Santo del giorno 8 luglio: Santi Aquila e Priscilla

Santi Aquila e Priscilla: Vita, Missione e Collaborazione con San Paolo

Nome

Santi Aquila e Priscilla

Titolo

Sposi e martiri, discepoli di San Paolo

Ricorrenza

8 luglio

Martirologio

edizione 2004

 

 

Preghiera

Ti ringraziamo Signore per gli amici dell’Apostolo Paolo: Aquila e Priscilla sono stati una coppia che ha dato tutto a Te e che si è interamente consacrata alla diffusione del Tuo Vangelo. Pur mantenendo le loro responsabilità professionali, hanno aperto la loro casa a tutte le persone desiderose di conoscere il Signore Gesù. La nostra generazione è avida di vedere la testimonianza pratica di uomini e di donne, di coppie e famiglie che vivono il Vangelo; Aiutaci Signore nelle nostre giornate; facci capire che possiamo essere la prova che vivere le nostre giornate, le nostre azioni secondo la Tua Parola, trasforma l’esistenza e dà la vera felicità.

Martirologio Romano

Commemorazione dei santi Aquila e Prisca o Priscilla, coniugi, che, collaboratori di san Paolo, accoglievano in casa loro la Chiesa e per salvare l’Apostolo rischiarono la loro stessa vita.

 

Il Santo e la missione

Santi Aquila e Priscilla sono figure fondamentali nel Nuovo Testamento, noti per la loro stretta collaborazione con San Paolo e il loro impegno nella diffusione del cristianesimo. Originari del Ponto, furono costretti a lasciare Roma a causa dell’editto di Claudio che espelleva i Giudei dalla città. Stabilitisi a Corinto, incontrarono San Paolo, con il quale condivisero non solo la fede, ma anche il mestiere di fabbricanti di tende. La loro casa divenne un punto di riferimento per la comunità cristiana locale. Aquila e Priscilla ospitarono nella loro dimora le riunioni dei fedeli, trasformando il loro spazio domestico in una chiesa domestica, un luogo di preghiera, catechesi e condivisione fraterna. Questo ruolo di ospitalità e supporto logistico fu essenziale per la crescita della Chiesa primitiva. Quando Paolo si trasferì a Efeso, Aquila e Priscilla lo seguirono, continuando la loro opera di evangelizzazione. A Efeso, incontrarono Apollos, un eloquente predicatore che conosceva solo il battesimo di Giovanni. Con grande umiltà e amore, lo presero da parte e gli spiegarono con maggiore precisione la via di Dio, completando la sua formazione cristiana. La loro missione si caratterizzò per la capacità di unire la vita familiare e lavorativa con un impegno apostolico costante. La loro testimonianza di fede era vissuta attraverso gesti concreti di accoglienza, insegnamento e supporto alle comunità cristiane nascenti. Furono collaboratori fidati di Paolo, tanto che egli li menziona con affetto e gratitudine nelle sue lettere, riconoscendo il loro contributo alla missione evangelica. Santi Aquila e Priscilla ci insegnano che la missione cristiana può essere vissuta nella quotidianità, attraverso l’ospitalità, la condivisione della fede e il supporto alla comunità. La loro vita dimostra che ognuno, indipendentemente dal proprio ruolo o mestiere, può contribuire in modo significativo alla diffusione del Vangelo.

Il Santo e la misericordia

Santi Aquila e Priscilla sono un esempio vivido di come la misericordia possa essere vissuta attraverso la quotidianità e le relazioni umane. La loro vita, descritta negli Atti degli Apostoli e nelle lettere paoline, mostra una costante disponibilità ad accogliere e aiutare il prossimo. La loro casa era sempre aperta, offrendo rifugio e sostegno ai cristiani perseguitati e alle comunità nascenti. La misericordia di Aquila e Priscilla si manifestava nella loro capacità di offrire non solo un tetto e un pasto, ma anche ascolto, consiglio e insegnamento. Quando incontrarono Apollos, un predicatore che necessitava di una comprensione più completa della fede cristiana, lo accolsero e gli spiegarono con pazienza e amore la via di Dio. Questo gesto dimostra una misericordia educativa, desiderosa di vedere gli altri crescere nella verità e nella conoscenza di Cristo. Il loro lavoro come fabbricanti di tende non li distrasse mai dalla missione di vivere la misericordia. Al contrario, trasformarono la loro professione in un’opportunità per incontrare e servire gli altri, creando legami di fraternità e solidarietà. La loro unione come coppia rappresentava una fonte di forza e ispirazione, dimostrando che la misericordia vissuta in famiglia può irradiare e influenzare positivamente l’intera comunità. La presenza di Aquila e Priscilla in diverse città, da Corinto a Efeso e Roma, è testimonianza di una misericordia itinerante, pronta a rispondere ai bisogni ovunque si presentassero. La loro vita è un richiamo potente a vivere la fede con un cuore aperto e accogliente, pronto a sostenere e incoraggiare gli altri in ogni circostanza. In sintesi, Santi Aquila e Priscilla ci mostrano che la misericordia non è solo un atto sporadico, ma uno stile di vita che permea ogni aspetto della nostra esistenza, trasformando le relazioni e costruendo una comunità basata sull’amore e la solidarietà.

Agiografia

Questi due sposi (Aquila era giudeo originario del Ponto trapiantato a Roma, mentre Prisca detta anche Priscilla era romana) convertiti al cristianesimo, erano molto legati a San Paolo apostolo e furono suoi collaboratori nella diffusione del Vangelo. Erano stati scacciati da Roma da un editto dell’imperatore Claudio che espelleva i giudei, ed…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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