Estasi di Santa Gemma: 1-5

Le Estasi di Santa Gemma, una potente testimonianza di fede

Estasi 1

Chiama Gesù fiamma del suo cuore, ma vorrebbe amarlo sempre di più. Nella Passione di Gesù vede l’opera dell’amore, e perciò brama ardentemente di patire e morire per lui (Cf. P. GERM. nn. XXV e VI).

Martedì 5 settembre 1899.

Tu sei l’unico amor di tutte le creature. Tu, Gesù… la fiamma del cuor mio. Mio Gesù, ti vorrei amare con tutta [l’anima mia]… Santi tutti del cielo, prestatemelo voi il cuore.Gesù, o Gesù, ma ti sarò fedele per darti tutto il cuore? Io te lo do, ma dammelo più largo. Se avessi tanti cuori, Gesù, e grossi grossi, ti vorrei amare te solo… E tu mi vuoi tanto bene. Ti vorrei amare tanto, Gesù. Ma così chi ti ha ridotto? Chi ti ha ucciso?
Mandami pure da patire; così potrò dire che ti saprò amare. Una goccia del sangue tuo mettila sul cuore mio; poi vedrai che ti amo tanto per amor tuo; e poi, Gesù, mi devi far leggere nel tuo cuore il…

Ti ha ucciso proprio l’amore! Gesù, fammi morire anche me di amore… Sarebbe un tormento la vita: non c’è persona nel mondo che possa consolare gli affetti miei, che tu. Le spine, la croce, i chiodi, tutto è opera di amore.
Si fa così a amare?… Gesù, ho imparato. Sacrificherò tutto per te; ma ti sarò fedele.
Che bel regalo che mi hai fatto Gesù!… Basta, Gesù, ti ho veduto. Quello lì è il regalo che prepari alla anime tue… La prendo volentieri, Gesù, [la croce]. Sia fatta la tua volontà, non la mia!

Estasi 2

Oggi le tre ore di agonia le farà per tutti i peccatori e per uno in particolare (Cf. P. GERM. n. XV).

Venerdì 8 settembre [1899], ore 10.

Sai, Gesù, oggi le tre ore le faccio con te, perché tu salvi tutti i peccatori; perché a me mi stanno molto a cuore. Lo sai, Gesù, qual è quello che mi sta più a cuore: oggi me lo devi dire, voglio sapere se è salvo… Per tutti, ma per quello in particolare… Son tutti figli tuoi: salvali tutti.

Estasi 3

Ringrazia Gesù dell’umiliazione avuta nella visita del medico; si dice pronta a qualunque sacrifizio; solo le dispiace che Gesù ne sia rimasto offeso; lo prega per il Confessore.

[Venerdì 8 settembre 1899, la sera].

Hai vinto, Gesù, hai vinto tu. Hai fatto bene, hai fatto bene… Ma ci credi, Gesù, che glielo avevo detto [a Monsignore]? Questo sacrifizio l’ho fatto per te: accettalo, Gesù, non so altro che offrirti, Gesù; piglia questo sacrifizio, Gesù, accettalo… Hai voluto così, Gesù: sei contento te, son contenta anch’io.
Gesù, me l’avevi detto: hai fatto bene a far così; me l’avevi detto, Gesù… Hai voluto così te, sia fatta la tua volontà. Non mi lasciare mai un momento… Ma se era solo [Monsignore], lo facevi tutto quello che voleva. Gesù, accetto qualunque cosa.
Me l’hai fatto far pur grosso. O Gesù, che hai mai voluto oggi da me! ma per amor tuo l’ho fatto, per amor tuo.
Ma sei contento, Gesù? Sono nelle tue braccia, Gesù. O Gesù, ma che mai hai voluto oggi da me!
Ma ti pare, Gesù, per amor tuo faccio altro che questo! Vuoi di più, Gesù? Eccomi qua, faccio tutto.
Ti pare, Gesù, faccio altro che questo, se tu vuoi te! Faccio tutto, Gesù… Se era solo, avrebbe veduto tutto.
Non avevo nulla, Gesù, da offrirti: accetta questo sacrifizio. Accetta questo, Gesù. Hai pur ragione, Gesù, quando dici che la tua Passione…
Sì, glielo dico, Gesù; ma lo vedi come ti fanno? Non mi credono… O Gesù, ci sei qui: mi basti… O Gesù, se me lo facessero a me… ma lo fanno a te..
Qualunque cosa [mi domandi], tu vuoi non te la faccia?
Volevi questo da me: lo sapevo. Me l’avevi detto, ma io per la paura che giudicassero male di me, non volevo venire qui con te; mi perdoni, Gesù? Anche di te dissero male: oggi ho sofferto.
Ma tu, Gesù, mi vuoi più bene di prima. O Gesù, dunque mi vuoi più bene di prima? Allora ti faccio altro che questo! Te, Gesù, mi vuoi più bene di prima, e io sono più contenta di prima.
O Gesù, hai voluto così, non è nulla quello che dovrò passare: qualunque cosa faccio.
Gesù, mi vuoi più bene di prima, e perché? Una piccola parte per volta della tua Passione; oggi me ne hai data un po’ di più.
O Gesù, ma t’è dispiaciuto che abbia fatto così Monsignore? Ma io glielo avevo detto.
Gesù, ma te mi vuoi più bene di prima, e perché? Non ho fatto nulla per te… Oh, per amor tuo farei altro che questo!
O Gesù, mi avevi detto tutto. Se tu non mi avevi detto nulla…
O Gesù, chi ne pensa una e chi ne pensa un’altra…. Io gli dirò così [a Monsignore]: Se è solo, te fai tutto.
Ma te sei più contento così. Mi vuoi più bene ora o prima, quando mi credevano santa? Ora, vero?… Va a consolare Monsignore, che è tanto scontento.
. Sì, Gesù, ma purché sia solo, non ci sia nessuno… Bada bene, vogliono far vedere gli scritti anche al dottore: bada che non sia vero. O Gesù, ti mettono in ridicolo. Fa’ così, Gesù: se li vogliono, fa’ come hai fatto oggi… Se li vogliono vedere gli scritti, fagli vedere la carta bianca.
Gesù, ho sofferto tanto oggi!… Ma sei proprio te, Gesù? Hai fatto per bene, Gesù, oggi. Non ci avessi avuto te, come farei? Non mi abbandonare.
Mi vuoi più bene ora eh, Gesù? e perché? Gli altri non me lo vogliono più, me lo vuoi tu solo, Gesù: mi basta. Te, Gesù… [soltanto io cerco. Degli altri] non m’importa.
Almeno, Gesù, persuadi il Confessore solo. Sai, Gesù, va’ da Monsignore e fallo stare tranquillo; ché se n’è già pentito. Sai, Gesù, torna, e vedrai che torna solo… Io dirò così: Se torna solo, farai, tutto, e se no, niente. Gesù, vai a consolare Monsignore, Gesù… Oggi n’han fatti dei peccati! Perdonali; se mai son qua io… Tanti, Gesù…
Ma se pensano male di me non è nulla; ma di te… Pensa te, Gesù, a tutti; di me non me ne importa niente, ma di te. Che brama di patire, Gesù! Mi basta di essere tutta tua.
O Gesù! Ho sofferto tanto. Gesù! Dimmi, Gesù: sei proprio te?
Io son contenta. Quella persona oggi ha detto che te non sei. Ma assicurami, Gesù; ha veduto nulla?
Ah, Gesù mio!… Non m’importa, Gesù. Ma dimmi, Gesù: sei proprio te?
Burrasche come oggi, Gesù?…
Consola Monsignore, Gesù: non ha fatto nulla di male per accertarsi del dottore… Gesù, ti ringrazio. Ha fatto bene, pensino come vogliono, ma assicurami che sei te.
Guarda oggi quello che avete fatto.
Ma devi fare la tua volontà e non la mia. Oggi, Gesù, ho avuto un po’ di più della tua Passione; ero troppo contenta, tutti mi volevano bene.
Non mi ci crede nessuno. Che devo dire a Monsignore? Farà come l’altra volta.

Estasi 4

Con ingenua confidenza chiede insistentemente a Gesù che illumini il Confessore (Cf. P. GERM. n. XI).

Martedì 12 settembre 1899, [al mattino].

Gesù, contentami… Sta a sentire, Gesù; ora si conosce bene se tu sei te: contenta il Confessore. Se poi fosse la mia testa, non la vorrei più: me la vorrei spaccare.
Se tu me l’avevi fatto a me… ma a Monsignore…
Io ti ho detto che la voglio [questa grazia]. Ci ho tante grazie dopo, Gesù, da chiederti; se tu mi fai questa, allora mi fai anche quell’altre… E poi sta’ a sentire: se tu non mi fai questa, non ti rispondo più; hai voglia di chiamare! Mi pare impossibile… se tu sei te, me la fai.. E poi non me ne fa’ più di questi scherzi; a me fammeli pure, ma specialmente al Confessore… E poi quando tu mi chiami, non ti do più retta… Io ne faccio pochi dei discorsi.. Stammi a sentire: o mi hai pur sempre detto che qualunque grazia me la facevi! Se sei Gesù, delle bugie non ne dici. Ma se sei te, fai certe cose….
.. Ma io ci credo; ma lo sai chi non ci crede. Non mica per me, sai;. ché io sto meglio così. Non credono mica che tu sia te credono che sia matta; ma non sono mica matta, è vero, Gesù?
Eh! lo so, me lo dicesti anche ieri sera: chi sa quanti ti avrebbero abbandonato, se tu non li tenessi crocifissi!
Ti ringrazio che per amor tuo mi tieni così in croce… sono in croce davvero!… Ricordati, Gesù, che la voglio [questa grazia], perché quanto più tardi, e più non mi mettono in convento.
Hai fatto tanto, Gesù, ed io per te non ho fatto nulla.
Mi vuoi perfetta? Ma aiutami te; perché io non sono buona altro che a fare peccati. Fammi la grazia, Gesù: e poi vedrai che mi ci metto davvero. Ha pregato tanto anche Annetta; hai detto pure che gli vuoi tanto bene: contentala. Io questa grazia la voglio per forza. La voglio, la voglio… e non mi dir di no, perché va a finir male. Ma se me la fai… Ne son sicura. E poi ti vogliono più bene anche a te; perché dicono: Quanto è buono Gesù!
Si resta così?… Bada, non mi fa più inquietare…
Era impossibile che tu non me la volessi fare. Vedi, per questa qui vanno dietro tutte quell’altre. Che contentezza che mi dai! Ma io, Gesù, non ti dovrei chiederti altro che dolori, ma contentami, Gesù, e poi vedrai come io voglio contentar te. T’ho seccato assai; io invece non ti chiedo più nulla, fino a che non mi hai fatto questa grazia. Se no, con te sto sempre seria seria.
Non te la chiedo mica per me, te la chiedo per il Confessore; te, Gesù, vedi anche di dentro. Con te vo’ star seria, con te; sai quando rido un’altra volta con te? Quando mi hai fatto la grazia. E poi anche quando tu mi chiami, non ti rispondo. Hai voglia di tirarmi, non ti ho potuto resistere; ma ora non mi trovare più scuse; pensaci te, contentami, Gesù, ché io voglio fare di tutto per contentare te..
Angelo mio, ora quando smetto di pregare io, pregalo te.
Dunque si resta così? Contentami me, contentami me: lo sai pure chi voglio contentare. Allora, Gesù, accetto tutte le croci che mi mandi. Io non ti chiedo mica questa grazia per smettere di soffrire, no. Fai conoscere tutte le cose al Confessore; se no, non ci rido più, ve’, con te: sto sempre seria, non ti abbraccio…

Estasi 5

Riprendendo l’argomento dell’estasi precedente, domanda a Gesù la grazia d’illuminare il Confessore e di farla entrare in convento. Insiste con santa confidenza perché Gesù si faccia ben conoscere e mostri le cose chiare (Cf. P. GERM. nn. VI e XI).

[Martedì] 12 [settembre 1899], nel pomeriggio.

Che bell’ora che si passa insieme! A quel medesimo calice che hai appressate te le labbra, ci voglio bevere anch’io. Ti ringrazio, Gesù, che mi tieni così in croce.
E la voglio, Gesù [questa grazia]; se non me la farai per amore, me la farai per forza. Ho aspettato assai. Falli, ah! falli a me sola [questi scherzi], non li fare anche agli altri. Lo so, Gesù, che hai permesso così, ma pensaci: non vanno mica bene le cose.
Che ridi, Gesù? Ti diverti?… Ridi quando tu vuoi, ma io non voglio [ridere]… Ridi, ridi, ma lo sai io quando ti rido?… Quando mi hai fatto questa grazia.
Sono contenta anch’io, perché mi vuoi bene, ma… O Gesù, ti ci diverti volentieri con Gemma; non mi piace mica a me, così divertiti pur solo.
Me ne hai dati tanti…
Oh, se la voglio!… È inutile… E la voglio sana, sai; ti sei divertito assai. Mi domandi sempre se ti voglio bene… Ci hai a pensare te a me, perché io…
Come hai fatto presto, Gesù! Chi ti ha insegnato a cambiare presto così?… Te hai cambiato, e te ricambia; se no io non ti voglio più bene.
Oh ti ci diverti così volentieri con me?… Quando sono sola, divertiti, ché sono contenta; ma non quando ci è il Confessore… Quando mi dici: «Gemma, mi vuoi bene?», io dico «no». Me ne hai fatte tante delle grazie, e poi la più necessaria non me la fai? Ridi e ti diverti? Ricordati che la voglio. Me la dai questa consolazione?
Che bella cosa veder te nei dolori e questa povera figliola tua nelle consolazioni!… Fa’ pure che la vita mia sia più pesa della tua; ma dammi tu la forza.
Ma se lo vedi, Gesù: se tu mi allunghi così, non ti posso servire e amare come vorrei; e sto nel mondo e faccio dei peccati… Almeno, Gesù, se soffro, lo vedi te solo; gli altri vedono di fuori, e tu di dentro.
Quando ti ho seccato e sei stanco, allora dimmelo: «Sì, te la faccio».
Che bel giorno eh, Gesù! Crescano pure i patimenti miei… Credi che io ti chieda queste cose per non soffrire? Ma io se dovessi stare nel mondo un momento senza soffrire, ti direi: Fammi morire ora.
Tu ridi, Gesù, ma io non rido; fino a sabato non ti rido più. Sabato, se tu mi fai la grazia, ti abbraccio strinto e non ti lascio andar più. Dico la grazia, ma non è mica una grazia: più grosso non. potrebbe essere questo sacrifizio…
Quanto più si va in là, e più son simile a te. Chi sa, se tu non mi tenevi così in croce, quante volte ti avrei abbandonato!
Non ti rispondo neanche più… ma perché ridi? Ti sei divertito assai; ma non ti rispondo più, non ti chiamo più.
T’aspetto, Gesù: la voglio, la voglio per forza. Sta’ a sentire, Gesù: se sei tu, me la fai: Gesù non nega niente a nessuno… La fai al Confessore la grazia, ma è un sacrifizio. Io bisogna che stia lì… ma pensaci tu. Se poi fanno di più di quello che devono fare, castigali tu… È buono anche il dottore; me l’hai detto te. Facesti un brutto scherzo…
Ma mi pareva impossibile che tu non me la facessi [la grazia]; ma non ti secco più, Gesù. Ci ho tante cose, ma ora non ti parlo mica d’altro. Bravo! Fai tanto per me, ed io non faccio nulla. Non son mica sola a ringraziarti. Io la desidero tanto, ma il Confessore la desidera di più.
Che hai voglia, Gesù…? Non ti guardo, non ti rido fino a sabato: me l’hai promesso…. Al Confessore pensaci te come deve fare… Io dico dico, ma non mi crede nessuno… Bada, Gesù: se faccio dei peccati, avvisami subito. Come sono, Gesù. sincera, obbediente?…
Ma quando poi conosceranno che sei te… Te lo sai meglio di me quanti ne son sortiti fuori. Fammelo conoscer meglio se tu sei te. Venerdì lo vedo.
Vorrei anche un’altra cosa, sai; ora questa cosa qui non la vorrei dire. A P. Gaetano non gliela vorrei dire, perché gli dispiace… Lo sai quanta premura aveva, e poi non vorrei che avesse a restare ingannato come M. [= Monsignore]; e al Provinciale lo sai te. Non voglio altre che le cose chiare.
Aspetta la risposta [il Provinciale], ma io non gli dico niente.
Sabato glielo dirò…
Vado a dare quel dispiacere anche a lui [= al P. Gaetano]… A te ti pare una cosa piccina, Gesù, ma tu sapessi come sto male!… Perché a lui [= al Provinciale] sì, a quest’altri no?
Ma quando [il P. Gaetano] avrà conosciuto che sei te, Gesù…
Allora sabato do la risposta di quel giovane al Provinciale; se no, no. Lo facesti andar via tanto contento….
Ma se tu fai vedere le cose chiare, non occorre neanche dargli [al P. Gaetano] questo dispiacere.
Ma quando conosceranno che sei te, che consolazione non sarà per me! Bada, Gesù, di farmela venerdì, se no va a finir male.
Dimmi di sì, via; hai a dire: Sì, la faccio.
Me la fai proprio? Non guardare al merito mio; guarda al merito di chi te la chiede. Non sono mica sola: ce ne sono tanti che te la chiedono.
O Gesù, a quel povero frate [= P. Gaetano] che aveva tanto premura…

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