Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: si parte!

Unità Cristiana e Amore nel Contesto della Crisi in Burkina Faso: Riflessioni dalla Settimana di Preghiera 2024

Ogni anno, le chiese membri del Consiglio Mondiale delle Chiese si riuniscono dal 18 al 25 gennaio per commemorare la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Quest’anno, il materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è stato preparato da un’équipe ecumenica del Burkina Faso, guidata dalla comunità locale di Chemin Neuf.

Il tema scelto è: “Ama il Signore tuo Dio… e il tuo prossimo come te stesso” (Lc 10,27). Fratelli e sorelle dell’arcidiocesi cattolica di Ouagadougou, delle chiese protestanti e degli organismi ecumenici hanno generosamente collaborato alla preparazione delle preghiere e delle riflessioni, vivendo questo lavoro comune come un autentico cammino di conversione ecumenica.

In quale contesto le chiese del Burkina Faso hanno preparato questa settimana di preghiera?

Il Burkina Faso sta vivendo una grave crisi di sicurezza che colpisce tutte le comunità religiose. Le chiese sono state specificamente prese di mira da attacchi armati. Sacerdoti, pastori e catechisti sono stati uccisi durante le celebrazioni religiose e altri rapiti, e la sorte di molti è sconosciuta. Ma nonostante tutto, sta emergendo una certa solidarietà tra cristiani, musulmani e seguaci delle religioni tradizionali. I loro leader stanno lavorando per trovare soluzioni durature per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione. Siamo tutti consapevoli degli sforzi della Conferenza episcopale del Burkina Faso e del Niger, attraverso la Commissione per il dialogo tra cristiani e musulmani, per promuovere il dialogo e la cooperazione interetnica e interreligiosa.

Amare il prossimo come se stessi è la fonte della misericordia

L’amore è anche misericordia. Si moltiplicano le iniziative di varie chiese cattoliche e protestanti per aiutare gli sfollati in fuga dalle zone occupate dai jihadisti. I cristiani sono impegnati a promuovere incontri per riflettere e sensibilizzare sul valore della fraternità e della solidarietà verso i più bisognosi e a definire strategie per il ritorno di una pace duratura nelle loro comunità. È questa speranza che sostiene la vita quotidiana di ogni cristiano.

Lavorare insieme ha permesso ai cristiani di impegnare le varie chiese a camminare, pregare, testimoniare e lavorare insieme nell’amore reciproco in questo momento difficile per il loro Paese. L’amore di Cristo che unisce tutti i cristiani è più forte delle loro divisioni e i cristiani del Burkina Faso si impegnano a seguire con fiducia il cammino dell’amore di Dio e dell’amore per il prossimo.

Quanto è centrale l’amore nella vita cristiana?

L’amore è scritto nel DNA della fede cristiana. Dio è amore”, dice San Giovanni. E “l’amore di Cristo ci riunisce in unità”. I cristiani scoprono la loro identità sperimentando l’amore di Dio e rivelano questa identità al mondo attraverso l’amore reciproco. Come dice Gesù, l’amore per Dio e l’amore per il prossimo è la sintesi di tutta la legge e dei profeti… saremo giudicati sull’amore.

Nel brano scelto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024 (Lc 10,25-37), Gesù ribadisce l’insegnamento tradizionale giudaico di Deuteronomio 6,5: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutto il tuo essere, con tutte le tue forze” e di Levitico 18,19b: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.

Unità nella diversità: Uno in Cristo Gesù (Gal 3,18)

L’unità nella diversità è l’esperienza più sorprendente delle prime comunità cristiane descritte negli Atti degli Apostoli. Quanto siamo ancora lontani da questa abitudine alla comunione, alla condivisione di tutto: parole, pensieri, beni, ospitalità, senza chiudersi in piccole bolle ma pronti ad aiutare chi è più lontano quando ne ha bisogno.

Il cammino ecumenico è un’esperienza solo superficialmente utile, perché porta in sé la spinta rivoluzionaria di un mondo senza separazioni, dove non c’è né giudeo né greco, né schiavo né libero, né maschio né femmina, perché tutti siete Uno in Cristo Gesù (Gal 3,28). È un cammino di ascolto, ma anche di confronto, discernimento e ricerca di punti di incontro; punti di vista che sappiano trovare nuove sintesi. L’unità nella diversità non è la sintesi di persone che si somigliano, pensano e agiscono allo stesso modo. Non è l’annullamento delle differenze, né una mescolanza che porta alla perdita dell’identità… non è fare quello che il leader, il più intelligente, il più potente, il più meritevole ha immaginato…

L’ecumenismo che sogniamo oggi è un tassello di un puzzle, una comunione radicata nella corresponsabilità fondamentale, uno spirito sinodale di comprensione reciproca e di esperienza del piacere di una vita di comunione: una compagnia di due o più, che non schiaccia la singolarità, ma un’unità che è ricerca, paziente e coraggiosa.

Buona settimana di preghiera a tutti voi!

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SEC 2024-2025
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