Santo del giorno 22 dicembre: Santa Francesca Saverio Cabrini
Santa Francesca Saverio Cabrini: La Vita e l’Eredità della Patrona degli Immigrati
Nome
Maria Francesca Cabrini
Titolo
Vergine
Nascita
15 luglio 1850, Sant’Angelo Lodigiano, Lombardia
Morte
22 dicembre 1917, Chicago, Illinois, Stati Uniti d’America
Ricorrenza
22 dicembre
Beatificazione
13 novembre 1938, Roma, papa Pio XI
Canonizzazione
7 luglio 1946, Roma, papa Pio XII
Preghiera
O Apostola del Cuore di Gesù, grande Missionaria e Madre di missionarie Santa Francesca Saverio, pieni di ammirazione per le Tue celeste virtù, fiduciosi nella tua protezione, noi T’invochiamo potente mediatrice ed avvocata nostra presso Dio. Tu che dicevi con l’Apostolo:” Tutto posso in Colui che è la mia fortezza “, ottieni per noi una fede ardente e forte, una carità illuminata ed operosa, una speranza che ci sia di valido sostegno nel duro cammino della vita. O santa generosa, che tanto amasti le anime redente dal sangue del redentore, rivolgi il Tuo sguardo materno alle Figlie che Ti invocano, alla gioventù esposta a tanti pericoli, ai peccatori, ai malati, ai lavoratori, agli emigranti, ai prigionieri ed a quanti vivono nel dolore. Guarda alla Tua patria, che soffre e spera, alle Nazioni dove operasti il bene, a quella che accolse il Tuo ultimo anelito. Guarda al mondo turbato e dolorante e su tutti stendi la Tua mano pietosa. E fa che un giorno anche noi possiamo essere uniti a Te nella gloria dei cieli, dove vive e regna in eterno il nostro Sovrano Gesù Cristo. Amen.
Protettore di
Emigranti
Martirologio Romano
A Chicago in Illinois negli Stati Uniti d’America, santa Francesca Saverio Cabrini, vergine, che fondò l’Istituto delle Missionarie del Sacratissimo Cuore di Gesù e si adoperò in tutti i modi nell’assistere gli emigrati con insigne carità.
Il Santo e la missione
Santa Francesca Saverio Cabrini, meglio conosciuta come Madre Cabrini, ha incarnato una missione cristiana profonda e dinamica, focalizzata sull’assistenza ai bisognosi e sull’empowerment dei vulnerabili. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un chiaro esempio di come la dedizione e la fede possano trasformare la realtà di molte persone, soprattutto degli immigrati e dei meno fortunati. La missione di Madre Cabrini era radicata nel suo profondo amore e impegno per Dio, che si traduceva in una dedizione instancabile verso coloro che erano in difficoltà. Arrivata negli Stati Uniti dalla sua nativa Italia, si trovò di fronte alle sfide e alle sofferenze degli immigrati italiani, molti dei quali vivevano in estrema povertà e lottavano per adattarsi alla nuova vita. La sua risposta fu un impegno diretto e personale per migliorare le loro condizioni di vita. Fondando le Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, Madre Cabrini ha istituito scuole, ospedali e orfanotrofi. Queste istituzioni non erano solo rifugi fisici, ma anche centri di speranza e crescita, dove le persone potevano ricevere istruzione, cure e guida spirituale. La sua missione andava oltre il fornire assistenza temporanea; mirava a offrire gli strumenti per una vita migliore e più piena. Inoltre, la missione di Madre Cabrini era caratterizzata da una resilienza e una tenacia notevoli. Affrontò numerose sfide, comprese resistenze e ostacoli burocratici, ma non si scoraggiò mai. La sua determinazione era alimentata dalla sua fede e dalla convinzione che la sua opera fosse un’estensione della missione di Cristo di portare amore e sollievo a chi soffre. La vita di Santa Francesca Saverio Cabrini ci insegna che la missione cristiana è una chiamata all’azione, a vivere la propria fede attraverso il servizio concreto agli altri. Il suo esempio ci incoraggia a guardare oltre i nostri bisogni e desideri, a vedere il volto di Cristo nei bisognosi e a rispondere con amore, impegno e compassione.
Il Santo e la misericordia
Santa Francesca Saverio Cabrini è una figura emblematica della misericordia nella storia recente della Chiesa Cattolica. Fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e la prima cittadina statunitense a essere canonizzata, la sua vita e il suo ministero sono profonde testimonianze di misericordia e amore incondizionato verso gli altri, in particolare verso gli immigrati e i meno fortunati. La misericordia di Santa Francesca si manifestava nel suo profondo impegno per l’assistenza e il sostegno agli immigrati. Arrivata negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, si dedicò a servire le comunità di immigrati italiani, che spesso vivevano in condizioni di povertà e di marginalizzazione. Madre Cabrini non solo forniva loro sostegno materiale, ma offriva anche conforto spirituale e morale, guidandoli nella loro nuova vita e aiutandoli a preservare la loro fede e dignità. La sua opera di fondazione di scuole, ospedali, orfanotrofi e case per gli anziani rifletteva la sua comprensione della misericordia come un servizio olistico che indirizza sia le necessità fisiche sia quelle spirituali. Questi istituti non erano solo luoghi di rifugio e cura, ma anche centri di comunità e speranza, dove gli immigrati potevano trovare una guida e un sostegno nel loro percorso di integrazione e crescita. Inoltre, la vita di Santa Francesca Saverio Cabrini era segnata da una notevole forza e resilienza. Affrontò molteplici sfide e ostacoli nel suo lavoro, comprese difficoltà finanziarie e problemi di salute. Tuttavia, la sua fiducia incrollabile in Dio e il suo impegno incondizionato al servizio degli altri le permisero di superare queste sfide e di continuare la sua missione di misericordia. La vita di Santa Francesca Saverio Cabrini ci insegna che la misericordia è un’azione concreta e tangibile, che va oltre la semplice compassione e si traduce in un impegno attivo per alleviare la sofferenza e promuovere la dignità umana. Il suo esempio ci ispira a essere strumenti di misericordia nel nostro mondo, cercando modi per servire e sostenere coloro che sono ai margini della società.
Agiografia
Nella luminosa mattinata del 15 luglio 1850 uno stuolo di colombe apparve nel cielo di S. Angelo Lodigiano, piccolo paese dell’ubertosa pianura lombarda, volteggiò sulla casa dei coniugi Cabrini e si posò sul tetto e sui davanzali delle finestre; poco dopo in quella medesima casa nasceva una graziosa bimba, gracile e malaticcia, cui fu posto il nome di Francesca. Fin da piccola ricevette una sana educazione. Giungevano ogni tanto dei fascicoli sulle opere che i missionari svolgevano nel mondo; Francesca ne sentiva la lettura fatta dal padre, e ne era così affascinata, che fin dall’infanzia si vide in lei ciò che sarebbe stato l’ideale della sua vita: farsi Missionaria. La piccina cominciò a studiare sotto la guida della sorella maggiore, dalla quale apprendeva gli insegnamenti della dottrina cristiana. A undici anni emise il voto di castità e cominciò ad imporsi delle discipline e mortificazioni. Andò poi in collegio, secondo il volere dei genitori, e…