Vaticano, papa Francesco scrive alle Madri di Plaza de Mayo: cordoglio per la morte di Ebe de Bonafini
Una pagina di storia, quella che ha stravolto la vita delle Madri di Plaza de Mayo in Argentina, che Papa Francesco ha visto con i suoi occhi
Papa Francesco e quelle mamme dell’Argentina del 1977
Era il 30 aprile 1977, sedici donne, madri di ragazze e ragazzi desaparecidos, si recarono in Plaza de Mayo per protestare davanti alla Casa Rosada.
Papa Francesco, ordinato sacerdote nel 1969, era un sacerdote di 41 anni già chiamato a grandi responsabilità, in quel sanguinoso momento storico, per il Paese sudamericano.
Non lo sapevano, ma si sono resi tutti protagonisti di una rinascita culturale e sociale dell’Argentina, allora schiacciata da una dittatura militare.
Poche ore fa è arrivata la notizia della morte di Ebe de Bonafini, una delle fondatrici del movimento. Un evento che ha colpito il Santo Padre, che ha voluto scrivere all’organizzazione per esprimere il suo cordoglio.
Papa Francesco ricorda la de Bonafini: ha trasformato il suo dolore in difesa degli emarginati
In una lettera alle Madres de Plaza de Mayo, che da 45 anni chiedono giustizia in Argentina per tutti quei desaparecidos durante la dittatura militare, Francesco esprime il suo dolore per la scomparsa della presidente e fondatrice, scomparsa ieri all’età di 93: «La sua audacia e il suo coraggio, nei momenti in cui prevaleva il silenzio, mantenevano viva la ricerca della verità e della memoria».
Una donna, si legge (testo integrale alla fine dell’articolo) caratterizzata da ‘audacia e coraggio’ che ha saputo trasformare il dolore per la scomparsa dei suoi figli ‘in una ricerca instancabile per la difesa dei diritti dei più emarginati e invisibile’.
Ora la sua «ultima marcia», scrive il Pontefice, chiedendo di accompagnare Ebe «con la preghiera, chiedendo al Signore che le dia il riposo eterno».
Da qui un ultimo invito ai suoi compagni combattenti: “Non permettete che tutto il bene che è stato fatto vada perduto”.
“Io prego per te; vi prego, non dimenticate di pregare per me”, è stato il saluto conclusivo del Papa.
Il cordoglio dei Vescovi dell’Argentina
Al cordoglio generale dell’Argentina, dove il governo di Alberto Fernández ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, si sono uniti anche i vescovi della Conferenza episcopale argentina (CEA), che in un messaggio diffuso attraverso i loro account social ufficiali hanno espresso il loro cordoglio per il morte dell’attivista argentina: “Chiediamo al Signore consolazione per la sua famiglia e i suoi amici, e porgiamo le nostre condoglianze anche all’Associazione Madres de Plaza de Mayo”.
Argentina, lettera di papa Francesco alle Madri di Plaza de Mayo
Alle Madri di Plaza de Mayo.
“Care Mamme,
In questo momento di dolore per la morte di Ebe de Bonafini, madre del Plaza
Plaza, voglio essere vicino a te e a tutte le persone che piangono la sua scomparsa.
Ha saputo trasformare la sua vita, come te, segnata dal dolore dei figli e delle figlie scomparsi
in una ricerca instancabile per difendere i diritti del
più emarginati e invisibili. Ricordo, nell’incontro che abbiamo avuto nel
Vaticano, la passione che mi ha trasmesso per voler dare voce a chi non ce l’aveva.
La sua abilità e coraggio, nei momenti in cui regnava il silenzio, promosso e
successivamente mantenne viva la ricerca della verità, della memoria e della giustizia. UN
ricerca che l’ha portata a marciare settimanalmente in modo che l’oblio non prendesse
sorpassare le strade e la storia e, impegno per l’altro, era la parola migliore e
antidoto contro le atrocità subite.
In questa sua ultima marcia, l’accompagniamo con la preghiera, chiedendo il
Signore di darle l’eterno riposo e di non permettere tutto il bene
compiuto essere perso; e vi conforto e vi accompagno per continuare ad essere Madri di
Memoria.
Io prego per te; per favore, non dimenticare di pregare per me. Possa Gesù
vi benedica e la Beata Vergine si prenda cura di voi”.
Leggi la lettera che Papa Francesco ha inviato in Argentina
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