Santo del giorno 19 novembre: Santa Matilde di Hackeborn
Santa Matilde di Hackeborn: la mistica tedesca che ha parlato con gli angeli
Nome
Santa Matilde di Hackeborn
Titolo
Monaca
Nascita
1241, Helfta, Eisleben, Germania
Morte
19 novembre 1298, Helfta, Eisleben, Germania
Ricorrenza
19 novembre
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
O Dio, che per mezzo della preghiera e della gloriosa vita dei tuoi Santi e in particolar modo di Santa Matilde, hai chiamato i nostri padri alla mirabile luce del Vangelo, fa’ che anche noi viviamo nell’impegno per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio cristiano e, superando le insidie del maligno, cresciamo nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Martirologio Romano
Nel monastero di Helfta nella Sassonia in Germania, santa Mectilde, vergine, che fu donna di squisita dottrina e umiltà, illuminata dal dono divino della contemplazione mistica.
Il Santo e la missione
Santa Matilde di Hackeborn, una figura significativa nella tradizione mistica cristiana, incarnò una dimensione unica e profonda della missione cristiana attraverso la sua vita di preghiera e contemplazione nel monastero di Helfta. Sebbene la sua missione potesse sembrare interna e nascosta agli occhi del mondo, ebbe un impatto profondo e duraturo sulla spiritualità cristiana.
La missione di Santa Matilde era innanzitutto quella di una intercessora. Nella quiete del suo monastero, ella dedicava gran parte del suo tempo alla preghiera, non solo per la sua comunità monastica, ma anche per la Chiesa universale e per il mondo intero. Attraverso le sue preghiere, Matilde partecipava attivamente al lavoro di Dio, intercedendo per le necessità di molti e offrendo le sue sofferenze come un sacrificio di amore.
Inoltre, le rivelazioni mistiche che Matilde ricevette e che furono poi raccolte nei suoi scritti, come il “Liber specialis gratiae”, furono fonte di grande ispirazione e guida per molti fedeli. I suoi scritti riflettevano una profonda comprensione della misericordia e dell’amore di Dio, e offrivano una visione della vita spirituale che era sia accessibile sia profondamente trasformativa. La sua capacità di comunicare queste verità spirituali in modo chiaro e toccante è un aspetto essenziale della sua missione.
Santa Matilde fu anche una guida spirituale per le altre monache del suo monastero, contribuendo alla formazione di una comunità che divenne un centro di intensa vita spirituale e intellettuale. La sua influenza sulla comunità di Helfta, inclusa Santa Gertrude la Grande, fu un altro aspetto importante della sua missione, poiché aiutò a formare una generazione di donne profondamente impegnate nella vita di preghiera e nel servizio a Dio.
La vita di Santa Matilde di Hackeborn ci mostra che la missione cristiana può essere vissuta profondamente anche all’interno dei confini di un monastero. La sua dedizione alla preghiera, alla contemplazione e alla guida spirituale è un promemoria potente che ogni chiamata alla vita consacrata è una chiamata missionaria, un servizio vitale alla Chiesa e al mondo. Il suo esempio ispira tutti i credenti a riconoscere il valore e l’importanza della preghiera e della vita interiore nella missione complessiva della Chiesa.
Il Santo e la misericordia
Santa Matilde di Hackeborn, una monaca benedettina del XIII secolo, rimane una figura emblematica nell’espressione della misericordia cristiana attraverso la vita contemplativa e la spiritualità. La sua esistenza nel monastero di Helfta, dove visse insieme a sua sorella, Santa Gertrude la Grande, fu segnata da profonde esperienze mistiche e da un’intensa vita di preghiera.
La misericordia in Santa Matilde si manifestava principalmente attraverso il suo ministero di preghiera e intercessione. Come mistica, Matilde sperimentava una comunione profonda con Dio, ricevendo rivelazioni e ispirazioni che condivideva con la comunità monastica e con i visitatori del monastero. La sua capacità di ascoltare e di offrire consolazione spirituale a coloro che erano nel bisogno era una chiara testimonianza della sua profonda compassione e comprensione.
Inoltre, Santa Matilde era nota per la sua dedizione alla liturgia e alla musica sacra, considerando il canto e la preghiera come mezzi per elevare l’anima a Dio e per chiedere misericordia per il mondo. Il suo contributo al sviluppo del canto gregoriano e la sua influenza nella vita liturgica del suo tempo riflettono il suo desiderio di connettere il celeste con il terreno, di portare la misericordia di Dio più vicino agli uomini attraverso la bellezza e la sacralità della musica.
Santa Matilde enfatizzava anche l’importanza del perdono e della riconciliazione, sia nella sua vita personale sia nell’insegnamento agli altri. La sua insistenza sulla misericordia come via per la guarigione spirituale e la riconciliazione con Dio mostra una profonda comprensione di questa come elemento centrale del messaggio cristiano.
La vita di Santa Matilde di Hackeborn ci ricorda che la misericordia può essere vissuta in molteplici modi, anche attraverso una vita di contemplazione e preghiera. Il suo esempio ci insegna che la preghiera interiore e l’amore per la liturgia non sono separati dal compito di vivere la misericordia, ma sono piuttosto vie attraverso cui possiamo approfondire la nostra comprensione di questo aspetto fondamentale della fede e diventare strumenti della misericordia di Dio nel mondo.
Agiografia
Matilde di Hackeborn fu una monaca dell’abbazia di Helfta, la sua esperienza mistica venne raccolta nel Liber Gratiae specialis. Fu una confidente di una promessa della Madonna.
Matilde nacque tra il 1240 e il 1241 nel castello di Helfta, presso Eisleben, in Sassonia. Apparteneva a una delle famiglie più nobili e potenti della Turingia. A sette anni si recò, insieme alla madre, a far visita alla sorella Gertrude, allora badessa del monastero benedettino di Rodersdorf in Svizzera. Rimase così innamorata del chiostro che i genitori acconsentirono alla sua richiesta di rimanervi come educanda. La sua vocazione crebbe e…