Santo del giorno 21 ottobre: Beato Giuseppe Puglisi
Beato Giuseppe Puglisi: Martire della Fede contro la Mafia
Nome
Giuseppe Puglisi
Titolo
Presbitero
Nascita
15 settembre 1937, Palermo
Morte
15 settembre 1993, Palermo
Ricorrenza
21 ottobre
Beatificazione
25 maggio 2013, Foro Italico Umberto I di Palermo, papa Francesco
Preghiera
O Dio, nostro Padre, che per mezzo del Tuo Figlio e con la potenza del Tuo Spirito ci hai predestinati ad essere saliti e immacolati al Tuo cospetto nella carità, ascolta la nostra preghiera. Tu, che hai associato il Tuo beato e fratello nostro Giuseppe Puglisi al sacerdozio del Tuo Figlio divino, come annunciatore del mistero pasquale e dispensatore dei doni della salvezza, degnati di glorificarlo qui in terra, attraverso il ministero della Chiesa, come testimone dell’amore del Cristo che ha dato la sua vita per noi. Amen.
Il Santo e la missione
Il Beato Giuseppe Puglisi, spesso conosciuto come Padre Pino, ha incarnato l’essenza di una missione che va oltre la semplice pratica liturgica o l’evangelizzazione verbale. La sua vita, trascorsa nelle strade di Palermo, tra i vicoli e le piazze, è stata un chiaro esempio di come la fede possa tradursi in azione, in una battaglia quotidiana per la giustizia, l’educazione e la speranza. Padre Pino ha compreso profondamente che la missione non è solo predicare la Parola, ma vivere secondo essa. La sua sfida era titanica: affrontare direttamente l’influenza corrosiva della Mafia nella società siciliana, cercando di offrire ai giovani alternative alla vita criminale e ai pericoli che essa comportava. La sua missione era quella di educare, di aprire gli occhi della comunità sulle realtà oscure che la circondavano e di dimostrare che, attraverso l’amore e la dedizione, si può superare anche l’ombra più densa. La chiesa di San Gaetano, dove serviva, è diventata un faro di speranza per molti. In un ambiente in cui la cultura della “omertà” dominava, la voce di Padre Pino risuonava come un campanello d’allarme, una chiamata al risveglio morale e spirituale. La sua missione non era solo salvarsi, ma salvare un’intera comunità dalla morsa della criminalità organizzata. Ma cosa rendeva così speciale la missione di Padre Pino? Non era forse un solo prete in una grande chiesa? La risposta sta nella sua autenticità e nel suo coraggio. Laddove molti avrebbero potuto cedere alla paura o all’indifferenza, lui ha scelto di stare al fianco dei più vulnerabili, offrendo loro non solo parole di conforto, ma azioni concrete. Le sue iniziative, come i centri di accoglienza per i giovani e le attività educative, erano diretta espressione della sua missione evangelica. Il suo martirio, l’assassinio ad opera della Mafia nel 1993, non ha fatto altro che rafforzare il messaggio della sua missione. La sua morte ha sottolineato quanto fosse importante la lotta che stava conducendo e ha ispirato molte altre persone a seguirne le orme. Nel ricordare la vita del Beato Giuseppe Puglisi, non possiamo fare a meno di riflettere sulla profondità e sulla portata della sua missione, che continua a risuonare come un monito e una guida per tutti coloro che cercano di costruire un mondo più giusto e amorevole.
Il Santo e la misericordia
Il Beato Giuseppe Puglisi, conosciuto affettuosamente come Padre Pino, rappresenta una luminosa testimonianza di misericordia in un contesto spesso pervaso da ombre e violenza. La sua esistenza, trascorsa nelle intricate vie di Palermo, è diventata un emblema di come l’amore e la compassione possano effettivamente operare cambiamenti nella vita delle persone, specialmente in quelle situazioni dove l’indifferenza e l’ingiustizia sembrano prevalere. Padre Pino non ha solo parlato di misericordia; l’ha vissuta in ogni singolo momento della sua vita. Nelle strade di Brancaccio, quartiere di Palermo noto per le sue sfide sociali e la presenza mafiosa, il sacerdote ha teso la mano a chi era spesso dimenticato o trascurato dalla società: i giovani a rischio, le famiglie in difficoltà, coloro che si sentivano schiacciati dal peso del crimine organizzato. La sua misericordia non si è limitata alle parole di conforto, ma si è tradotta in azioni concrete, offrendo opportunità, speranza e un futuro ai giovani che rischiavano di perdersi. La misericordia, nella visione di Padre Pino, non era un semplice atto di pietà, ma piuttosto un impegno profondo e radicale verso la giustizia. Era convinto che mostrare misericordia significasse lottare contro le ingiustizie, spezzare le catene dell’oppressione e dare voce a chi non ne aveva. La sua opposizione alla Mafia, che lo ha infine portato al martirio, non era un atto di sfida, ma piuttosto una manifestazione della sua profonda compassione per le vittime del crimine organizzato e per una comunità che aveva bisogno di liberarsi da tali catene. Tuttavia, ciò che rende straordinaria la misericordia di Padre Pino non è solo la sua determinazione o il suo coraggio, ma la sua capacità di vedere oltre le apparenze, di riconoscere la dignità in ogni individuo. Anche di fronte a chi potrebbe averlo tradito o minacciato, ha sempre mostrato una profonda compassione, cercando di portare conversione e redenzione piuttosto che condanna. Il Beato Giuseppe Puglisi rappresenta una guida luminosa su come la misericordia possa davvero trasformare le comunità. La sua vita e il suo ministero ci ricordano che, anche nelle situazioni più difficili, la misericordia può essere una forza potente per il cambiamento e la guarigione. Nel ricordo di Padre Pino, possiamo tutti trovare ispirazione per vivere con maggiore compassione e amore, mettendo la misericordia al centro delle nostre azioni e dei nostri cuori.
Agiografia
Don Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta. Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini nel 1960. Nel 1961 venne nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli sempre a Palermo, e…