Santo del giorno per l’11 febbraio: Venerabile Giacinto Bianchi
Giacinto Bianchi, fondatore delle Figlie di Maria Missionarie viene ricordato oggi per le prime figlie di Maria (1875) e per la sua morte (1914)
Attualmente Don Giacinto Bianchi, missionario apostolico conclamato dall’allora Propaganda Fide, è Venerabile.
Ciò vuol dire che ne sono state riconosciute dalla Chiesa Cattolica le virtù e, affinché diventi beato, dovrà per noi realizzare dei miracoli e grazie.
Sono trascorsi più di 100 anni da quel lontano 1875 quando quattro giovani di Pigna diedero inizio alla casa delle Figlie di Maria, casa storica ancora oggi in nostro possesso.
E sempre l’11 febbraio, all’età di 78 anni, nel 1914 Giacinto nacque al cielo, esalando l’ultimo respiro a Villa Pasquali.
È allora un momento particolarmente solenne per la famiglia religiosa delle Figlie di Maria Missionarie, congregazione presente in Italia, in Costa d’Avorio, in Centrafrica ed in Brasile.
Alcuni brevi tratti della figura di Don Giacinto Bianchi
Fu un temperamento infaticabile e pieno di ingegno.
Il motto di tutta la sua esistenza sarà l’abbandono alla volontà di Dio, nelle mani di Maria.
Era la Madonna che lo guidava e lo sorreggeva in tutta la sua opera e lui lo riconosceva.
Una volta divenuto sacerdote, ebbe subito chiara in mente una vocazione urgente ed ardente: fare il missionario dovunque fosse stato chiamato.
Convinse allora le prime figlie a partire per l’orfanotrofio in Terra Santa ed i viaggi di un tempo richiedevano mille sacrifici per vari motivi.
Consideriamo la lentezza del tragitto (vecchie locomotive), la presenza di epidemie, i costi decuplicati per inviare le povere figlie.
Insomma, prima di arrivare a destinazione molte erano le pause impreviste e ci si preparava a più di un mese di viaggio.
Erano vere donne coraggiose quelle prime figlie di Maria che partirono sapendo poi di lavorare a condizioni pietosissime, e non certamente con tutte le comodità d’oggi giorno.
Don Giacinto Bianchi ebbe questo merito, ovvero di essere guida e luce per tante giovani che scelsero la strada della consacrazione.
La prima che decise di partire fu Caterina Orengo, di soli 26 anni che prese il nome di suor Fortunina.
Che dire allora di Don Giacinto? Un predicatore instancabile, zelante.
Un uomo sempre in cammino, noncurante delle chiacchiere e che aveva come solo coronamento la volontà di Dio.
Si ribellò lui stesso alla sola idea di essere confinato in una parrocchia ma il suo sguardo andava lontano, in mezzo alla gente e così voleva le sue figlie, donne del popolo.
Una delle prime e non ultime follie di Don Giacinto Bianchi: una miniatura della grotta di Lourdes
In quel di Pigna, riuscì a coinvolgere tutto il popolo ed eccoli lì ad armeggiare tra stalattiti e stalagmiti, calandosi, lui in primis, nei bassifondi.
Proprio non si dava tregua Don Giacinto Bianchi di onorare l’Immacolata Vergine.
Ed il fatto che fosse giudicato acciò un po’ folle per eccesso di Lena e zelo è vero: dall’archivio salesiano emerge l’incontro tra San Giovanni Bosco e Don Giacinto Bianchi quando gli parlò della prima casa monolocale delle Figlie di Maria (ohi Giacinto! Ohi Bianchi! se la rideva simpaticamente Don Bosco)
Oggi è anche la giornata del malato.
Concludiamo, allora, con qualche parola di Don Giacinto Bianchi su Maria, Madre della salute:
“Con mirabile disposizione, equità e giustizia operò Dio contro il demonio, e carità con noi, perché formò Maria così bramosa della nostra salute che appena ebbe inteso che sarai madre del Salvator nostro si sottomise al sacrificio”.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
Per approfondire
Santo del giorno per il 10 febbraio: Santa Scolastica
Santo del giorno per l’8 febbraio: Sant’Onchu
Terremoto in Siria e Turchia, Papa Francesco prega per l’intercessione della Vergine Maria
Santo del giorno per il 6 febbraio: Santi Paolo Miki e compagni
Santo del giorno 30 gennaio: Santa Giacinta Marescotti
Fonte dell’articolo:
Alcuni scritti di Giacinto Bianchi