Santo del giorno 3 giugno: Santi Carlo Lwanga e 12 compagni

Santi Carlo Lwanga e 12 Compagni: Vita, Martirio e Eredità dei Martiri Ugandesi

Nome

Santi Carlo Lwanga e 12 compagni

Titolo

Martiri

Nome di battesimo

Carlo Lwanga

Nascita

1865, Africa

Morte

1886, Namugongo, Uganda

Ricorrenza

3 giugno

Martirologio

edizione 2004

Beatificazione

6 giugno 1920, Roma, papa Benedetto XV

Canonizzazione

18 ottobre 1964, Roma, papa Paolo VI

 

Preghiera

O Dio, che nel glorioso martirio di Santi Carlo Lwanga e dodici compagni ci hai dato un segno della tua presenza amorosa nella Chiesa, concedi a noi, che confidiamo nella sua intercessione, di imitarlo nella fermezza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Martirologio Romano

Memoria dei santi Carlo Lwanga e dodici compagni, martiri, che, di età compresa tra i quattordici e i trent’anni, appartenenti alla regia corte dei giovani nobili o alla guardia del corpo del re Mwanga, neofiti o fervidi seguaci della fede cattolica, essendosi rifiutati di accondiscendere alle turpi richieste del re, sul colle di Namugongo in Uganda furono alcuni trafitti con la spada, altri arsi vivi nel fuoco.

 

 

Il Santo e la missione

Santi Carlo Lwanga e i suoi 12 compagni incarnano una missione di fede e coraggio straordinario nella storia della Chiesa. Questi giovani uomini, convertiti al cristianesimo in Uganda nel tardo XIX secolo, si distinsero per la loro dedizione a Cristo nonostante le pressioni e le minacce del re Mwanga II. In un tempo di persecuzione feroce, Carlo Lwanga, un catechista, e i suoi compagni rifiutarono di rinunciare alla loro fede, dimostrando una resilienza e una determinazione che sono diventate fonte di ispirazione per molti. La loro missione era radicata nella loro fede incrollabile e nella volontà di testimoniare Cristo anche a costo della vita. Essi affrontarono con serenità e coraggio le torture e la morte, preferendo il martirio alla negazione della loro fede. Questo sacrificio non solo rafforzò la comunità cristiana in Uganda, ma anche diffuse un potente messaggio di fede e amore in tutto il mondo. La storia di Carlo Lwanga e dei suoi compagni martiri è un richiamo alla profondità della fede e alla forza della testimonianza cristiana. La loro missione continua a vivere, ispirando generazioni a vivere con integrità e coraggio, difendendo la verità del Vangelo e affrontando le sfide con fede e speranza.

Il Santo e la misericordia

Santi Carlo Lwanga e i suoi 12 compagni sono un esempio potente di come la misericordia divina si manifesti attraverso il coraggio e la fede. Nonostante le terribili persecuzioni a cui furono sottoposti, questi giovani uomini mantennero una ferma adesione alla loro fede cristiana, dimostrando una profonda misericordia non solo verso se stessi ma anche verso i loro persecutori. La loro capacità di perdonare e di pregare per coloro che li tormentavano riflette una misericordia che trascende l’umana comprensione. Questi martiri ugandesi hanno mostrato come la vera misericordia non sia solo un atto di compassione, ma un impegno radicale verso l’amore di Dio e del prossimo, anche di fronte alla morte. La loro testimonianza è un invito a tutti i cristiani a vivere una vita di perdono e amore incondizionato, incarnando la misericordia di Cristo in ogni circostanza. La loro storia ci ricorda che la misericordia è una forza potente che può trasformare i cuori e le vite, ispirando una fede che resiste a tutte le prove.

Agiografia

I primi martiri dell’Africa nera furono Carlo Lwanga e altri dodici compagni paggio alla corte del re dell’Uganda Mwanga, convertiti al cristianesimo da Padri Bianchi Carlo venne arso vivo a Namugongo con dodici compagni a Kampala nel 1886 perchè affermarono di pregare fino alla morte nel corso della persecuzione ordinata dallo stesso re; altri nove vennero uccisi con la spada. Le persecuzioni durarono fino al 1887 e…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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