Sisters of St. Joseph of Mombasa | In Kenya con semplicità, tra la gente
Su “Popoli e Missione”, il viaggio tra le Congregazioni religiose femminili native in contatto con spazio + spadoni
il racconto delle “Sisters of St. Joseph of Mombasa”
L’orologio segna le 10 in Italia, quando inizia la nostra intervista. In Kenya sono le 12 ma suor Joan Chemeli Langat, 38 anni, originaria
di Nakuru, è già sveglia dalle 4.30, così come le sue consorelle, le “Sisters of St. Joseph of Mombasa”.
«Siamo impegnate in diverse attività (scuole, catechesi, parrocchia, pastorale sociale, ospedale, università, apostolato nelle carceri e con i ragazzi di strada)», ci spiega da Kwale.
Prima di 8 fratelli, suor Joan ha pronunciato i voti 12 anni fa, anche con riti di inculturazione della tribù kalenjiin.
«I miei genitori, anche se cattolici, erano contrari perché, nella nostra cultura, una ragazza è una fonte di ricchezza per via delle mucche che la famiglia riceverà dal marito». Lei, oltretutto, aveva studiato ed era diventata maestra.
La chiamata, tuttavia, è stata più forte: «già quando le suore di San Giuseppe venivano ogni venerdì nella nostra scuola, io volevo essere come loro. Mi ha colpita la semplicità».
Una presenza feconda che continua tuttora. «Per esempio, a Lunga-Lunga, l’apertura delle nostre scuole ha agevolato i bambini iscritti a quelle governative, molto più distanti. Oppure, a Mombasa, viviamo un bellissimo rapporto con i musulmani. Nelle comunità, andiamo a leggere il Vangelo una volta a settimana e aiutiamo la gente, che ha imparato a piantare i frutti e il mais. Grazie al progetto Hic sum di spazio + spadoni, abbiamo messo su un allevamento di polli che ci permette di acquistare riso e olio per i più poveri».
Infine, dopo essere stata per un periodo in Italia, Suor Joan è anche ambasciatrice delle opere di misericordia.
«Spesso, ci si dimentica di farle. Noi suore siamo qui anche per questo».
La Congregazione delle Suore di san Giuseppe di Mombasa (Kenya)
Fondata a Bura (diocesi di Mombasa) nel 1929 per opera di 4 suore kenyote, è stata eretta il 4 gennaio 1938 su richiesta del vescovo Hefferman di “un nuovo istituto femminile indigeno per assistere i nativi” con la loro stessa lingua.
Dopo le prime professioni nel 1941, oggi la Congregazione conta 311 suore (tutte africane) ed è presente in 11 diocesi del Kenya con 74 comunità e in altri 7 Paesi: Tanzania, Malawi, New York, Philadelphia, New Jersey, Austria e Italia (Udine e Gorizia).
Il loro carisma è “testimoniare in semplicità la missione di Gesù” sull’esempio di san Giuseppe, patrono del Vicariato di Zanzibar.
Fonte
- Popoli e Missione, gennaio 2025, p. 48