Santo del giorno 7 ottobre: Beata Vergine Maria del Rosario

Beata Vergine Maria del Rosario: storia, significato e devozione

Nome

Beata Vergine Maria del Rosario

Titolo

Apparizione

Ricorrenza

07 ottobre

Martirologio

edizione 2004

Preghiera

O Maria, che sei stata scelta fra tutte le donne per diventare la Madre del Figlio di Dio, ti rivolgiamo il saluto dell’angelo: ‘Tu sei piena di grazia” e quello di Elisabetta: “Beata te che hai creduto”. Desideriamo celebrare la tua umiltà che attirò lo sguardo di Dio su de te, la tua obbedienza, con cui ti affidasti al Signore per fare la sua volontà e la tua grandezza di Madre. Rivolgi i tuoi occhi sulla Chiesa, di cui sei madre e regina, su tutte le comunità cristiane, su coloro che vivono l’angoscia della lontananza da Dio e su coloro che sono provati dalla sofferenza. Dona a tutti la tua benedizione. Amen.

Patrono di

San Donà di Piave, Desio, Pompei, Palma di Montechiaro, Ginosa, Selvazzano Dentro, Martellago, Castel San Pietro Terme, Pozzallo, Noale

Martirologio Romano

Memoria della beata Maria Vergine del Rosario: in questo giorno con la preghiera del Rosario o corona mariana si invoca la protezione della santa Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di Dio.

 

Il Santo e la missione

La Beata Vergine Maria del Rosario, venerata in modo particolare nel mese di ottobre, è stata da sempre riconosciuta come una figura materna che guida e sostiene i fedeli attraverso i misteri della vita e della fede. L’intreccio di preghiera e meditazione che costituisce il Rosario non è solamente un percorso di devozione, ma anche una missione di continuo richiamo alla contemplazione dei misteri della salvezza, attraverso i quali Maria conduce i fedeli verso il Figlio. In questo sentiero meditativo, Maria diventa guida, offrendo attraverso il Rosario una via accessibile a tutti per approfondire il mistero cristiano. La missione della Vergine del Rosario è quindi intimamente legata all’accompagnare ogni persona in un cammino spirituale che avvicina sempre più a Cristo. Maria, figura di dolcezza e forza, si fa portatrice di una missione che è al tempo stesso evangelizzazione e preghiera, mostrando attraverso la sua vita un modello di totale adesione alla volontà divina. La recita del Rosario diventa così missione perché, attraverso la semplicità e la ripetitività delle Ave Maria, il fedele è chiamato a immergersi nei misteri gioiosi, dolorosi, gloriosi e luminosi della vita di Cristo, facendoli propri e lasciandosi trasformare da essi. Maria, allora, si fa compagna discreta in un percorso che ci invita a farci portatori del mistero di Cristo nel mondo, condividendo l’amore salvifico di Dio. Non solo: il Rosario è anche arma spirituale, attraverso cui Maria sostiene i suoi figli nelle battaglie della vita. Da Lourdes a Fatima, la Vergine del Rosario ha chiesto la preghiera assidua del Rosario per la conversione dei peccatori e per la pace nel mondo, sottolineando quanto la recita del Rosario non sia solo un atto devoto personale, ma una missione che investe l’intera comunità cristiana e l’umanità intera. In un mondo segnato da sfide e incertezze, la pratica del Rosario diventa così un luogo di rifugio e un faro di speranza, ma anche un impegno missionario, attraverso cui ogni cristiano è chiamato a intercedere per la salvezza del mondo e a testimoniare, nella realtà quotidiana, i valori del Regno di Dio che i misteri contemplati propongono. L’invito alla preghiera, alla penitenza e alla conversione, che risuona incessantemente nei messaggi di Maria, si traduce in una missionarietà che abbraccia la vita quotidiana di ciascuno, invitandoci a vivere in maniera coerente e autentica il Vangelo, proponendolo attraverso la nostra esistenza agli altri. La Beata Vergine Maria del Rosario, pertanto, si rivela essere non solo madre e guida, ma anche compagna di missione, che conduce ad una sempre maggiore conformazione a Cristo, sollecitando in tal modo una rinnovata evangelizzazione incarnata nella vita di ogni giorno.

Il Santo e la misericordia

Il manto della Beata Vergine Maria del Rosario si distende come un mare di misericordia, accogliendo sotto la sua protezione quanti cercano conforto e guida nei momenti di tribolazione e smarrimento. Maria, nel suo essere Theotókos, portatrice di Dio, si manifesta non solo come Madre di Dio ma anche come Madre della Misericordia, riflettendo nel suo essere e nel suo agire la stessa misericordia divina che si è incarnata in Gesù Cristo. Il Rosario, in particolare, emerge come una via luminosa che la Vergine ci ha offerto per sperimentare e contemplare questa misericordia divina. Attraverso la meditazione dei misteri, Maria ci invita a guardare il volto misericordioso del suo Figlio, a sperimentare il suo amore che salva, redime e perdona. Ogni grano, ogni Ave Maria, diventa un passo verso l’approfondimento di un mistero che è al contempo sofferenza e gioia, morte e resurrezione. Maria ci guida in un percorso in cui la misericordia diventa esperienza palpabile. Ogni mistero del Rosario, nella sua specificità, si fa eco di un aspetto della misericordia di Dio. Contemplando la vita, la passione, la morte e la gloria di Gesù attraverso gli occhi di Maria, ci imbattiamo nella radicalità di un amore che non esclude nessuno e che si offre in maniera totale e incondizionata. L’amore misericordioso che la Vergine Maria ci mostra e ci fa sperimentare attraverso il Rosario non è un amore astratto o lontano, ma si fa storia, si fa vita, carne, quotidiano. La Vergine ci insegna che la misericordia non è soltanto ricevere, ma anche dare: come lei ha accolto e donato il Salvatore al mondo, così ciascuno di noi è chiamato a diventare segno e strumento della misericordia di Dio nel mondo. In questo senso, il Rosario si fa anche preghiera intercessoria. Nel ripetere le Ave Maria, ci uniamo a Maria nell’implorare il Signore per la misericordia per noi, per il mondo intero. E, in questo, c’è una dimensione profondamente missionaria: l’accogliere la misericordia per poi donarla agli altri, fare esperienza di un Dio che ama e perdona per poi diventare noi stessi volto di tale amore per i nostri fratelli. La misericordia è, quindi, nel Rosario, una presenza viva e consolante, un invito a lasciarci avvolgere dall’amore di Dio e a diventare noi stessi espressione di tale amore nella vita di ogni giorno. Maria, donna dell’ascolto e del silenzio, della prontezza e del dono, ci mostra una via per vivere la misericordia non come mero concetto, ma come realtà vissuta, come esistenza permeata dall’amore di Dio che ci chiama a essere, a nostra volta, misericordiosi come il Padre.

Agiografia

La festa odierna ci ricorda il giorno in cui i Cristiani riportarono la vittoria contro i Turchi a Lepanto nel 1571. S. Pio V la istituì sotto il titolo di S. Maria della Vittoria e due anni dopo Gregorio XIII la confermava, mutandone il nome in…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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