Il dono della relazione, oltre il consumismo
Nel ricco Occidente, e nello specifico nella mia Italia, si assiste ogni anno alla grande sagra consumistica (in incremento, nonostante l’aumento della povertà) che offusca la sacralità della Celebrazione Cristiana (sempre meno sentita nonostante l’alto numero di battezzati) in nome del profano Babbo Natale
L’ampia e pubblicizzata offerta commerciale mette in palio soprattutto per i bambini, complicati e costosi regali, per la domanda di genitori e nonni che se lo possono permettere.
Diverso nei Paesi cosiddetti in via di sviluppo, dove la povertà è molto più incidente e diffusa.
Al contrario, la fede cristiana, minoritaria, è autentica e viva, come testimoniato anche da Papa Francesco, nell’udienza del 18 settembre, a proposito del suo viaggio in Asia e Oceania. E pure sofferta, come dimostra la diffusa realtà delle persecuzioni verso i cristiani cattolici e non.
Nella mia esperienza italiana, gli adulti, nonne e nonni compresi, sono prodighi di regali. E dopo la consegna il giorno di Natale, chiacchierando tra loro e occupandosi di altro, spesso dimenticano che quella festa è dono di amore nella relazione in particolare con bambini e ragazzi.
Nel frattempo i piccoli giocano per conto loro, con i balocchi più semplici e adatti a creative costruzioni e manipolazioni.
Come nonno, vorrei allora, proponendolo anche ai miei “colleghi”, costruire, per Natale, con le due nipotine più grandi uno Shangai, donandoci a vicenda, attraverso questo gioco, il “Kairos” della relazione di affetto.
Soddisfazione tanta, costo zero perché sufficienti quaranta bastoncini di legno per gli spiedini e un poco di vernice.
I soldi risparmiati per i tanti giocattoli costosi previsti potrebbero così essere utilizzati per gesti di solidarietà verso bambini e loro famiglie che hanno bisogno.
Sarebbe una scelta dirompente, forse coraggiosa, in un periodo dell’anno caratterizzato dall’esercizio estremo dell’ordinaria baraonda di un consumo individualistico e fine a se stesso.
Ho finora evidenziato i concetti di regalo e dono in corsivo per esprimerne la complementarietà, ma anche la differenza.
Il regalo è un oggetto offerto gratuitamente per cortesia o affetto in rapporti di consuetudine o di
familiarità, di solito in determinate occasioni.
Mentre il regalo ha una connotazione materiale e quantitativa, il dono assume una valenza immateriale di relazione che comunica attenzione, cura, affetto. Per un credente entrambi hanno fondamento nella fede in Gesù come amore.
Il primo in un certo senso ha come espressione di amore opere di misericordia corporale (es. dar da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, vestire gli ignudi, dare riparo a chi non ha dimora.).
Il secondo, opere di misericordia spirituali (es. consolare gli afflitti, consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori).
Il dono non implica necessariamente un regalo, anche se quest’ultimo ne può essere espressione concreta/materiale.
I nonni/e come i genitori e le altre persone che vogliono bene, in determinate occasioni, nel contesto di relazioni significative di affetto, fanno regali.
Ritornando allo Shangai, l’idea mi è stata fornita da una nipote con un mucchietto di bastoncini a strisce colorate. Era un regalo, dimenticato in un cassetto, del mio nonno materno che mi offriva spesso il dono di giocare con lui.
A Shangai, la gara inizia impugnando il mazzo e allargando la mano così che i legnetti si sparpaglino e si intreccino tra loro. Quindi, ogni giocatore a turno estrae via via un singolo bastoncino facendo attenzione a non spostarne nessun altro. Vince chi correttamente alla fine ha sfilato il maggior numero di legnetti.
Per i bambini, queste operazioni sono divertentissime e utili esercizi di abilità sensomotoria, ma anche, per le nonne e i nonni, possibilità pratica, particolarmente adatta al pensiero concreto di un bambino, per trasmettere loro una testimonianza di vita e quindi realizzare nella quotidianità ludica un legame tra generazioni.
Per un nonno, infatti, al netto della sua ridotta motricità fine, più che un semplice gioco di abilità, si tratta di una metafora dell’esistenza o meglio di un modo di interpretarla e condurla.
L’ho imparato dal romanzo appena letto di Erri De Luca: Le Regole dello Shangai.
Ecco alcuni esempi: I bastoncini intrecciati rappresentano il caos del caso e il gioco il tentativo di mettere ordine. La scelta dei bastoncini da sfilare comporta una rappresentazione mentale e la capacità di immaginare ordine, priorità e sequenze di “sfilamento”.
Ogni operazione modifica la struttura verso semplificazione e ordine. Implica l’esercizio di un “tempo lento”, l’analisi delle singole posizioni nel contesto, la pazienza di un esercizio psicomotorio fine. Si gioca in due o più con regole competitive.
Vorrei si trasformasse, tra nonno e nipote, in cooperativo dove non si vince da soli, ma insieme, lasciando da parte i diversi limiti e valorizzando le rispettive competenze.
Per il nonno, evitando l’incertezza senile nei movimenti fini e esercitando invece la capacità di analisi e riflessione nel considerare il contesto per decidere su quale bastoncino operare, con quali priorità e
sequenze.
Per il nipote valorizzare la sua abilità senso-motoria, lasciandosi consigliare e guidare dal nonno nelle scelte.
Infine, lo Shangai non si compra, ma costruisce insieme. Bastano dei bastoncini per gli spiedini e dei colori.
Possono fare questo regalo ai nipoti tutti i nonni del mondo, giocando con loro in palazzi, case e baracche.
Con il dono della relazione di amore che il Natale di Gesù annuncia agli uomini.
DATI STATISTICI (indicativi perché raccolti da organismi differenti, con diverse metodologie, strumenti di indagine e ricerca, criteri di classificazione.
Religioni
- Popolazione mondiale: 8 miliardi
- Cristiani nel mondo 2,4 miliardi (Sito web “Statista”)
di cui:
– Cattolici nel mondo 1,4 miliardi in aumento in quattro continenti, soprattutto Africa e Asia e in
diminuzione in Europa di quasi 500.000 negli ultimi anni (Città del Vaticano, Agenzia Fides).
– Cattolici in Italia
I battezzati con rito cattolico sono il 97,67%.
si dichiara:
cattolico il 61% di cui il 25% praticante
di altre religioni cristiane il 7%
di altre religioni il 2%
non religioso il 28%
non risponde il 2%
(Indagine campionaria IPSOS)
Musulmani 1,8 miliardi
Induisti 1,1
Buddisti 500,000
Non religiosi 1,2 miliardi
(Pew research Center)
Persecuzioni de Cristiani oggi
Oltre 350 milioni in più di 50 paesi.
Diversi livelli e tipo di ostilità con atteggiamenti, parole o azioni verso persone e cose; livello massimo 12 Paesi, medio 16, inferiore 23. Primo paese nelle persecuzioni la Corea del Nord, seguita da Somalia, Libia, Yemen, stati fortemente islamizzati e poi stati soprattutto africani flagellati daguerre tribali e estremismi islamici,
(Porte aperte e Terres des hommes)
Povertà
- Nel mondo sono stimati in povertà assoluta o estrema (reddito pro capite inferiore a 2,15 euro die-64,5 mese) circa 700 milioni di persone pari al 9% della popolazione (Banca Mondiale).
- In Europa, non sono possibili valutazioni complessive causa i criteri diversi di definizione della povertà ,assoluta tra i vari Stati.
- In Italia, la povertà assoluta è aumentata negli ultimi venti anni dal 3% a quasi 10% e interessa 5,7 milioni di persone. Ma il dato non è confrontabile con quello mondiale in quanto il parametro di valutazione è di un reddito pari o inferiore a 640 euro mensili pro capite.
(ISTAT)
Stima spese natalizie in Italia
- 223 euro pro capite nel 2023 con un aumento del 13% rispetto al 2022 per una cifra totale di oltre 13
miliardi di euro.
(Indagine sondaggio Confesercenti)