Santo del giorno 18 gennaio: Santa Margherita d’Ungheria
Santa Margherita d’Ungheria: Vita, Eredità e Influenza della Principessa Diventata Santa
Nome
Santa Margherita d’Ungheria
Titolo
Principessa e religiosa
Nascita
27 gennaio 1242, Dalmazia
Morte
18 gennaio 1270, Domonkos kolostor
Ricorrenza
18 gennaio
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
1789, Roma, papa Pio VI
Canonizzazione
1943, Roma, papa Pio XII
Preghiera
O gloriosa Margherita, giovane e santa, principessa, che hai scelto come sposo il Signore tuo Dio, primizia dei chiamati a vivere di Dio nel mondo per arricchirlo di pace, di giustizia e di amore ai diseredati e agli esclusi. La testimonianza delle tua vita rimane come luce per l’Europa per seguire le vie del vero bene di ogni uomo e di tutti gli uomini. Ti preghiamo di impetrarci dal Cristo, al quale ti sei conformata, intelligenza, coraggio, operosità e credibilità, da veri costruttori del regno di Dio nel mondo. Amen
Martirologio Romano
A Budapest, in Ungheria, santa Margherita, Vergine, della stirpe regia degli Arpadi, Monaca dell’Ordine di san Doménico, insigne per la virtù della castità e per la rigorosissima penitenza, da Pio dodicesimo. Pontefice Massimo, iscritta nel catalogo delle sante Vergini.
Il Santo e la missione
Santa Margherita d’Ungheria è una figura che incarna in modo esemplare la missione di devozione e servizio. La sua vita, che si è sviluppata dall’essere una principessa a una religiosa, è un testimone potente dell’impegno verso un cammino di umiltà e carità. La sua scelta di rinunciare ai privilegi della nobiltà per dedicarsi alla vita monastica riflette una profonda chiamata interiore alla semplicità e al servizio degli altri. Margherita d’Ungheria ha mostrato un amore incondizionato per i poveri e gli ammalati, servendo con compassione e dedizione, dimostrando che la vera nobiltà risiede nel cuore e nelle azioni. La sua missione non era soltanto quella di aiutare materialmente chi era in difficoltà, ma anche di offrire un esempio di vita spirituale profonda. La sua fede incrollabile e la sua devozione hanno ispirato molti, sia nella sua epoca che nelle generazioni successive. Margherita d’Ungheria ci insegna che la santità non è distante o irraggiungibile, ma è qualcosa che si può vivere ogni giorno attraverso atti di amore, umiltà e servizio. La sua vita è un richiamo a riconoscere il valore e la dignità di ogni persona, e a rispondere con generosità e misericordia alle necessità del prossimo.
Il Santo e la misericordia
Santa Margherita d’Ungheria è una luminosa incarnazione della misericordia, un esempio vivente di come la compassione e l’amore possano trasformare le vite. Nata in una posizione di privilegio, scelse un cammino di umiltà e dedizione agli altri, incarnando la vera essenza della misericordia cristiana. La sua vita fu un continuo atto di amore incondizionato, specialmente verso i più vulnerabili e bisognosi. Margherita mostrò una straordinaria capacità di empatizzare con le sofferenze altrui, dedicando la sua esistenza al servizio amorevole e alla cura degli ammalati e dei poveri. La misericordia di Santa Margherita non si limitava a gesti isolati di carità; era un modo di vivere che permeava ogni suo atto e parola. Con una profonda comprensione dell’umanità e un cuore aperto all’accoglienza, offriva consolazione e speranza a chiunque incontrasse. Il suo esempio ci insegna che la misericordia è molto più di un semplice atto di pietà; è una scelta consapevole di condividere l’amore e la bontà in ogni momento della vita. La storia di Santa Margherita d’Ungheria continua a ispirare, ricordandoci che la misericordia è una delle più alte forme di espressione umana, un ponte che collega i cuori e trasforma il mondo in un luogo più compassionevole.
Agiografia
Figlia del re d’Ungheria Béla IV Margherita nacque nel 1242 in Dalmazia. Sul suo Paese prolificava da alcuni mesi l’invasione mongola comandata da Bathu, nipote di Gengis Khan e i genitori trovarono scampo nel Paese vicino. La madre è in attesa di un erede e allora i genitori fanno un voto: “Se nascerà una bambina la affideranno a un convento per la liberazione del loro Paese”. La condizione si verificò, così la piccola a circa 3 anni venne accompagnata al convento domenicano di santa Caterina a Veszprém. Contemporaneamente venne costruito presso Buda, appositamente per lei, un nuovo convento su un’isoletta del Danubio che più tardi verrà chiamata Isola di Santa Margherita. A dodici anni si consacrò totalmente a una vita religiosa ascetica, fatta di letture della Bibbia, di preghiere e di divisioni, dividendo una delle grandi mistiche medievali. Passano gli anni, cambiano le esigenze politiche e…