Santo del giorno 25 dicembre: Natale del Signore

Natale del Signore: Origini, Significato e Tradizioni della Celebrazione Cristiana

Nome

Natale del Signore

Titolo

Nascita di Gesù

Nascita

anno zero

Morte

7 aprile 33

Ricorrenza

25 dicembre

 

Preghiera

O divino Gesù, che avete voluto essere salvato dalla strage degli innocenti per le cure di Giuseppe e di Maria, compensando a quei teneri martiri la perdita della vita temporale col dono dell’eterna; Gesù dolce’ amico dei fanciulli, gradite, benedite e santificate anche noi che ci consacriamo alla vostra Santa Infanzia, per divenire ad imitazione vostra e sotto il patrocinio di Maria e di Giuseppe, i salvatori dei poveri bambini infedeli. Così sia.

Martirologio Romano

Nell’anno cinquemilacentonovantanove dalla creazione del mondo, quando nel principio Iddio creò il cielo e la terra; dal diluvio, l’anno duemilanovecentocinquantasette; dalla nascita di Àbramo, l’anno duemilaquindici; da Mosè e dalla uscita del popolo d’Israele dall’Egitto, l’anno millecinquecentodieci; dalla consacrazione del Re David, l’anno milletrentadue; nella Settimana sessantesimaquinta, secondo la profezia di Daniéle; nell’Olimpiade centesimanovantesimaquarta; l’anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; l’anno quarantesimosecondo dell’Impero di Ottaviano Augusto, stando tutto il mondo in pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, eterno Dio e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo colla sua piissima venuta, concepito di Spirito Santo, e decorsi nove mesi dopo la sua concezione, in Betlémme di Giuda nacque da Maria Vergine fatto uomo. Natività di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.

Il Santo e la missione

Il Natale del Signore, la celebrazione della nascita di Gesù Cristo, è intrinsecamente legato alla missione cristiana. Questo evento non è solo una festa commemorativa, ma anche un momento di profonda riflessione sulla missione che Gesù ha affidato ai suoi seguaci. La venuta di Cristo nel mondo è il fulcro della storia della salvezza, e ogni Natale rinnova la chiamata a vivere e a testimoniare il Vangelo. La missione nel contesto del Natale è prima di tutto una missione di incarnazione. Proprio come Dio si è fatto uomo in Gesù, i cristiani sono chiamati a incarnare l’amore e la misericordia di Cristo nelle loro vite quotidiane. La nascita di Gesù è un modello di umiltà e di servizio; Egli è nato in una stalla, a dimostrazione che il regno di Dio non è di questo mondo e che il vero potere si trova nel servire gli altri. In secondo luogo, il Natale rinnova la missione di portare la luce di Cristo nel mondo. La nascita di Gesù è spesso descritta come una luce che splende nelle tenebre, simboleggiando la speranza e la nuova vita che Lui porta. I cristiani, seguendo l’esempio di Gesù, sono chiamati a essere portatori di questa luce, testimoniando la verità, la giustizia e l’amore in un mondo che spesso ne è privo. Il Natale è anche un tempo in cui la missione di riconciliazione è particolarmente evidente. La venuta di Cristo rappresenta il culmine del piano divino di riconciliare Dio con l’umanità e gli uomini tra loro. Questo aspetto della missione cristiana invita i fedeli a lavorare per la pace, per il perdono e per la riconciliazione nelle loro comunità e nelle loro relazioni personali. Infine, il Natale ispira una missione di gioia e di speranza. La buona notizia della nascita di Gesù è motivo di grande gioia, non solo perché celebra la venuta del Salvatore, ma anche perché ricorda a tutti che Dio è con noi, che ci ama incondizionatamente e che la speranza è sempre possibile. Il Natale del Signore è un potente promemoria della missione cristiana nel mondo. È un tempo per rinnovare il nostro impegno a vivere secondo l’esempio di Gesù, a portare la sua luce e il suo amore nelle tenebre del mondo e a lavorare instancabilmente per la pace, la riconciliazione e la gioia. In questo senso, ogni Natale è un nuovo inizio, un’opportunità per vivere più pienamente la missione che ci è stata affidata.

Il Santo e la misericordia

Il Natale del Signore è un momento in cui la misericordia divina si manifesta in modo particolarmente toccante e profondo. Questa festività, che celebra la nascita di Gesù Cristo, è il ricordo vivente dell’atto di amore e di misericordia definitivo di Dio verso l’umanità. Nella figura di un bambino nato in una stalla, i cristiani vedono il volto della misericordia di Dio, che si è fatto uomo per redimere e salvare il mondo. La misericordia nel contesto del Natale si manifesta nella decisione di Dio di entrare nella storia umana come uno di noi. Questo atto di umiltà e di vicinanza è la dimostrazione definitiva del desiderio di Dio di ristabilire una relazione con l’umanità, rotta dal peccato. Nella vulnerabilità di un bambino, Dio rivela la sua potenza non attraverso la forza, ma attraverso l’amore e la compassione. Il Natale è anche un momento in cui la misericordia si esprime attraverso l’invito alla riconciliazione e alla pace. La nascita di Gesù porta un messaggio di speranza e di rinnovamento, invitando tutti a lasciarsi alle spalle vecchie divisioni e rancori e ad aprire il cuore alla possibilità di un nuovo inizio. La venuta di Cristo è l’occasione per riscoprire la gioia dell’essere amati da Dio e la responsabilità di condividere quell’amore con gli altri. Inoltre, il Natale spinge i credenti a riflettere sulle proprie azioni e a vivere la misericordia in modo concreto. È un tempo in cui le opere di carità e di assistenza si moltiplicano, ricordando che l’amore cristiano si deve tradurre in atti di generosità e di servizio verso i più bisognosi. In questo modo, la celebrazione del Natale diventa un impegno attivo per incarnare la misericordia di Dio nella vita di ogni giorno. Il Natale del Signore è una potente celebrazione della misericordia divina. Ricorda ai fedeli e al mondo intero che Dio è amore e che la sua misericordia è senza limiti. In questo periodo di festa, i cristiani sono invitati a contemplare il mistero dell’Incarnazione e a vivere la misericordia nella loro vita, seguendo l’esempio di Gesù Cristo, il volto della misericordia del Padre.

Agiografia

Oggi si apre il cielo, si squarciano le nubi e appare l’Emmanuele, Dio con noi. L’Eterno Padre l’aveva promesso, lo vaticinarono i profeti e per quattromila anni lo sospirarono i giusti. La venuta di Gesù avvenne come ci narra il Vangelo: « Essendo uscito in quei giorni un editto di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’impero, anche gli Ebrei dovettero andare nella loro città di origine per dare il loro nome. Giuseppe, essendo della regale stirpe di Davide, si recò con Maria in Betlemme, sua città nativa; essi erano poveri, non trovarono chi li accogliesse e…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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