Santo del giorno 18 dicembre: San Malachia, profeta

San Malachia visse tra il VI e il V secolo AC al ritorno dall’esilio babilonese, denunciò la religiosità esteriore dei suoi connazionali, lontani da Dio e dalla giustizia.

Ci esorta a prepararci all’incontro con il Signore e preannuncia la venuta del messaggero di Dio, Giovanni Battista.

Libro di Malachia

Il suo libro profetico è l’ultimo dei Profeti Minori, sia secondo la tradizione ebraica, secondo la quale Malachia è il ‘sigillo dei profeti’, sia secondo la tradizione cristiana.

Si compone di sei passaggi dello stesso tipo.

Jahvè, o il suo profeta, fa una dichiarazione, che viene discussa dal popolo o dai sacerdoti e sviluppata in un discorso in cui si alternano minacce e promesse di salvezza.

Sono principalmente due i temi che lo preoccupano: le colpe culturali di preti e fedeli e lo scandalo dei matrimoni misti e dei divorzi.

La vita di Malachia

Quasi del tutto assenti sono i dati biografici sul profeta Malachia, che pare appartenesse alla tribù di Zabulon e fosse nato a Sofa.

Sarebbe vissuto dopo la ricostruzione del tempio di Gerusalemme nel 520 a.C., quindi al suo ritorno dall’esilio babilonese nel 538 a.C.

I profeti Aggeo e Zaccaria erano appena scomparsi.

In questo libro, infatti, c’è un atto d’accusa di quanto la celebrazione dei riti del tempio fosse stata svuotata di significato religioso. In questo senso la voce del profeta Malachia denuncia un’esteriorità priva di reale interesse.

Invita i fedeli a saper attendere l’incontro con il Signore.

Il libro si conclude infatti con una visione escatologica che annuncia la venuta di un messaggero del Signore che discernerà gli empi dai fedeli; in questo vediamo una profezia della venuta di Giovanni Battista.

Malachia è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e celebrato il 18 dicembre.

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Fonte:

Notizie dal Vaticano