Santo del giorno 28 novembre: San Giacomo della Marca
San Giacomo della Marca: Vita e Impatto del Santo Francescano nella Storia della Chiesa
Nome
Domenico Gangala
Titolo
Religioso e sacerdote
Nascita
01 settembre 1393, Monteprandone, Ascoli Piceno
Morte
28 novembre 1476, Napoli
Ricorrenza
28 novembre
Beatificazione
12 agosto 1624, Roma, papa Urbano VIII
Canonizzazione
10 dicembre 1726, Roma, papa Benedetto XIII
Preghiera
O glorioso San Giacomo, a te ricorriamo in questo momento di necessità e di sofferenza. Non negare la tua intercessione a noi poveri peccatori ed ottienici da Gesù la grazia che tanto ci sta a cuore. Concedici di camminare dietro i tuoi esempi: rendici sensibili alla Parola di Dio, abbatti le nostre idolatrie, sradica l’odio dal cuore, distruggi tutti i germi dell’egoismo e del peccato; perché anche in noi fioriscano le virtù della bontà, dell’amore verso tutti e dell’autentica santità. A lode della Santa Trinità. Amen.
Patrono di
Napoli, Monteprandone
Protettore di
Bambini
Martirologio Romano
A Nàpoli, in Campània, la deposizione di san Giàcomo della Marca, Sacerdote dell’Ordine dei Minori e Confessore, illustre per l’austerità della vita, per la predicazione apostolica e per molte legazioni compiute a vantaggio della Cristianità. Dal Sommo Pontefice Benedétto decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi.
Il Santo e la missione
San Giacomo della Marca, santo francescano del XV secolo, rappresenta un esempio vivido di come la missione cristiana può essere incarnata attraverso la vita di un individuo. Il suo impegno missionario era profondamente radicato nella spiritualità francescana, caratterizzato da umiltà, povertà e un ardente desiderio di diffondere il Vangelo.
La missione di San Giacomo era multifacettata. Egli era un predicatore instancabile, viaggiando attraverso l’Europa per annunciare il messaggio cristiano. La sua predicazione era potente e diretta, mirata a rinnovare la fede e a stimolare la conversione del cuore. Questo aspetto della sua missione riflette l’importanza della parola e dell’insegnamento nella diffusione della fede.
Oltre alla predicazione, San Giacomo si dedicò al ministero della riconciliazione. In un’epoca segnata da divisioni e conflitti, sia religiosi sia civili, egli lavorò instancabilmente per promuovere la pace e la riconciliazione tra le parti in conflitto. Questo aspetto del suo lavoro evidenzia la missione cristiana come un impegno per la giustizia, la pace e la guarigione delle divisioni nella società.
Un altro aspetto fondamentale della sua missione era l’attenzione ai bisognosi e agli emarginati. Seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi, San Giacomo dedicò una parte significativa del suo ministero al servizio dei poveri, testimoniando così l’amore preferenziale di Cristo per gli ultimi della società.
La vita di San Giacomo della Marca ci insegna che la missione cristiana si esprime attraverso una varietà di modalità: dalla predicazione e insegnamento, alla promozione della pace e della giustizia, al servizio diretto ai più bisognosi. La sua eredità è un richiamo potente alla chiamata universale di ogni cristiano di essere missionario, non solo in parole, ma anche attraverso azioni concrete che testimoniano l’amore di Cristo per il mondo.
Il Santo e la misericordia
San Giacomo della Marca, un frate francescano del XV secolo, è una figura emblematica che incarna la misericordia nella tradizione cristiana. La sua vita, segnata da profonda umiltà e dedizione al servizio degli altri, riflette l’essenza della misericordia come virtù centrale nella vita cristiana.
San Giacomo fu noto per il suo fervore nella predicazione e nel ministero della riconciliazione. La sua missione era radicata in un profondo desiderio di offrire il perdono e la misericordia di Dio alle persone, specialmente a quelle che si trovavano ai margini della società. Egli percorse molte regioni, dedicandosi alla predicazione del Vangelo e offrendo il sacramento della confessione, attraverso il quale molte persone sperimentarono il rinnovamento spirituale e la misericordia divina.
Il suo approccio al ministero era caratterizzato da un’autentica compassione e comprensione delle difficoltà e delle sfide affrontate dalle persone nella loro vita quotidiana. Questa sensibilità gli permise di toccare le vite di molti, offrendo speranza e conforto attraverso le sue parole e azioni. San Giacomo capiva che la misericordia non era solo un concetto teologico, ma una realtà pratica che doveva essere vissuta e condivisa.
Inoltre, la sua dedizione ai poveri e agli emarginati mostrò una misericordia tangibile che andava oltre le parole. Egli non si limitava a predicare la misericordia; la incarnava nel suo servizio quotidiano, diventando così un modello vivente dell’amore misericordioso di Cristo.
La vita di San Giacomo della Marca ci ricorda che la misericordia è al cuore della missione cristiana. La sua eredità ispira a vivere con una profonda compassione e a cercare modi concreti per esercitare la misericordia nel nostro mondo. La sua storia è un invito a riflettere su come possiamo essere strumenti di misericordia e di grazia nella vita di coloro che incontriamo, seguendo l’esempio di questo santo francescano che ha vissuto la misericordia non solo come un principio, ma come uno stile di vita.
Agiografia
S. Giacomo della Marca nacque a Monteprandone, provincia di Ascoli Piceno, da poveri genitori. Studiò in varie città delle Marche e dell’Umbria e fu maestro di scuola.
A vent’anni, preso dalla bellezza dell’ideale francescano, abbandonò il mondo ed entrò in religione. Il suo primo maestro fu S. Bernardino da Siena. E di tanto padre il nostro Giacomo (al secolo Domenico) sarà degno figlio. Come lui predicatore, lo imitò nello zelo e…