Santo del giorno 15 dicembre: San Valeriano
Vescovo di Avensano (oggi Tunisia), Valeriano testimoniò la fede in Gesù vero Dio e vero uomo durante la persecuzione dei Vandali.
Re Genserico, ariano, lo costrinse a vivere per strada, all’età di 80 anni, per essersi rifiutato di consegnare gli arredi sacri della Chiesa. Morì di stenti nel V secolo.
Valeriano era un vescovo romano di Avensa, l’odierna Bordj-Hamdouna, ed è venerato dalla Chiesa cattolica.
La storia della valeriana
A più di ottant’anni fu vescovo di Avensa (dioecesis Avensensis), l’attuale Bordj-Hamdouna, appartenente all’arcidiocesi di Cartagine in Nord Africa.
Qui, dopo il suo predecessore Fortunato, durante la persecuzione vandalica, si rifiutò fermamente di obbedire all’ordine di Genserico, re degli Alani vandali, di consegnare tutti gli arredi della chiesa.
Per questo motivo fu cacciato dalla città insieme ad altri otto vescovi del Nord Africa con il divieto per chiunque di offrirgli ospitalità.
Per molto tempo e fino alla fine della sua vita rimase un fedele confessore della retta fede.
Morì durante uno dei suoi pellegrinaggi.
La commemorazione di Valeriano
Viene ricordato nel Martirologio Romano, sotto il titolo di Vescovo di Avensano, il 15 dicembre:
“Commemorazione di san Valeriano, Vescovo di Avensanus nell’Africa Settentrionale, il quale, all’età di più di ottant’anni, durante la persecuzione vandalica, si rifiutò fermamente di consegnare gli arredi sacri della Chiesa come richiesto dal re Genserico e fu per questo cacciato tutto solo fuori città, con l’ordine che nessuno gli desse ospitalità né in casa sua né fra i campi; giaceva, quindi, a lungo all’aperto sulla pubblica via, giungendo così al termine della sua santa vita di confessore della giusta fede. “
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