Santo del giorno 18 agosto: Sant’Elena Imperatrice
Alla Ricerca della Vera Croce e dell’Eredità Spirituale di Sant’Elena
Nome
Sant’Elena Imperatrice
Titolo
Madre di Costantino
Nascita
250, Roma
Morte
329, Roma
Ricorrenza
18 agosto
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
Gloriosissima S. Elena, che aveste la dolce ventura di scoprire la S. Croce, su cui morì il nostro divino Redentore, costatata dalla istantanea guarigione di una povera inferma, e che foste la fortunata Madre di Costantino, primo imperatore cristiano, il quale ebbe la bella visione di una misteriosa croce nel Cielo colla scritta: In hoc signo vinces di cui poi decorò i soldati, deh! degnatevi di esaudire la nostra umile preghiera. Così sia. Amen.
Patrono di
Quartu Sant’Elena, Casapesenna, Rio di Pusteria, Sant’Elena, Benetutti, Tula, Gonnosnò, Cergnago, Montenars, Tiana.
Protettore di
Archeologi, convertiti, divorziati, imperatrici, matrimoni difficili
Martirologio Romano
A Roma sulla via Labicana, santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, che si adoperò con singolare impegno nell’assistenza ai poveri; piamente entrava in chiesa mescolandosi alle folle e in un pellegrinaggio a Gerusalemme alla ricerca dei luoghi della Natività, della Passione e della Risurrezione di Cristo onorò il presepe e la croce del Signore costruendo venerande basiliche.
Il Santo e la missione
Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, è una figura storica che ha unito la sua posizione imperiale con un profondo zelo religioso, dando vita a una missione che ha cambiato la geografia spirituale del cristianesimo. La sua intraprendente spedizione a Gerusalemme nella ricerca della Vera Croce ha rivelato una donna determinata e guidata dalla fede, ansiosa di consolidare le radici cristiane dell’Impero Romano.
Oltre alla scoperta della Croce, Sant’Elena ha promosso la costruzione di chiese in luoghi santi, compresa la Chiesa del Santo Sepolcro, cementando così un legame tangibile tra la fede e la terra in cui è nato il cristianesimo. La sua missione non era solo di nature fisiche o politiche, ma profondamente spirituali: attraverso i suoi sforzi, ha facilitato un pellegrinaggio di fede per generazioni di cristiani, permettendo loro di avvicinarsi fisicamente e spiritualmente ai momenti chiave della vita di Cristo. La missione di Sant’Elena dimostra il potere della fede guidata dall’azione, e come una singola persona può lasciare un’impronta indelebile sulla storia della Chiesa.
Il Santo e la misericordia
Sant’Elena è una figura emblematica non solo per la sua incessante ricerca della Vera Croce, ma anche per il suo spirito di misericordia e dedizione. Nella sua vita, la misericordia non era solo un concetto astratto, ma un imperativo pratico: attraverso la sua influenza e risorse, ha sostenuto opere di carità, costruito chiese e promosso il benessere dei più bisognosi nell’Impero Romano.
Il suo zelo nel cercare la Croce su cui Gesù fu crocifisso può essere visto come una manifestazione esterna del suo desiderio interiore di avvicinarsi al cuore della misericordia divina, rappresentato dal sacrificio di Cristo. Elena, riconoscendo l’importanza della Croce come simbolo dell’amore e della redenzione di Dio, ha voluto condividere questo simbolo di speranza con il mondo.
In un’epoca in cui il potere e la politica spesso soffocavano la giustizia e la compassione, Sant’Elena si distingueva come un faro di misericordia. La sua vita è una testimonianza del fatto che la vera grandezza risiede non tanto nell’influenza o nella ricchezza, ma nella capacità di rispecchiare l’amore e la misericordia di Dio attraverso le proprie azioni.
Agiografia
È impossibile parlare dei primi secoli del Cristianesimo senza ricordare con particolare affetto il nome di S. Elena, della quale si rinvengono notizie contrastanti presso gli storici. Nata in Roma da genitori pagani verso il 250, dimostrò subito eccellentissime doti di ingegno e di bontà d’animo. Divenuta grandicella, per la sua delicatezza e…