Economia e finanza, padre Alex Zanotelli al Festival della Missione: ribelle attraverso il boicottaggio
Il Festival della Missione in corso a Milano ha analizzato, tra l’altro, gli effetti diretti del nostro sistema economico sui poveri e sul nostro pianeta
Da Assisi a Milano, la Missione riflette su economia e finanza
Il Festival della Missione sembra quasi raccogliere il testimone ideale lanciato dai giovani di Economia di Francesco ad Assisi, e analizzare le parole pronunciate da papa Francesco.
Se, infatti, ad Assisi i giovani si sono occupati dell’economia che verrà, quella necessaria e ineludibile da ora e per il futuro, a Milano i missionari espongono le loro esperienze dirette degli effetti che questo sistema economico ha determinato su il pianeta e su quasi tutti coloro che lo popolano.
Incontri fittissimi con ospiti illustri hanno affrontato questi temi in modo approfondito.
E che spesso ha sollevato l’evidente differenza tra economia e finanza.
Festival della Missione, padre Zanotelli e suor Panza parlano dei più poveri della terra
I temi dei rifugiati climatici, delle migrazioni interne e dell’acqua, un bene comune da mettere a disposizione di tutti, sono stati il fulcro attorno al quale hanno ruotato gli interventi di padre Zanotelli e suor Panza, tra i protagonisti della seconda giornata del Festival di Milano.
«Nel Sahel il problema centrale è il clima: in questa zona il clima sta crollando», ha avvertito il comboniano padre Alex Zanotelli.
‘Non potendo coltivare la terra, non resta che fuggire’.
I migranti, quindi, sono sempre più ‘climatici’, spiega il missionario.
L’estrema povertà del Sahel, tra Niger, Mali e Burkina, “genera rabbia e malcontento” tra la gente, e la rabbia della gente lascia il posto alla violenza dei gruppi jihadisti che prendono il potere.
“Togliti dalla testa che l’Islam è per natura violento”, ha affermato padre Alex. “La religione nasconde solo la rabbia per la povertà, ma così facendo diventa un enorme pericolo.
Ma in un sistema profondamente ingiusto, è mai possibile che come cristiani non siamo presenti?”.
Il problema delle migrazioni interne è quello più sentito dai missionari, anche in Asia, che condividono da vicino il dramma dei giovani costretti a lasciare i loro villaggi per trasferirsi in città.
Suor Annamaria Panza, missionaria dell’Immacolata in Bangladesh, ha raccontato il dramma dei giovani che, pur studiando, non riescono a trovare lavoro e sono costretti a trasferirsi nelle periferie delle grandi città.
“Molti giovani finiscono la scuola, vogliono fare fortuna in città ma non riescono a migliorare come vorrebbero. Chi emigra deve mantenere tutta la famiglia, ha grandi responsabilità”.
Lavorare nel tessile in Bangladesh significa essere sfruttati, in condizioni di precarietà e di grande precarietà.
“Quando impareremo a boicottare?” si chiede il Comboniano.
Per questo padre Alex invita noi occidentali a boicottare alcuni marchi di abbigliamento che sono il risultato di un lavoro sottopagato in Asia.
E ricorda che nelle capitali africane vivere negli slum è la norma: “a Nairobi il 70% delle persone vive in baracche, ci sono 200 milioni di abitanti degli slum”.
Un altro problema cruciale, a tutte le latitudini, è la scarsità d’acqua.
“L’acqua deve restare in mano pubblica: nel 2040 in Italia avremo meno del 50% di disponibilità idrica, l’acqua è vita”, ha concluso padre Alex.
Padre Alex Zanotelli: ribellarsi a questo sistema economico anche “attraverso l’arma del boicottaggio”
In questo incontro, padre Alex, comboniano da sempre impegnato nelle questioni economico-finanziarie di cui parliamo in questi giorni, ha proposto una sua ricetta, quella della ribellione non violenta.
Un tema non nuovo alla sensibilità cattolica.
«Per noi è inutile guardare ai governi», disse padre Alex, «sono prigionieri della finanza», ha dichiarato.
E ha proposto una sua ricetta, quella di un premuroso boicottaggio di prodotti che non rispecchiano etica e sensibilità ai valori evangelici.
Ritorna il tema delle scelte. Il tema dell’agire ora per costruire un futuro equo e sostenibile.
L’impronta di papa Francesco e la sua visione dell’economia diventa concreta e tangibile, ogni cristiano è chiamato a porsi in relazione con essa.
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