Santo del giorno 2 aprile: San Francesco da Paola

San Francesco da Paola: Eremita e Fondatore dei Minimi, Patrono della Calabria

Nome

San Francesco da Paola

Titolo

Eremita e fondatore

Nascita

1416, Paola, Cosenza

Morte

2 aprile 1507, Tours, Francia

Ricorrenza

2 aprile

Martirologio

edizione 2004

Beatificazione

28 luglio 1513, Roma, papa Leone X

Canonizzazione

1 maggio 1519, Roma, papa Leone X

 

Preghiera

O glorioso nostro protettore S. Francesco di Paola, che fin dal tempo in cui viveste in questa terra foste eletto da Dio ad essere strumento della sua bontà ed onnipotenza nell’operar prodigi a beneficio di quei cristiani che con viva fede ebbero ricorso alle vostre preghiere; deh! volgete benigno lo sguardo ai devoti che implorano la vostra intercessione. Noi vi supplichiamo di aver pietà di noi ed ottenerci da Dio le grazie che meglio rispondono al bene spirituale dell’anima nostra. Per quell’ardore di carità che infiammò il vostro cuore, allontanate da noi tutto ciò che ci affligge. Fate o Padre Santo, che sopra di noi trionfi la divina Misericordia, la quale ci consoli con salutare liberazione, e con rassegnata pazienza; e così l’una e l’altra ci serva di felice preludio alla gloria eterna del Paradiso e Così sia. Tre Pater, Ave e Gloria.

Patrono di

Viggianello, Pescopagano, Terranova di Pollino, Castrovillari, Paola, Bisignano, Bovalino, Roggiano Gravina, Villapiana, Terranova da Sibari, Botricello, Altomonte, Maida, Roccabernarda, Cirò, Mandatoriccio, San Fili, Marcellinara, Tarsia, Sant’Agata di Esaro, Paterno Calabro, Calopezzati, Amato, Fossato Serralta, Corigliano-Rossano, Napoli, Bagnolo in Piano, Cazzago San Martino, Monopoli, Castellaneta, Carapelle, Otranto, Stornarella, Marsala, Milazzo, Castellana Sicula, Joppolo Giancaxio, Cefalà Diana

Protettore

dalle epidemie, della gente di mare, dagli incendi, naviganti, pescatori, dalla sterilità

Sito ufficiale

www.sanfrancescodapaola.com

Martirologio Romano

A Tours, in Francia, san Francesco di Paola Confessore, Fondatore dell’Ordine dei Minimi; illustre per virtù e per miracoli, dal Papa Leone decimo fu iscritto nel numero dei Santi.

Il Santo e la missione

San Francesco da Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi e patrono della Calabria, incarna in maniera esemplare il concetto di missione cristiana attraverso una vita di estrema umiltà, preghiera e servizio agli altri. La sua esistenza, segnata da un profondo amore per Dio e da un impegno incondizionato nei confronti dei più bisognosi, ci offre una prospettiva illuminante su come la fede possa essere vissuta in maniera radicale e trasformativa. La missione di San Francesco da Paola si svolge in un contesto di rinuncia e di semplicità estrema, dove la scelta di vivere come eremita e successivamente la fondazione di un ordine religioso basato sui principi di povertà, umiltà e penitenza, riflettono un desiderio ardente di seguire Cristo nel modo più autentico possibile. La sua vita è una testimonianza vivente di come il distacco dai beni materiali e l’immersione nella preghiera e nella contemplazione non siano fine a se stessi, ma mezzi per avvicinarsi a Dio e servire efficacemente il prossimo. Attraverso il suo esempio, San Francesco da Paola ci insegna che la missione cristiana richiede una costante apertura allo Spirito Santo e un cuore disposto a farsi strumento della volontà divina. Il suo servizio ai malati, ai poveri e a tutti coloro che cercavano il suo aiuto, spesso accompagnato da gesti di straordinaria carità e miracoli, dimostra che la vera grandezza spirituale si manifesta attraverso l’amore concreto per il prossimo, specialmente per i più vulnerabili e dimenticati dalla società. Inoltre, la vita di San Francesco da Paola ci ricorda l’importanza del testimone silenzioso. Nel suo eremitaggio e nelle comunità dei Minimi, l’esempio personale di Francesco e la sua dedizione totale a Dio hanno ispirato molti a intraprendere un cammino di conversione e di approfondimento spirituale. Questo ci mostra che la missione non si esprime solo attraverso le parole o le azioni esterne, ma anche attraverso la testimonianza di una vita vissuta in piena coerenza con i valori del Vangelo. La figura di San Francesco da Paola ci invita a riflettere sul significato della nostra missione nel mondo di oggi. Ci sfida a riscoprire il valore della preghiera, della penitenza e del servizio come espressioni autentiche della nostra fede e come vie per una trasformazione personale e comunitaria. La sua vita ci ispira a vivere con maggiore semplicità, a ricercare Dio con un cuore puro e a servire il nostro prossimo con generosità e amore incondizionato. San Francesco da Paola emerge non solo come un santo patrono e un fondatore, ma come un modello di vita cristiana che sfida le convenzioni e ci chiama a una più profonda unione con Dio e a un servizio amorevole verso il prossimo. La sua eredità spirituale ci invita a considerare come possiamo, a nostra volta, incarnare la missione di Cristo nel mondo contemporaneo, seguendo il cammino di umiltà, preghiera e carità che ha tracciato.

Il Santo e la misericordia

San Francesco da Paola, con la sua vita dedicata alla preghiera, all’umiltà e al servizio, incarna in maniera profonda il concetto di misericordia. La sua esistenza è stata un riflesso vivente dell’amore misericordioso di Dio, dimostrando attraverso ogni azione e parola come la misericordia possa trasformare non solo il cuore di chi la riceve, ma anche di chi la dona. La sua scelta di vita, radicata nella fede e nella compassione, ci offre una testimonianza tangibile di come vivere il Vangelo in maniera autentica e trasformativa. La misericordia in San Francesco da Paola si manifesta nel suo incessante impegno verso i più bisognosi. Fondando l’Ordine dei Minimi, egli ha posto le basi per una comunità che viveva i valori evangelici di povertà, umiltà e penitenza, non come fini a sé stessi, ma come mezzi per aprirsi alla misericordia di Dio e per condividerla con gli altri. Questo approccio alla vita religiosa, profondamente incarnato nella quotidianità dell’Ordine, ha creato un ambiente in cui la cura per i poveri e i malati non era solo un dovere, ma una gioia e una vocazione. La sua straordinaria capacità di perdonare e di mostrare compassione, anche in situazioni di grande difficoltà, rivela un cuore profondamente toccato dalla misericordia di Dio. San Francesco da Paola ha compreso che la misericordia non è solo un atto di benevolenza verso chi ha sbagliato, ma è una forza trasformativa che apre la via alla riconciliazione, al rinnovamento spirituale e alla pace. Attraverso il suo esempio, siamo invitati a riflettere su come possiamo essere strumenti di misericordia nella vita degli altri, offrendo perdono, conforto e sostegno a chi ne ha bisogno. Inoltre, l’amore misericordioso di San Francesco da Paola si estendeva a tutta la creazione. La sua vita di preghiera e di comunione con Dio si manifestava in un profondo rispetto per la natura e per gli animali, anticipando un messaggio di cura ecologica che è estremamente rilevante nel nostro tempo. La sua sensibilità verso il creato ci ricorda che la misericordia divina abbraccia tutto ciò che esiste, e che siamo chiamati a riflettere questo amore nel nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda. San Francesco da Paola ci insegna che la misericordia è al cuore della missione cristiana. La sua vita ci ispira a vivere con una maggiore apertura al dono della misericordia di Dio, a condividerlo generosamente con gli altri e a cercare modi concreti per manifestare questo amore misericordioso nel nostro mondo. La sua eredità spirituale ci invita a riconoscere che, attraverso atti di misericordia, possiamo avvicinarci a Dio e contribuire a costruire una comunità più giusta, pacifica e amorevole.

L’Ordine dei Minimi

L’Ordine dei Minimi, fondato da San Francesco da Paola nel XV secolo, si distingue nella storia della spiritualità cristiana per la sua profonda dedizione alla vita di preghiera, alla povertà estrema e alla penitenza. Questo ordine religioso riflette l’intenso desiderio del suo fondatore di seguire Cristo attraverso un cammino di umiltà radicale, cercando di vivere il Vangelo nella sua essenza più pura. L’impegno dei Minimi alla rinuncia dei beni terreni e alla semplicità di vita non è solo una testimonianza di fede personale, ma anche un invito costante alla Chiesa e al mondo a riconsiderare i valori autentici che dovrebbero guidare l’esistenza umana. L’Ordine dei Minimi si pone come una risposta spirituale e concreta alle sfide del suo tempo, offrendo un modello di vita comunitaria che mette al centro la ricerca di Dio e il servizio agli altri, specialmente ai più vulnerabili e bisognosi. La regola dell’ordine, incentrata sul voto di una “grande penitenza” che includeva il digiuno perpetuo dai prodotti animali, testimonia l’estremo zelo dei Minimi nel vivere una conversione continua, un costante ritorno al cuore del messaggio evangelico di amore e sacrificio. La spiritualità dei Minimi, con il suo accento sulla penitenza e sull’umiltà, offre una prospettiva unica sulla missione cristiana nel mondo. Essa ci ricorda che la santità non deriva dall’accumulo di successi o dalla ricerca di prestigio, ma dalla capacità di farsi piccoli, di servire gli altri con amore e di affidarsi completamente alla provvidenza divina. In questo senso, l’Ordine dei Minimi si erge come testimone di un percorso spirituale che vede nella povertà e nella penitenza non un fine, ma un mezzo per crescere nella carità e nell’unione con Dio. Inoltre, la storia e la vita dell’Ordine dei Minimi sottolineano l’importanza della comunità nella vita spirituale. L’esperienza comune di preghiera, di condivisione e di servizio aiuta i membri dell’ordine a sostenersi a vicenda nel loro cammino di fede, mostrando che la via verso Dio è arricchita dalla fraternità e dall’amore reciproco. Questa dimensione comunitaria è fondamentale per comprendere come l’Ordine dei Minimi abbia potuto influenzare positivamente non solo la vita dei suoi membri, ma anche quella delle comunità locali in cui operavano, diventando un punto di riferimento spirituale e materiale per molti. L’Ordine dei Minimi continua a rappresentare un richiamo alla radicalità del Vangelo, esortandoci a vivere con maggiore autenticità la nostra fede. La loro testimonianza ci invita a riflettere su come possiamo, anche noi, incarnare gli ideali di povertà, umiltà e penitenza nel contesto della nostra vita quotidiana, riscoprendo il potere trasformativo della misericordia, dell’amore e del servizio disinteressato. In un mondo che spesso valuta gli individui in base al successo e all’accumulo di beni, l’esempio dei Minimi ci sfida a trovare la vera grandezza nell’essere piccoli agli occhi di Dio.

Agiografia

S. Francesco, detto da Paola dalla sua città natale, nacque nel 1416. I suoi genitori lo ebbero dal Signore per intercessione di S. Francesco d’Assisi. Ammaestrato fin dai più teneri anni alla pietà, indirizzava tutti i suoi sforzi all’acquisto della virtù, di modo che apparve destinato a grande santità…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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