Santo del giorno 3 giugno: Juan Grande Roman
Da tessitore a eremita sino a religioso dell’ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio: la vita spirituale così complessa di Juan Grande Roman
La sua ricerca vocazionale che lo condusse inizialmente all’eremo di Santa Olalla a Marchena iniziò a partire da un mestiere.
Si tratta di quello di tessitore.
Pur di giungere a comprendere la sua reale vocazione, Juan Grande Roman per un anno intero vestito solo di un ruvido saio si ritira a vita eremitica.
Nato il 6 marzo del 1546 in Spagna, ricevette una solida formazione spirituale.
Come Juan Grande Roman scoprì la sua reale vocazione?
Fu a partire dall’accudire una coppia di sposi anziani che nasce la sua nuova vocazione verso i poveri ed i bisognosi.
Si faceva chiamare Giovanni peccatore; così cercava di aiutare i carcerati ed i malati terminali o cronici anche elemosinando per loro.
Non abbandona nel contempo la vita di preghiera e raccoglimento.
Ecco come Juan Grande Roman fondò l’ospedale di Nostra Signora della Candelora
A seguito dell’ epidemia a Jerez del 1574 e delle suppliche alle autorità, si tirò su le maniche e cominciò a lavorare per i più bisognosi fondando un vero e proprio ospedale.
Poi decide di unirsi all’opera ospedaliera fondata da Giovanni di Dio realizzando un po’ tutte le opere di misericordia.
Fu così che morì proprio in questa sua zelante attitudine al bene verso il prossimo, lui stesso contagiato di peste mentre era tra gli appestati per dare loro sollievo.
La data della partenza al cielo è fissata al 3 giugno del 1600.
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