Santo del giorno 31 gennaio: San Giovanni Bosco
San Giovanni Bosco: Vita, Opere e Eredità del Padre e Maestro della Gioventù
Nome
San Giovanni Bosco
Titolo
Sacerdote
Nascita
16 agosto 1815, Castelnuovo d’Asti
Morte
31 gennaio 1888, Torino
Ricorrenza
31 gennaio
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
2 giugno 1929, Roma, papa Pio XI
Canonizzazione
1 aprile 1934, Roma, papa Pio XI
Preghiera
O San Giovanni Bosco, che per poter studiare superaste difficoltà che parevano insormontabili, e amaste santamente e ardentemente i giovani e vi faceste loro padre e maestro, deh! fate che io superi ogni difficoltà che incontro nei miei studi; fate che sia diligente, umile e puro: che mi guardi dai cattivi compagni e dalle cattive letture e che coltivi sempre nel mio cuore il timor di Dio; fate che ogni giorno mi sforzi di progredire non solo nella scienza, ma soprattutto nella virtù, affinché sia la consolazione di quanti si occupano di me e divenga utile alla famiglia, alla Chiesa e alla Patria Amen.
Patrono di
Podenzano, Lignano Sabbiadoro, Arborea
Protettore
degli editori, degli educatori, giovani, degli scolari, degli studenti
Luogo reliquie
Basilica di Don Bosco
Martirologio Romano
A Torino San Giovanni Bosco, Confessore, Fondatore della Società Salesiana e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, insigne per lo zelo delle anime e la propagazione della fede, ascritto dal Papa Pio undecimo nei fasti dei Santi.
Il Santo e la missione
San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e figura chiave nella storia dell’educazione giovanile, è un esempio emblematico di una missione dedicata al servizio e all’orientamento dei giovani. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un profondo impegno per lo sviluppo morale, spirituale e fisico dei ragazzi, in particolare di quelli più svantaggiati. La missione di Don Bosco era animata da una visione innovativa dell’educazione, basata sull’amore piuttosto che sulla punizione, un approccio che lui stesso definì “sistema preventivo”. Questo sistema enfatizzava l’importanza della ragione, della religione e dell’amorevolezza come strumenti fondamentali nella formazione dei giovani. Egli credeva fermamente che educare non fosse solo un processo di trasmissione di conoscenze, ma soprattutto un modo per formare individui integri e responsabili. Il cuore della missione di Don Bosco era il suo impegno instancabile per il benessere dei giovani. Attraverso la fondazione di scuole, oratori e centri professionali, ha fornito un ambiente sicuro e accogliente dove i ragazzi potevano imparare, crescere e svilupparsi lontano dai pericoli e dalle tentazioni della strada. Il suo approccio era sempre personalizzato e attento alle esigenze di ciascun ragazzo, mostrando una profonda comprensione della loro individualità e potenzialità. Don Bosco non era solo un educatore, ma anche un guida spirituale. La sua spiritualità salesiana era improntata alla gioia, all’ottimismo e alla fiducia nella provvidenza divina. Questa spiritualità permeava tutto il suo lavoro, offrendo ai giovani non solo un’educazione e una formazione professionale, ma anche un cammino di crescita spirituale e morale. San Giovanni Bosco ci lascia un’eredità di amore e dedizione verso la gioventù, un modello di come l’educazione possa essere un potente strumento di trasformazione sociale. La sua vita è un monito e un ispirazione, mostrandoci che prendersi cura dei giovani, soprattutto dei più vulnerabili, è uno dei modi più efficaci per costruire un futuro migliore.
Il Santo e la misericordia
San Giovanni Bosco, noto affettuosamente come Don Bosco, è una figura che incarna profondamente la misericordia nel contesto dell’educazione e del lavoro giovanile. La sua vita e il suo ministero sono stati un luminoso esempio di come la misericordia possa trasformare le vite, soprattutto quelle dei giovani meno fortunati. La misericordia di Don Bosco si manifestava in ogni aspetto del suo lavoro. Egli vedeva ogni giovane non solo in termini di bisogni materiali o educativi, ma anche come un individuo che necessitava di amore, comprensione e guida. Questa approccio si rifletteva nella sua celebre frase “Non basta amare i giovani, essi devono sapere di essere amati”. In questa visione, la misericordia non era un semplice atto di carità, ma una relazione profonda basata sul rispetto reciproco e sul genuino interesse per il benessere di ciascun ragazzo. L’approccio educativo di Don Bosco, basato sul sistema preventivo che enfatizzava l’amore e la ragione piuttosto che la punizione, era in sé un atto di misericordia. Egli comprendeva che molti dei giovani con cui lavorava provenivano da ambienti difficili e spesso dolorosi, e credeva che mostrare loro amore e fiducia potesse guidarli verso un percorso di vita migliore. Inoltre, la misericordia di Don Bosco non si limitava alla sua interazione diretta con i giovani; si estendeva anche al suo modo di formare gli insegnanti e gli altri membri della comunità salesiana. Egli inculcava in loro un senso di compassione e di comprensione, creando un ambiente dove la misericordia era il fondamento di ogni azione educativa. La vita di San Giovanni Bosco ci insegna che la misericordia è una forza potente, capace di sbloccare il potenziale umano e di aprire le porte a un futuro più luminoso. Il suo esempio rimane un faro di ispirazione, mostrando come l’empatia, la comprensione e l’amore possano creare un impatto duraturo nella vita dei giovani e nella società nel suo insieme.
La Congregazione Salesiana
La Congregazione Salesiana, fondata da San Giovanni Bosco, rappresenta un monumentale contributo al mondo dell’educazione e dell’assistenza giovanile. Questa congregazione, con le sue radici profonde nella visione e nella spiritualità di Don Bosco, si è dedicata a portare avanti la sua missione di nutrire e sviluppare la gioventù, specialmente quella più svantaggiata. Il cuore della Congregazione Salesiana è il suo impegno nei confronti dell’educazione olistica. Questo non significa semplicemente fornire istruzione accademica, ma curare lo sviluppo integrale dei giovani – emotivo, sociale, fisico e spirituale. I Salesiani, seguendo l’esempio di Don Bosco, hanno creato un ambiente dove l’educazione è intrecciata con l’amore, il rispetto e la comprensione, offrendo ai giovani non solo le competenze per il successo nella vita, ma anche i valori e la guida morale per vivere bene. La congregazione si è sempre distinta per il suo approccio innovativo e pratico all’educazione. Le scuole, gli oratori e i centri professionali salesiani sono più che semplici istituzioni; sono comunità dove i giovani possono sentirsi sicuri, valorizzati e compresi. Questo approccio ha permesso alla Congregazione Salesiana di raggiungere e influenzare positivamente la vita di innumerevoli giovani in tutto il mondo. Inoltre, la Congregazione Salesiana si dedica anche alla formazione spirituale dei giovani. Ispirati dalla spiritualità gioiosa e ottimista di Don Bosco, i Salesiani promuovono una fede viva che incoraggia i giovani a diventare membri attivi e positivi delle loro comunità, portando avanti i valori del Vangelo nella loro vita quotidiana. La Congregazione Salesiana è un esempio luminoso di come l’amore, la dedizione e la fede possano creare un impatto reale e positivo nel mondo. Il loro lavoro continua ad essere una fonte di ispirazione, mostrando come l’investimento nei giovani, in particolare in quelli più vulnerabili, possa costruire un futuro migliore per tutti.
Agiografia
Questo nome popolarissimo e tanto venerato ricorda un’istituzione grandiosa e benefica che da anni assiste ed educa cristianamente la gioventù, raccolta in centinaia di case sparse in tutto il mondo. Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d’Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Sua mamma, Margherita, era una santa donna tutta dedita al lavoro ed ai suoi doveri di cristiana: infondere nei suoi figliuoli il santo timore di Dio. Del babbo non potè gustare il sorriso e…