Santo del giorno 20 ottobre: Santa Maria Bertilla Boscardin
Santa Maria Bertilla Boscardin: Luce di Misericordia e Dedizione
Nome
Santa Maria Bertilla Boscardin
Titolo
Vergine
Nascita
06 ottobre 1888, Brendola
Morte
20 ottobre 1922, Treviso
Ricorrenza
20 ottobre
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
08 giugno 1952, Roma, papa Pio XII
Canonizzazione
11 maggio 1961, Roma, papa Giovanni XXIII
Preghiera
O umilissima Santa Maria Bertilla, casto fiore cresciuto tra le ombre del Calvario, che esalasti il profumo delle tue virtù al cospetto di Dio solo, a conforto dei sofferenti, noi t’invochiamo. Deh, ottienici dal Signore la tua umiltà e carità per cui tanto Gli piacesti e quella fiamma di amore purissimo che tutta ti consumò. Insegnaci a cogliere frutti di pace dalla perfetta dedizione ai nostri doveri, a meritare, per tua intercessione, la grazia di cui abbiamo bisogno e il premio eterno nel Cielo.
Martirologio Romano
A Treviso, santa Maria Bertilla (Anna Francesca) Boscardin, vergine della Congregazione delle Suore di Santa Dorotea dei Sacri Cuori, che si adoperò in ospedale per la salute dei malati nel corpo e nello spirito.
Il Santo e la missione
Nella storia della Chiesa, molti santi hanno incarnato con la loro vita il messaggio evangelico, divenendo testimonianza luminosa di fede e carità per le generazioni future. Tra questi spicca la figura di Santa Maria Bertilla Boscardin, la cui esistenza ha profondamente toccato le vite di coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
Santa Maria Bertilla non fu una santa di grandi miracoli o visioni straordinarie, ma piuttosto una donna che comprese in profondità la missione affidatale da Cristo: servire con amore e dedizione i più bisognosi. La sua vocazione la portò ad entrare tra le Suore di Santa Dorotea, dove iniziò un servizio ininterrotto come infermiera, principalmente presso l’ospedale di Treviso.
La sua missione non fu mai semplice. In un’epoca in cui la medicina era ancora in fase di sviluppo e le cure erano spesso primitive, Santa Maria Bertilla si trovò di fronte a sfide enormi. Tuttavia, non fu tanto la competenza professionale a farla emergere, quanto piuttosto la sua capacità di vedere in ogni paziente il volto di Cristo. Questa percezione trasformò ogni sua azione in un atto d’amore, rendendo la sua presenza una fonte di conforto e speranza per molti.
In un mondo spesso frenetico e indifferente alle sofferenze altrui, la missione di Santa Maria Bertilla ci ricorda l’importanza di fermarsi, di ascoltare, di prendersi cura. La sua dedizione alla cura dei malati, in particolare dei bambini affetti da poliomielite e dei soldati feriti durante la Prima Guerra Mondiale, è stata un’espressione tangibile della sua profonda connessione con la missione di Cristo sulla terra.
Attraverso il suo esempio, possiamo comprendere che ogni gesto di amore, anche il più piccolo, ha un significato profondo e può trasformare la vita di chi lo riceve. La missione non è necessariamente qualcosa di straordinario o eclatante, ma può essere trovata nella quotidianità, nelle semplici azioni che compiamo ogni giorno con amore e dedizione.
La storia di Santa Maria Bertilla Boscardin ci invita a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla missione che Dio ci ha affidato. Ogni individuo ha un compito unico e insostituibile, un modo particolare di portare l’amore di Dio nel mondo. Come Santa Maria Bertilla, anche noi siamo chiamati a vivere con passione e dedizione la nostra vocazione, ricordando sempre che la vera missione non si misura dalle grandi imprese, ma dalla capacità di amare e servire con cuore sincero.
La vita di Santa Maria Bertilla Boscardin è una testimonianza luminosa di come la missione possa essere vissuta nella semplicità e nell’umiltà, mostrandoci che è possibile trovare Dio nelle piccole cose e che, attraverso l’amore, possiamo veramente cambiare il mondo.
Il Santo e la misericordia
Santa Maria Bertilla Boscardin, una figura di umiltà e dedizione, rappresenta una manifestazione vivente della misericordia di Dio attraverso le sue opere e il suo impegno. La sua vita, segnata dalla semplicità e dal servizio, è un richiamo al potere trasformativo della misericordia nel quotidiano.
Fin dalla sua giovinezza, Bertilla affrontò numerosi ostacoli e sfide, tra cui problemi di salute e difficoltà nell’istruzione. Tuttavia, queste avversità non fecero altro che rafforzare il suo desiderio di servire Dio e gli altri. Entrando nelle Suore di Santa Dorotea, la sua vocazione la condusse a servire come infermiera, dove ebbe l’opportunità di mostrare la sua innata capacità di curare con amore e compassione.
Nel suo servizio come infermiera durante la Prima Guerra Mondiale, Santa Maria Bertilla mostrò un’attenzione particolare per i più vulnerabili, in particolare i soldati feriti e malati. La sua presenza era un segno tangibile della misericordia divina, una luce nei momenti di oscurità e disperazione. Il suo approccio alla cura non si limitava solo all’aspetto fisico, ma abbracciava l’intera persona, riconoscendo l’inestimabile dignità di ogni individuo.
La misericordia, come mostrato da Santa Maria Bertilla, non è solo un atto esterno di gentilezza o carità, ma emerge da una profonda consapevolezza della presenza di Dio in ogni persona. La sua capacità di vedere Cristo nei malati e sofferenti le ha permesso di servire con una dedizione e un amore che trascendeva le normali capacità umane. In molte occasioni, superò la stanchezza, le sfide e le incomprensioni per essere al fianco di coloro che avevano bisogno.
Il suo esempio ci ricorda che la misericordia non è un ideale lontano o un concetto astratto, ma una realtà viva che può essere incarnata attraverso azioni concrete. Santa Maria Bertilla Boscardin non cercava riconoscimenti o lodi per il suo lavoro; era mosso dalla pura gioia di servire e di amare, rivelando così il volto misericordioso di Dio al mondo.
Nella sua semplicità e umiltà, Santa Maria Bertilla diventa un modello per tutti coloro che cercano di vivere una vita di misericordia. Il suo legame profondo con Cristo e la sua risposta generosa all’amore di Dio ci mostrano che la vera misericordia nasce da un cuore unito a Dio e aperto alle necessità degli altri. Attraverso la sua intercessione e il suo esempio, siamo chiamati a incarnare quella stessa misericordia nel nostro quotidiano, riconoscendo che ogni gesto di amore e di cura porta con sé l’impronta del divino.
Agiografia
Anna Francesca Boscardin nacque a Brendola, nel Vicentino, il 6 ottobre 1888. Angelo, il padre, a differenza della sua virtuosissima sposa e della pia e ingenua figliuola, era tutt’altro che un angelo di bontà. Quando i fumi del vino, cui era dedito, gli salivano al cervello, e una tetra e infondata gelosia per la sua sposa lo invadeva, allora l’uomo diventava una bestia. La sua cattiveria aveva delle insane esplosioni di collera che mettevano paura. Anna tentava sempre, ma spesso inutilmente, di difendere la mamma e…