Santo del giorno 24 gennaio: San Francesco di Sales

San Francesco di Sales: Vita, Insegnamenti e Eredità del Santo della Gentilezza

Nome

San Francesco di Sales

Titolo

Vescovo e dottore della Chiesa

Nascita

1567, Thorens, Savoia

Morte

28 dicembre 1622, Lione, Francia

Ricorrenza

24 gennaio

Martirologio

edizione 2004

Beatificazione

8 gennaio 1662, Roma, papa Alessandro VII

Canonizzazione

19 aprile 1665, Roma, papa Alessandro VII

Preghiera

O vero prodigio di santità, glorioso San Francesco, che sapeste congiungere cosi bene la semplicità della Colomba colla prudenza del serpente, la conversazione del secolo col raccoglimento del chiostro e coll’austerità del deserto, quindi ricolmo di tutti I doni del Santo Spirito sapeste aprire agli amanti della pietà una via affatto nuova, cioè tutta facile e deliziosa per arrivar con certezza alla perfezione la più sublime, ottenetemi dal Signore la grazia che lo cammini sempre fedele dietro la scorta Infallibile dei vostri santi insegnamenti, affinché, vivendo come voi a guisa dl lucerna ardente e luminosa possa dopo avere santificato me stesso ed eruditi gli altri nella giustizia, divenire’ non solo ammiratore dei vostri meriti, ma partecipe ancora dl quella gloria che voi godete beato coi Santi e cogli Angioli nel Paradiso. Qui ad fustinam erudiunt multus, quasi stelloe fulgebunt in perpetuas aeternitates Gloria.

Patrono di

Piemonte, Inverso Pinasca, Champdepraz

Protettore

degli autori, giornalisti, degli scrittori, sordomuti, della stampa cattolica

Martirologio Romano

San Francesco di Sales, Vescovo di Ginevra, Confessore e Dottore della Chiesa, speciale Patrono presso Dio di tutti gli Scrittori cattolici, che con la pubblicazione di giornali ed altri scritti illustrano, promuovono e difendono la sapienza cristiana; il quale se ne andò in cielo il ventotto Dicembre, ma si venera principalmente in questo giorno per la traslazione del suo corpo.

 

Il Santo e la missione

San Francesco di Sales è una figura che incarna una missione di profonda umanità e di amorevole guida spirituale. La sua vita, dedicata al servizio e all’insegnamento, è un esempio vivente di come la gentilezza e la comprensione possano essere al centro della vita cristiana. La missione di San Francesco si è distinta per il suo approccio unico alla pastorale e alla evangelizzazione, basato non sulla forza o sulla costrizione, ma sulla persuasione amorevole e sul dialogo. Conosciuto per la sua dolcezza e la sua pazienza, San Francesco ha lasciato un’eredità di comunicazione spirituale che privilegiava l’amore e la comprensione sopra ogni altra cosa. La sua capacità di ascoltare, di empatizzare e di guidare con gentilezza ha avuto un impatto profondo sui suoi contemporanei e continua a influenzare la pastorale moderna. La sua missione non era semplicemente quella di convertire, ma di accompagnare le persone nel loro cammino spirituale, rispettando la loro individualità e incoraggiando una fede vissuta attraverso l’amore e la gioia. In San Francesco di Sales troviamo un modello di come la spiritualità possa essere espressa attraverso la gentilezza, la pazienza e l’amore incondizionato. La sua vita ci insegna che la vera missione cristiana non è imporre, ma proporre; non condannare, ma comprendere; non dominare, ma servire con umiltà e amore. La sua eredità è un invito a vivere la fede con un cuore aperto, ricordandoci che la vera grandezza spirituale si trova nella capacità di amare e di servire con gentilezza.

Il Santo e la misericordia

San Francesco di Sales emerge nella storia della spiritualità cristiana come un luminoso esempio di misericordia. La sua vita e il suo ministero, profondamente radicati nella gentilezza e nell’amore, riflettono una comprensione della misericordia che va oltre la semplice pietà, abbracciando un approccio più profondo e personale nel rapporto con gli altri. La misericordia di San Francesco di Sales non era solo un concetto astratto, ma una realtà vissuta quotidianamente nel suo approccio pastorale. Egli mostrava una straordinaria capacità di incontrare le persone dove si trovavano, accogliendole con un cuore aperto e un ascolto profondo. La sua era una misericordia che si esprimeva nel confortare gli afflitti, nel guidare con pazienza chi era smarrito e nell’offrire comprensione e perdono senza riserve. La sua visione della misericordia era intrisa di una profonda empatia e di un amore incondizionato che cercava di elevar l’animo umano piuttosto che giudicarlo. San Francesco di Sales insegnava che la vera misericordia non si limita a sentire per gli altri, ma richiede un impegno attivo nel mostrare amore e compassione, specialmente a chi è più vulnerabile o emarginato. Il suo messaggio e la sua vita sono un promemoria potente che la misericordia è al cuore del messaggio cristiano. La sua eredità ci insegna che, attraverso la misericordia, possiamo costruire ponti di comprensione e amore, trasformando le nostre comunità e il mondo in luoghi più compassionevoli e accoglienti. San Francesco di Sales ci ricorda che essere misericordiosi non significa solo dare, ma anche diventare un rifugio di speranza e di luce per gli altri.

Agiografia

Francesco nacque l’anno 1567 nel castello di Sales, diocesi di Ginevra, da Francesco, conte di Sales, e da Francesca di Sionas. Fin dai primi anni mostrò spiccata inclinazione al bene, e una grande docilità. Fece i suoi primi studi ad Annecy, e di qui fu mandato a Parigi. Qui studiò retorica, filosofia e teologia presso i PP. Gesuiti. La sua vita era ritirata: frequentava la chiesa e i Sacramenti; fin d’allora fece il voto di castità. Compiuti gli studi a Parigi, fu dal padre mandato a Padova per addottorarsi in legge. Quivi Francesco fu esposto a grandi pericoli, cui scampò felicemente con la sua forte volontà e l’aiuto di Dio in cui sempre confidava. Il padre di Francesco aveva pensato di fare del suo figlio uno dei più stimati gentiluomini della società e…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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