cerco dei particolari, non ne trovo… Lo vedi? Fa’ te quel che non posso fare io: tante grazie, un numero infinito di grazie… Mamma, m’intendi? un numero infinito di grazie. Se alle volte Gesù gli volesse dar qualche prova, di’ a Gesù che si mostri misericordioso sopra di loro… Arriva te dove non posso arrivare io…
Te lo devo dire, Mamma mia? Quando mi sento un pochino male, sono tutta contenta…; e… e, il Confessore non vuole… Ma chi è che lo trattiene? E tu, Mamma mia, mi ci vorresti?
Ma, quando viene Gesù… Ma diglielo anche te, o Mamma mia: voglio venire con te.
Ma se non me lo vuol dare [il permesso il Confessore]! Quant’è che lo secco!… Ma mi ci porterebbe Gesù subito in Paradiso, se mi riuscisse ottenerlo.
Mamma mia, io ti vorrei sempre; non ti voglio lasciar più andar via… O Mamma… mia, portami con te in Paradiso… Mamma… non posso stare senza di te; lo vedi quanto mi fai soffrire?… Ho bisogno del tuo cuore. Sì, ti cerco ogni giorno per versare nel tuo cuore i dolorosi palpiti del mio… Ma tu se volessi! Non mi lasciare… non mi lasciare… Quando tornerai, Mamma mia?… Quanta pena mi costa la tua lontananza!
Ma come, quando ti voglio? o Mamma, non mi lasciare: non posso stare io senza la Mamma. Mamma!…
Estasi 47
Per consiglio del Confessore insiste presso Gesù perché si faccia presto il monastero delle Passioniste in Lucca (Cf. P. GERM. la. XIV).
[Agosto 1900].
Fino a che voglio, o Gesù; finché mi trattieni te, Gesù, posso anche io. Tutte quelle cose che faccio la notte, il Confessore me le permette, se sei contento te; tutto quello che mi hai insegnato te, faccio tutto. Ha paura però che mi abbia a travagliare; dunque, Gesù, pensaci.
Dice [il Confessore] che insista presso di te per fare il convento; perché via non mi ci manda volentieri, perché dice che io sono cattiva e che le anime cattive le vuole vicine. Dice che non mi metta a pregare. Non lo vedi, Gesù, come sono, che sto tanto male? affrettami il giorno.
Ha detto il Confessore che ha un gran desiderio di veder compita questa opera grande. Sei stato te, che mi hai messo nel cuore questo gran desiderio, te pensaci. Mi prometti tutto, se sarò obbediente? Sì, sarò; ma tu quel che prometti mantieni.
Sì, è vero, Gesù l’altre volte neppure una goccia [di sangue]. Te le vedo, sai, Gesù, le tue mani, ma non posso.
E vero: non mi sento afflitta, come le altre volte che il Confessore mi levava queste cose. Soffro tanto, ma l’obbedienza vale più che la vittima.
Non ci posso andar più [dal Confessore] fino a domenica mattina, non ci posso andar più.
Mi permette anche questo: qualunque cosa che mi dici te, mi permette tutto; quel che non mi leva mai, è la preghiera.
Spunterà domani: chi mi manderai mai? Non temere, Gesù; che nessuna persona al mondo mi potrà mai separare [da te].
Estasi 48
A Gesù, che sta per allontanarsi da lei, manifesta tutto il suo amore e domanda aiuto per il tempo della prova. Quanto si sbagliano quei che dicono che il patire è una sventura! Vuol essere Passionista e Gesù sembra assicurarla (Cf. P. GERM. n. XXIII).
[Circa il 20 settembre 1900].
Gesù, ti aspettavo…
Tutt’altro che afflitta, Gesù; sono anzi contenta… Tu stai per lasciarmi, è vero, Gesù?… ma per non farti veder più? La sento già la tua lontananza. Che ne sarà di me, Gesù? Ma perché, Gesù, non rispondi? In che ti ho offeso, Gesù? Io forse ho meritato… Se mi hai dato la vita in dono, che mi vale, se te io perdo? A che mi giova il vivere, amarti e morire?
Quante volte vuoi che te lo ripeta, che t’amo più della vita mia, che per te non la curo? Ma non lo vedi? per averti te, Gesù, ho rinunziato ai pensieri… a tutto… L’avevo trovato un cuore, ma ora non più. O quale è la cosa, Gesù, che più ti ha costretto a lasciarmi? Forse questa affezione troppo viva, quell’attacco, Gesù, che ebbi con quella persona?… Via, dimmelo, Gesù: in che ti offesi? Non ti serbai puro il mio cuore?
Dunque, Gesù, mi lasci? Quando non ti vedrò più, Gesù; quando non sentirò più la tua voce, non dimenticare la povera anima mia… Gesù, pensa alla povera anima mia, aiutala nei momenti di prova. Tu lo vedi, Gesù mio, come io sia debole nelle virtù; quando ti sarai allontanato del tutto, quando non ti sentirò più, quando non sentirò più circolare il sangue tuo nelle mie vene… Oh, se prima di lasciarmi, o Gesù…! Vorrei morire qui di amore; ma che nessuno lo sapesse… Santi del cielo, prestatemi i vostri affetti; diteglielo voi a Gesù, ché me più non mi ascolta; insegnatemi come si ama Gesù…
E resisti ancora, Gesù, a vedere il mio cuore che desidera tanto… e non poter soddisfare le mie brame!… Tutto mi annoia sulla terra, Gesù; non desidero nessuna cosa, soltanto di amarti, Gesù… Non mi far più sospirare: voglio morire, voglio venire con te. Via, Gesù, fammi accostare il mio cuore, che è così gelato, al tuo che brucia… O come mi sento fredda, con te!… Un po’ di fuoco, Gesù, un po’ di fuoco!
Altre cose, Gesù… Ma perché, Gesù, nasconderti delle cose, ché tanto tu vedi i più segreti del mio cuore? Ma pure, Gesù, se per vederti contento fosse necessario [il sacrifizio]… sta’ contento, il sacrifizio è fatto. Non son venuta io al mondo per piangere sempre? Tutti i giorni sono sparsi di croci. O croce santa, ti ho abbracciata! Il diavolo mi metterebbe in mente…
È vero, Gesù, se vado pensando a ciò che ho passato da piccola, da grande, ho avuto sempre croci; ma quanto si sbagliano quelli che dicono che il patire sia una sventura! Ma dimmi, Gesù, perché non mi parli mai di quello che sta per succedere?… Dimmi una cosa, Gesù… In qualunque luogo io vada, sarò sempre felice, se potrò piangere e soffrire per amor tuo… Il tuo silenzio, Gesù, è pure misterioso! Ti domando una cosa: se non dovessi essere Passionista, levamelo dal cuore: che spina crudele che è questa!… E non sei stato te che me l’hai messa nel cuore.?…
Ancora una volta, Gesù, fammela sentire, questa parola… Come… come, Gesù? Come mi vuoi?
Un’altra volta, o Gesù, mi è scesa nel cuore questa parola… Gesù, un’altra volta e poi più… Come sarò, Gesù? come mi vuoi?… come, Gesù?… Ripetimelo un’altra volta, che forse, Gesù, sarà l’ultima volta.
Ti riaspetto di nuovo, Gesù, domani. Aiutami, Gesù, in questi momenti di prova… Una grazia però grande voglio, Gesù: mi vien sempre da piangere… non so il perché. Ti riaspetto di nuovo, Gesù, domani… Promettimelo, così dormo tutta la notte.
Estasi 49
Gesù si nasconde ed ella ansiosamente lo cerca; sospira il momento di unirsi con lui per sempre in paradiso (Cf. P. GERM. n. XVI).
[Verso la fine di settembre 1900]
O Gesù… Gesù… Gesù! Non son più con Gesù, no…
Gesù… o Gesù, ecco le mani…ecco il cuore… ecco i piedi… ecco la vita: che vuoi?… la vita, o Gesù?… O Gesù… o Gesù! Dov’è Gesù mio?… Io vado in Paradiso: è meglio, sì… O Gesù… o Gesù, neanche io posso aspettare: non ne posso più… Io dormo, Gesù, ma intanto… soffro, Gesù, sì…
O mio Dio, il mio Gesù vicino! Non è tempo, non è tempo, Gesù? O dov’è Gesù, Dio del mio cuore?
Sei venuto, Gesù? La Mamma mia non ti farà, non ti farà più andar via… Angelo bello, va’ a dire a Gesù che non ne ho punti dei cuori… il cuore mio lo ha la Mamma mia…
Non lo sa Gesù chi è la Mamma mia?… Oh, lo sa Gesù! Che Gesù come è non mi dà mica tutte le consolazioni che mi dava tutti gli altri venerdì? Nasconditi pure: io son pronta a tutto. Credi che io non veda nulla? Ma Gesù è con me; ma non mi consola mica come prima…
O Gesù, in Paradiso con te; sì, lascia andare Monsignore… lascia andare, Gesù, o Gesù!…
Eppure, Gesù… o Gesù, non posso. Oh, se non posso, Gesù!…
Benedetto Gesù… benedetto Gesù, lasciami stare… Ora sto bene, sì, Gesù, ora sto bene… lo farò domattina. Gesù, sei contento?
Angelo bello, Gesù a certe cose si nasconde, pensaci te… Che vuole Gesù? Angelo bello, mi assisti… Angelo mio, ho scritto tante cose… pensaci te, Angelo mio, Angelo mio. Caro Gesù, in Paradiso! Sì, Gesù, in Paradiso, ma presto presto, io vado con Gabriele. Gesù, dov’è? sì, presto vengo, vengo.
Non temere, Gesù: ti amerò sempre sempre. Non lo vedi che appena fa giorno, io penso a te; appena fa sera, tutti i momenti io ti vo’ bene a te, Gesù? Ne hai una prova, caro Gesù: eccomi al sacrifizio. Non so fartelo solo, Gesù; no, solo solo no, no, solo no.
O che era oggi, mio Dio? Amore e dolore, o Gesù caro. Prima sentivo dolore e poi amore. O che era? Non mi so spiegare, Gesù; e era amore… c’era tante cose..
Bada, Gesù, non permettere che il nemico mio m’inganni.
No, non ne voglio baci, Gesù: il babbo mio non vuole. No, non voglio, allontanati.
Come si sta bene con Gesù! O Gesù, io son pronta a tutto.
O che vuole Gesù? Ora digli che vuole: non ho anche capito… Di’ a Gesù che io son pronta a tutto, Gesù.
Che voglio, Gesù? Bada, lo voglio: un dolore perfetto e poi via pure.
Sì, ho fatto tanti peccati; direi quasi che ogni palpito del mio cuore… Ma non l’ho più il cuore… Dimmelo, Gesù, nessuno se l’aspetta: in Paradiso con te, Gesù!
Quel che dice Gesù… che dice Gesù… che dice Gesù.
Estasi 50
Non ha più amore da dare a Gesù; se avesse mille vite, tutte a lui le darebbe. Ella è la vittima, Gesù il sacrificatore. Si accusa di alcune colpe; morrebbe volentieri subito per andare con Gesù (Cf. P. GERM. n. XXXII).
Giovedì 18 ottobre 1900.
Non mi cercar più amore, Gesù, ché non ne ho più. Ho una vita sola; ma se mille ne avessi, tutte te le darei. Non ti ricordi, Gesù, del patto che si fece insieme?
Due cose sole, Gesù: qualche pensiero inutile e qualche bugia, Gesù; e poi verrei subito con te.
Non mi rimproverare, Gesù: sono tua vittima sulla croce, sull’altare. Caro Gesù, ma se dovessi scegliere, sceglierei sull’altare; ma sono tua vittima… Ma aspetta, aspetta, Gesù; aspetta, Gesù… aspetta, aspetta.
Non lo sai, Gesù, che io sono la vittima tua, e tu devi essere il sacrificatore mio? Non lo vedi, Gesù, che anche nei momenti più dolorosi son io, Gesù, che vivo con te, o sei tu che vivi con me?
La vita, Gesù? E quante volte te l’ho data!
Ho due peccati soli: qualche pensiero inutile e una bugia o due.
Gesù, non posso farti sacrifizio più volontario di questo. Quanto volentieri ti darei la mia vita, caro il mio Gesù!
Non ti vedo, Gesù, ma ti sento; ti sento che sei vicino: e mi chiedi sempre sacrifizi. Non me lo chiedere più il sacrifizio della mia vita… Ora, ora, anche ora [te la sacrifico], Gesù.
Ho due peccati soli: io ti faccio la confessione, come se ti sentissi.
Ma no, Gesù mio, sono soli; l’ultimo debito con te l’ho soddisfatto, che altro vuoi?
O Mamma, Mamma mia! Caro mio Dio, o levamela ora la vita, Gesù; levamela ora che son pronta! La vita mia è nelle tue mani, Gesù. Ti vo’ tanto bene, Gesù, e ti do la vita.