Santo del giorno per il 24 gennaio: San Francesco di Sales

San Francesco di Sales fu un uomo di dialogo e di mitezza, che non rinunciò mai alla verità. Fu uno dei primi evangelizzatori moderni, con l’uso di opuscoli e manifesti

Propose un modello di vita cristiana diverso per tutti gli stati di vita della Chiesa, da realizzare nelle difficoltà della vita quotidiana.

La storia di San Francesco di Sales

Nato il 21 agosto 1567 a Thorens-Glières, in Francia, da un’antica famiglia nobile di Boisy, in Savoia, si formò nelle migliori scuole francesi, poi seguì la volontà del padre, che sognava per lui una carriera giuridica, e andò a studiare legge all’Università di Padova.

Lì scopre un deciso interesse per la teologia.

Laureatosi a pieni voti, tornò in Francia nel 1592 e si iscrisse all’ordine degli avvocati.

Il suo desiderio più grande, tuttavia, era quello di diventare sacerdote, così l’anno successivo, il 18 dicembre, fu ordinato e tre giorni dopo, all’età di 26 anni, celebrò la sua prima Messa.

Nominato arciprete del capitolo della cattedrale di Ginevra, Francesco manifesta doti di zelo e di carità, di diplomazia e di lucidità.

In mezzo alla tempesta dell’eresia calvinista, si offre volontario per rievangelizzare la regione dello Chablais.

Nella predicazione cercò il dialogo, ma lottò contro porte chiuse in faccia, neve, freddo, fame, notti all’aperto, agguati, insulti e minacce.

Studiò allora la dottrina di Calvino per comprenderla a fondo e spiegare meglio le differenze con il credo cattolico, e invece di ricorrere alla predicazione e alla disputa teologica, escogitò il sistema di pubblicare, affiggere nei luoghi pubblici o lasciare porta a porta fogli e manifesti, esponendo le singole verità di fede in modo semplice ed efficace.

Le conversioni non furono molte, ma cessarono l’ostilità e i pregiudizi verso il cattolicesimo.

Francesco si stabilisce quindi a Thonon, nel capoluogo del Chablais, e lì si dedica, tra l’altro, alle visite agli ammalati, alle opere di carità e ai colloqui personali con i fedeli.

Chiese poi di essere trasferito a Ginevra, città simbolo della dottrina calvinista, con il desiderio di recuperare alla Chiesa cattolica il maggior numero possibile di fedeli,

San Francesco di Sales e l’episcopato a Ginevra e l’amicizia con Giovanna Francesca Fremyot de Chantal

Nel 1599 viene nominato vescovo coadiutore di Ginevra, tre anni dopo la diocesi è totalmente nelle sue mani, con sede ad Annecy.

Francesco si spende senza riserve: visita le parrocchie, forma il clero, riorganizza monasteri e conventi; non si risparmia mai nella predicazione, nella catechesi e nelle iniziative per i fedeli.

Scelse il catechismo discorsivo, e la sua perseveranza e dolcezza nella direzione spirituale portò a diverse conversioni.

Nel marzo 1604, durante la predicazione quaresimale a Digione, incontrò Jane-Frances Frémiot de Chantal, con la quale instaurò una bella amicizia da cui nacque anche una direzione spirituale per corrispondenza epistolare.

Nel 1608 le dedicò l’Introduzione alla vita devota, o Filotea, nome ideale per chi ama o vuole amare Dio.

Francesco concepì il testo per riassumere in modo conciso e pratico i principi della vita interiore e per insegnare ai suoi discepoli ad amare Dio con tutto il cuore e con tutte le forze nella vita quotidiana.

L’idea era quella di condurre coloro che vivono nel mondo a una vita pienamente cristiana, attraverso l’esercizio delle loro responsabilità civili e sociali.

L’opera ebbe un enorme successo.

San Francesco di Sales e la nascita della Congregazione della Visitazione di Santa Maria

La lunga e intensa collaborazione tra Francesco e Jane diede grandi frutti spirituali, tra cui la Congregazione della Visitazione di Santa Maria, fondata nel 1610 ad Annecy con lo scopo principale di visitare e aiutare i poveri.

Otto anni dopo la congregazione divenne un Ordine contemplativo.

Francesco stesso dettò le Costituzioni, ispirate alla regola di Sant’Agostino.

Jane, tuttavia, insistette affinché le sue suore si occupassero anche dell’istruzione e dell’educazione delle ragazze, soprattutto di quelle nate da famiglie benestanti.

Nel 1616 Francesco scrisse il Theotimus o Trattato dell’amore di Dio, un’opera di straordinaria profondità teologica, filosofica e spirituale, concepita come una lunga lettera indirizzata a un amico, Theotimus (il timorato di Dio o il desiderante di Dio), in cui Francesco presenta a ogni uomo la sua vocazione essenziale: vivere è amare.

Lo scopo dell’opera era quello di mostrare i modi migliori per ogni persona di fare un incontro personale con Dio.

Francesco di Sales morì il 28 dicembre 1622 a Lione, all’età di 52 anni. Il 24 gennaio dell’anno successivo, le sue spoglie furono traslate ad Annecy.

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Fonte dell’articolo

Vatican News

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