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Santo del giorno 2 luglio: San Bernardino Realino

San Bernardino Realino: Vita, Missione e Miracoli del Sacerdote Gesuita

Nome

San Bernardino Realino

Titolo

Sacerdote

Nome di battesimo

Bernardino Realino

Nascita

1 dicembre 1530, Carpi

Morte

2 luglio 1616, Lecce

Ricorrenza

2 luglio

Martirologio

edizione 2004

Canonizzazione

1947, Roma, papa Pio XII

Preghiera

O Beato Bernardino Realino, noi lodiamo il Signore dei doni copiosi di natura e di grazia, onde vi volle arricchito nella vostra vita mortale; ma ammiriamo soprattutto il conto prezioso che voi ne faceste, coll’ abbandonare ogni più bella speranza di onori terreni per tutto consacrarvi alla sola maggior gloria divina, nella Compagnia di Gesù ed al bene delle anime, che, da voi coltivate in gran numero, recarono frutti abbondanti d’ ogni più eletta virtù. Dalla patria celeste ove siete, o Beato, vogliate, ve ne preghiamo, ricordarvi di noi coi, quali avete comune la patria terrena. Otteneteci pertanto da Dio di servirlo anche noi con quella generosità di cuore, della quale voi foste modello. Otteneteci lo spirito di fervore nella pratica e nella difesa di questa nostra santa religione, tanto ora combattuta dai tristi, trascurata dai fiacchi, e travisata dal, soverchio amore alle cose del mondo della carne. Cosi sia.

Martirologio Romano

A Lecce, san Bernardino Realino, sacerdote della Compagnia di Gesù, che rifulse per carità e bontà e, rigettati gli onori mondani, si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza.

 

Il Santo e la missione

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San Bernardino Realino, sacerdote gesuita del XVI secolo, dedicò la sua vita a una missione di educazione, cura pastorale e santificazione personale. Nato a Carpi, Italia, nel 1530, Bernardino inizialmente studiò giurisprudenza e lavorò come avvocato prima di sentire la chiamata al sacerdozio. Entrò nella Compagnia di Gesù e fu ordinato sacerdote, iniziando una missione che avrebbe toccato innumerevoli vite. Come sacerdote, Bernardino fu assegnato a varie città italiane, ma il suo lavoro più significativo avvenne a Lecce, dove servì per oltre quarant’anni. Qui, la sua missione si manifestò principalmente attraverso l’educazione e la formazione spirituale dei giovani. Fondò scuole e collegi, promuovendo un’istruzione basata sui valori cristiani e sull’eccellenza accademica. La sua passione per l’insegnamento e la guida spirituale aiutò a formare una generazione di giovani dediti alla fede e al servizio. Bernardino Realino era noto per la sua dedizione alla confessione e alla direzione spirituale. Passava ore nel confessionale, offrendo consigli, consolazione e perdono a chiunque cercasse la sua guida. La sua capacità di ascoltare e di comprendere le sofferenze delle persone lo rese un confessore molto ricercato e amato. La sua vita era anche caratterizzata da un profondo amore per l’Eucaristia e la preghiera. Bernardino trascorreva lunghe ore in adorazione, trovando in essa la forza e l’ispirazione per il suo ministero. Il suo esempio di pietà e devozione attrasse molte persone alla fede e alla pratica religiosa. San Bernardino Realino è ricordato per il suo impegno instancabile verso l’educazione e la cura pastorale, la sua profonda vita di preghiera e il suo amore per l’Eucaristia. La sua missione continua a ispirare i sacerdoti e i laici a vivere con dedizione e amore il loro servizio a Dio e al prossimo. La sua vita è un esempio luminoso di come la fede e la missione possano trasformare una comunità e lasciare un’eredità duratura.

Il Santo e la misericordia

San Bernardino Realino è un esempio vivente di misericordia cristiana, manifestata attraverso la sua vita di servizio e compassione. La sua profonda empatia e capacità di comprendere le sofferenze altrui lo resero un confessore molto amato e rispettato. Bernardino trascorreva lunghe ore nel confessionale, offrendo non solo il perdono sacramentale ma anche parole di conforto e speranza. La sua misericordia si vedeva anche nel suo impegno verso l’educazione dei giovani. Fondò scuole e collegi, dedicandosi con passione alla formazione integrale degli studenti. Credeva che l’istruzione dovesse essere accessibile a tutti e si impegnava a garantire che ogni giovane ricevesse non solo un’istruzione accademica ma anche una guida spirituale. Questo approccio compassionevole aiutò a formare generazioni di giovani con solidi valori cristiani e un forte senso di responsabilità sociale. Bernardino era noto per la sua disponibilità verso chiunque avesse bisogno di aiuto, indipendentemente dal loro stato sociale. La sua casa era sempre aperta ai poveri e ai bisognosi, e spesso condivideva il poco che aveva con chi era meno fortunato. La sua capacità di vedere Cristo in ogni persona lo spingeva a trattare tutti con dignità e rispetto, incarnando la misericordia divina in ogni suo gesto. La sua devozione all’Eucaristia e alla preghiera era la fonte della sua forza e della sua misericordia. Bernardino trovava nell’adorazione eucaristica l’ispirazione per il suo ministero, e il suo esempio di pietà influenzava profondamente chiunque lo incontrasse. San Bernardino Realino ci insegna che la misericordia è un atto quotidiano di amore e servizio verso gli altri. La sua vita ci ispira a essere più compassionevoli e a cercare sempre di alleviare le sofferenze degli altri, vivendo la nostra fede con umiltà e dedizione. La sua eredità di misericordia continua a ispirare e a guidare, ricordandoci l’importanza di trattare ogni persona con l’amore e la compassione di Cristo.

Agiografia

Nacque a Carpi, ridente cittadina del Modenese, nel 1530 da Francesco Realino e da Elisabetta Bellentoni. La madre si premurò di dare al suo Bernardino una buona educazione. Gli insegnò a recitare il Rosario quand’era ancora piccolo. Si rivelò un giovane di vivo ingegno e di cuore caritatevole. Studente a Modena fece la prima triste esperienza della corruttela dell’ambiente studentesco. Corse pericolo di livellarsi alla condotta dei più, ma s’accorse in tempo e seppe vincere. Più tardi da Modena passò alla facoltà di medicina nell’università di Bologna…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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