Santo del giorno 28 luglio: Santi Nazario e Celso

Martiri Infrangibili e Lumini di Fede nell’Oscurità del Persecuzione

Nome

Santi Nazario e Celso

Titolo

Martiri

Ricorrenza

28 luglio

Martirologio

edizione 2004

Preghiera

Gloriosissimi Martiri ed Apostoli di Gesù. Santi Nazario e Celso, che con animo invitto e singolare carità ci avete illuminato a conoscere il vero Dio e ci avete ammaestrato nella fede e nella religione di N. S. Gesù Cristo, fonte di vera civiltà e salvezza, venite in nostro aiuto e degnatevi di intercedere per noi. Ottenete ai pusillanimi vigoria di cristiana virtù e vivezza di fede, ai peccatori una vera contrizione delle loro colpe, ai giusti la finale perseveranza. Ascoltate le preghiere di chi ricorre al vostro valevole patrocinio e siate voi gli Angeli tutelari delle nostre famiglie. Deh fate, o invitti Martiri del Signore, che non venga meno nei nostri cuori la fede e l’amore a Gesù Cristo; che fermi ci manteniamo nel divino servizio e possiamo un giorno essere coronati con Voi nel S. Paradiso. Così sia.

Patrono di

Vignola, Bareggio, Arenzano, Urgnano, Verano Brianza, Frignano, Bussero, Marcallo con Casone, Sannazzaro de’ Burgondi, Castronno

Martirologio Romano

A Milano, santi Nazario e Celso, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio.

 

Il Santo e la missione

I Santi Nazario e Celso rappresentano un esempio potente della missione cristiana nel contesto di estrema persecuzione. Le loro vite, segnate dal martirio nel III secolo, dimostrano un impegno senza compromessi per la testimonianza del Vangelo. Nazario era un missionario cristiano di origini romane, e Celso era un bambino che fu affidato a lui. Nonostante i rischi enormi, Nazario si dedicò alla diffusione del messaggio cristiano, battezzando Celso e portandolo con sé nel suo viaggio evangelico. Insieme, attraversarono molte città dell’Europa, diffondendo il Vangelo con grande zelo. La missione che essi incarnano è quella di una fedeltà incondizionata al messaggio del Cristo, una fede che non si ferma di fronte alle avversità e che, anzi, riconosce nel martirio l’espressione suprema dell’amore per Dio e per il prossimo. Essi ci insegnano che la missione cristiana può richiedere sacrifici enormi, ma che la fede in Cristo e l’amore per il Vangelo possono dare la forza per affrontarli. Santi Nazario e Celso, quindi, ci offrono un esempio straordinario di come la missione cristiana possa essere vissuta con coraggio e determinazione, anche nelle circostanze più difficili. La loro storia ci incoraggia a rimanere fedeli al Vangelo e a vivere la nostra fede con audacia, senza aver paura delle difficoltà che potremmo incontrare lungo il cammino.

Il Santo e la misericordia

Santi Nazario e Celso rappresentano l’emblema della misericordia nella tradizione cristiana, evidenziata dalla loro dedizione senza riserve nell’evangelizzare e nel confortare i bisognosi, nonostante le persecuzioni e le difficoltà che hanno incontrato. Nazario, un evangelizzatore di fede inesauribile, e Celso, un bambino che aveva accettato il messaggio del Vangelo, si sono mossi insieme attraverso diverse regioni, portando la buona novella di Gesù Cristo. La loro missione non si limitava alla semplice diffusione delle parole del Vangelo, ma si estendeva all’opera di consolazione e conforto per coloro che soffrivano. In questo contesto, la misericordia giocava un ruolo fondamentale. Essi non solo predicavano la fede, ma la vivevano attraverso atti di misericordia – offrendo conforto ai bisognosi, incoraggiando i disperati, e sostenendo coloro che soffrivano a causa delle persecuzioni. La misericordia, nel loro ministero, divenne un atto di resistenza e di speranza in un tempo di persecuzione e sofferenza. Essi mostrano come la misericordia sia un aspetto fondamentale della missione cristiana, una manifestazione concreta dell’amore di Dio per tutti noi. La vita dei Santi Nazario e Celso ci invita a riflettere sulla misericordia non solo come un aspetto teologico della fede cristiana, ma come una chiamata ad agire, a manifestare concretamente il nostro amore per Dio e per il prossimo, specialmente nei momenti di difficoltà e sofferenza.

Agiografia

S. Nazario ebbe la fortuna di avere una piissima madre per nome Perpetua la quale era stata ammaestrata nella fede da S. Pietro, o almeno da alcuni dei suoi primi discepoli. Benché suo marito, che occupava un posto distinto nell’impero, fosse pagano, ella tuttavia si studiò di ispirare al giovanetto Nazario, suo figlio, un ardente desiderio di consacrarsi a Gesù Cristo. Le sue lezioni ebbero un successo che…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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