Santo del giorno 8 aprile: Annunciazione del Signore
Annunciazione del Signore: Il Mistero dell’Incarnazione e l’Inizio della Salvezza
Nome
Annunciazione del Signore
Titolo
L’annuncio del concepimento verginale
Altri nomi
Annunciazione della beata Vergine Maria, Maria Santissima Annunziata
Ricorrenza
8 aprile
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
O Vergine santa, che l’angelo Gabriele salutò “piena di grazia” e “benedetta tra tutte le donne”, noi adoriamo il mistero ineffabile dell’Incarnazione che Dio ha compiuto in te. L’amore ineffabile che porti al frutto benedetto del tuo seno, ci è garanzia dell’affetto che nutri per noi, per i quali un giorno il Figlio tuo sarà vittima sulla Croce. La tua annunciazione è l’aurora della redenzione e della salvezza nostra. Aiutaci ad aprire il cuore al Sole che sorge e allora il nostro tramonto terreno si muterà in alba immortale. Amen.
Patrona di
Scanzano Jonico, Oppido Mamertina, Marano Principato, Giffoni Valle Piana, Langhirano, San Secondo Parmense, Romans d’Isonzo, Flaibano, Sabaudia, Spotorno, Borgosatollo, Ponte Lambro, Gussola, Albiolo, Rivarolo Mantovano, Santa Maria della Versa, Serina, Ponte Nossa, Turano Lodigiano, Gandosso, Brunello, Cremenaga, Dosso del Liro, Blello, Montaldo Roero, Motta de’ Conti, Bobbio Pellice, Roccaverano, Tuglie, Castro, Pedara, Brolo, Gagliano Castelferrato, Trappeto, Merì, Ficarra, Fiumedinisi, Raccuja, Viareggio, Magliano in Toscana, Vandoies, Tenna, Venezia, Sedico, Marano Vicentino, Arzergrande, Grisignano di Zocco, Roncà, Ceneselli, Carceri, Calvene
Martirologio Romano
Annunciazione della beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.
Il Santo e la missione
L’Annunciazione del Signore, che celebra l’angelo Gabriele che annuncia a Maria l’imminente nascita di Gesù, è un momento fondamentale non solo nella storia della salvezza, ma anche nella comprensione della nostra missione cristiana nel mondo. Questo evento, ricco di umiltà e di fede, offre una prospettiva profonda su come Dio chiama ciascuno di noi a collaborare nel suo piano salvifico, accettando con fiducia e apertura il ruolo che Egli ha disegnato per noi. La risposta di Maria all’angelo, “Eccomi, sono la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”, è un modello di disponibilità e di totale abbandono alla volontà di Dio. La sua accettazione non è passiva, ma attiva; Maria si apre totalmente all’azione di Dio nella sua vita, diventando così colei che porta Cristo al mondo. Questo ci ricorda che la nostra missione, al cuore, è una questione di consentire a Dio di lavorare attraverso di noi, di essere strumenti attraverso i quali il suo amore, la sua verità e la sua luce possono raggiungere gli altri. L’Annunciazione riflette anche la profondità dell’incarnazione di Dio, sottolineando l’importanza dell’umano e del divino che si incontrano. Dio sceglie di entrare nella storia umana in modo concreto, attraverso una donna, in una famiglia, in una comunità. Questo ci insegna che la nostra missione non è disincarnata o lontana dalle realtà quotidiane delle persone; al contrario, è profondamente radicata nel tessuto della vita umana, nelle sue gioie e nelle sue sofferenze, nelle sue speranze e nelle sue paure. Inoltre, l’Annunciazione ci mostra che la missione può richiedere coraggio e fiducia di fronte all’incerto. Maria accetta un compito che cambierà radicalmente la sua vita, senza conoscere tutti i dettagli o le sfide che comporterà. Questo atto di fede ci invita a fidarci di Dio anche quando il cammino davanti a noi non è chiaro, ricordandoci che Egli ci accompagna e ci sostiene in ogni passo della nostra missione. Infine, l’Annunciazione del Signore celebra l’inizio della salvezza e il momento in cui l’amore di Dio si fa carne. Questo ci ricorda che al centro della nostra missione c’è l’annuncio della buona notizia di questo amore salvifico, un amore che cerca di raggiungere e rinnovare ogni cuore umano. Siamo chiamati a testimoniare questo amore nel mondo, non solo con le parole, ma attraverso le nostre vite, i nostri gesti di accoglienza, di servizio e di compassione. L’Annunciazione del Signore ci ispira a riflettere sulla nostra apertura alla chiamata di Dio e sulla nostra disponibilità a partecipare attivamente alla sua opera di salvezza. Ci invita a vivere la nostra missione con umiltà, fede e coraggio, ricordandoci che, come Maria, siamo chiamati a portare Cristo al mondo in ogni momento della nostra vita.
Il Santo e la misericordia
L’Annunciazione del Signore è un episodio biblico che trasuda misericordia divina, rivelando come Dio sceglie di entrare nella storia umana attraverso un gesto di amore incommensurabile. Questo evento non è solo l’inizio dell’incarnazione ma anche una manifestazione profonda della misericordia di Dio che si piega verso l’umanità, scegliendo di diventare parte della nostra condizione umana per redimerci. Attraverso l’umile “sì” di Maria, l’Annunciazione diventa il fulcro attorno al quale ruota il piano salvifico di Dio, offrendo a ogni persona la speranza della redenzione e l’invito a partecipare alla vita divina. La misericordia nell’Annunciazione si rivela in modo particolare nella scelta di Maria, una giovane donna di Nazareth, che accoglie con fede e fiducia la chiamata a diventare la madre del Salvatore. Questo momento sottolinea che la misericordia di Dio spesso si manifesta attraverso gli umili e i piccoli, coloro che sono aperti alla Sua volontà e disposti a servire secondo i Suoi piani. Maria diventa così modello di accoglienza della misericordia divina, mostrando che la vera grandezza risiede nella capacità di accogliere Dio nella propria vita e di rispondere al Suo amore con generosità. Inoltre, l’Annunciazione illumina la dimensione della misericordia come invito alla collaborazione con Dio. Maria, con il suo “sì”, partecipa attivamente al mistero dell’incarnazione, diventando colei che porta Cristo al mondo. Questo ci ricorda che anche noi siamo chiamati a essere strumenti della misericordia di Dio, accogliendo la Sua presenza nella nostra vita e condividendola con gli altri. La misericordia ricevuta diventa così misericordia condivisa, un flusso d’amore che si estende dal cuore di Dio al cuore dell’umanità attraverso le nostre parole e azioni. L’Annunciazione, inoltre, ci insegna che la misericordia di Dio è sempre un’iniziativa gratuita e amorosa. Dio non attende che noi facciamo il primo passo; è Lui che viene incontro a noi, offrendoci amore e salvezza ancor prima che ne siamo consapevoli. Questa realtà ci invita a vivere con un profondo senso di gratitudine e ad adottare un atteggiamento di apertura e disponibilità nei confronti della grazia che Dio incessantemente riversa nelle nostre vite. L’Annunciazione del Signore ci offre una riflessione profonda sulla misericordia come cuore pulsante del mistero cristiano. Ci invita a meditare sulla grandezza dell’amore di Dio che si fa uomo e sulla nostra chiamata a rispondere a quell’amore con fede e generosità, diventando a nostra volta portatori della Sua misericordia nel mondo. La storia dell’Annunciazione ci ispira a guardare le nostre vite attraverso la lente della misericordia divina, ricordandoci che ogni giorno è un’opportunità per accogliere e condividere l’amore salvifico di Dio.
Agiografia
Il mistero che la S. Chiesa celebra oggi è l’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria, che Ella era stata dal Signore scelta fra tutte le donne ad essere la Madre di Dio, e l’incarnazione del Verbo nel suo seno purissimo. Anticamente la festa odierna era designata anche col nome di « Concezione di Cristo », « Annunciazione del Signore ». Ciò dimostra che era celebrata più come festa del Signore che della Madonna; solo col passare del tempo prese man mano spiccato carattere mariano. Oggi è considerata quasi esclusivamente come festa della SS. Vergine…