Santo del giorno del 21 marzo: Benedetta Cambiagio Frassinello
La santità si fa anche grazie all’incontro di due o più volontà che agiscono in sinergia. Benedetta ed il suo sposo la scelgono insieme.
Molto spesso si fanno delle rinunce perché il marito o la moglie non vogliono, rinunzie per un amore più grande che si fa sacramento.
Qualche volta, come nel caso di Benedetta Cambiagio Frassinello l’amore più grande può essere rappresentato da Gesù.
Marito e moglie scelsero insieme e così Benedetta divenne fondatrice di un ordine religioso: l’Istituto delle suore benedettine della provvidenza per tutti coloro che vivono in stato di disagio ed abbandono.
Frassinello: il nome da coniugata di Benedetta che si consacrò insieme al marito
Giovanni Battista Frassinello, perdutamente innamorato di Benedetta, colse le qualità della sposa, la sua aspirazione alla santità e ne assecondò il disegno.
I tempi ed i modi di Dio ci fanno camminare per mano su un sentiero che è quasi mai improvvisato.
E così, quando cessò il motivo di sostenersi ed aiutarsi vicendevolmente per curare in malattia terminale la sorella Maria, entrambi presero vie autonome.
Benedetta entró nelle Orsoline mentre Giovanni nei padri Somaschi.
La collaborazione al piano di Dio per Benedetta chiama tutti all’appello
Sembrava che dovesse tutto terminare così con la malattia ma per Benedetta avvenne il miracolo della guarigione grazie a San Girolamo Emiliani.
Così irrefrenabile continuò, spinta da un amore sublime, la sua opera con il consenso di monsignore Luigi Tosi.
Due collaboratori divini al piano di Benedetta che vanno verso un modello di paternità e maternità spirituali.
Ritorna persino il marito in questa sintonia mistica di mani che cooperano perché tutti, compreso il padre biologico, le rifiutano l’aiuto di cui aveva bisogno.
Il contesto storico e sociale in cui si trova ad agire Benedetta
L’ambiente poi ha sempre i suoi influssi benefici e non.
La società in cui si trova Benedetta, nata nel 1791 in provincia di Genova (Langasco) è quella della prima metà dell’ 800 (1820-1830), nel pavese.
Inizialmente accolta bene dall’impero austriaco venne pubblicamente insignita del titolo di “Promotrice della pubblica Istruzione” per il bene dell’opera.
Ma pian piano il suo programma educativo che spazia dalla formazione non fine a sé stessa, al lavoro come Dio è pedagogo con noi, comincia a crearsi potenti inimicizie.
Non si arrese e fece una fuga lampo nel ligure continuando la missione, acciò nacque l’istituto delle Benedettine della Divina provvidenza a partire da alcune volontarie.
L’ eredità spirituale di Benedetta
Ecco il crocevia di valori che l’eredità spirituale di Benedetta ci trasmette:
– la cura dei familiari malati senza fuggire dalle proprie responsabilità
– la condivisione di un progetto di vita liberante d’amore senza falsi legami coniugali, un amore autentico vissuto castamente in cui Castità è anche non impossessarsi dell’altro
– l’educazione deve aprire orizzonti, non solo fermarsi ad una strada già spianata per sé stessi. Noi siamo missione.
Che Santa Benedetta Cambiagio Frassinelli possa aiutare ciascuno di noi a realizzare, in un sentiero comune, il nostro cammino di santità.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
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Fonte dell’articolo
Dicastero delle cause dei santi