Santo del giorno 17 dicembre: San Giovanni de Matha
San Giovanni de Matha: Fondatore dell’Ordine della Santissima Trinità e la Sua Missione di Redenzione
Nome
San Giovanni de Matha
Titolo
Sacerdote
Nascita
23 giugno 1154, Faucon, Francia
Morte
15 dicembre 1213, Roma
Ricorrenza
17 dicembre
Canonizzazione
21 ottobre 1666, Roma, papa Alessandro VII
Preghiera
Glorioso San Giovanni de Matha, voi che acceso di grande amore verso Dio e di tenera compassione verso il prossimo, foste da Dio medesimo prescelto a fondare l’inclito Ordine della SS. Trinità, e spendeste i vostri giorni nel glorificare questo augusto Mistero e nel riscattare i miseri schiavi cristiani deh! Otteneteci la grazia di passare anche noi la nostra vita glorificando la SS. Trinità e beneficando il nostro prossimo colle opere della carità cristiana, per aver poi la bella sorte di godere in Cielo la visione beatifica del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Cosi sia.
Martirologio Romano
A Roma sul monte Celio, san Giovanni de Matha, sacerdote, che, francese di origine, istituì l’Ordine della Santissima Trinità per la liberazione degli schiavi.
Il Santo e la missione
San Giovanni de Matha, fondatore dell’Ordine della Santissima Trinità nel XII secolo, è una figura di spicco nella storia della Chiesa per la sua missione unica e compassionevole. La sua vita e le sue opere incarnano in modo esemplare la missione cristiana di servire e liberare coloro che sono oppressi e imprigionati. La missione di San Giovanni de Matha fu ispirata da una visione divina durante la sua prima messa. In questa visione, fu chiamato a dedicare la sua vita alla liberazione dei prigionieri cristiani detenuti dai musulmani. Questa esperienza trasformò radicalmente la sua vita, spingendolo a fondare l’Ordine dei Trinitari, con lo scopo specifico di riscattare i prigionieri di guerra e i cristiani ridotti in schiavitù. Il suo approccio alla missione era caratterizzato da un’azione diretta e concreta. San Giovanni de Matha e i suoi seguaci lavorarono instancabilmente per raccogliere fondi, negoziare con i carcerieri e organizzare il riscatto dei prigionieri. Questa opera di misericordia andava ben oltre l’assistenza materiale; rappresentava un profondo impegno per la dignità umana e la libertà, valori centrali del Vangelo. Inoltre, la missione di San Giovanni era radicata in una profonda spiritualità trinitaria. Egli vedeva la sua opera di liberazione dei prigionieri come una partecipazione all’amore e alla misericordia della Santissima Trinità. Questa visione teologica forniva una solida base spirituale e morale per la sua missione e ispirava i suoi seguaci a vedere il loro servizio come un’estensione dell’amore di Dio per l’umanità. San Giovanni de Matha non si limitò solo a liberare i prigionieri, ma si assicurò anche che avessero le risorse necessarie per reintegrarsi nella società. Questa attenzione al benessere a lungo termine dei riscattati dimostra che la sua missione era guidata da un profondo senso di responsabilità e compassione. La vita di San Giovanni de Matha ci ricorda che la missione cristiana va oltre la proclamazione verbale della fede. È un impegno attivo nel mondo, caratterizzato da azioni concrete di giustizia, liberazione e amore. La sua eredità continua a ispirare i cristiani a vivere il Vangelo in maniera attiva, servendo gli altri in modo che rifletta l’amore e la misericordia di Dio.
Il Santo e la misericordia
San Giovanni de Matha è una figura emblematica nell’espressione della misericordia cristiana. Vissuto nel XII secolo, la sua vita e il suo ministero sono profondamente radicati nel concetto di misericordia, come dimostra il suo impegno nella redenzione dei prigionieri cristiani. La misericordia in San Giovanni de Matha si manifesta inizialmente nella sua scelta di vita. Dopo aver completato gli studi in teologia, ricevette una visione durante la sua prima messa, che lo ispirò a dedicare la sua vita alla liberazione dei prigionieri cristiani detenuti dai musulmani. Questo momento di illuminazione divina fu il catalizzatore per una missione di vita dedicata alla misericordia e al servizio degli altri. Il suo lavoro più significativo fu la fondazione dell’Ordine della Santissima Trinità, conosciuto anche come l’Ordine dei Trinitari. Questo ordine religioso aveva un obiettivo specifico: raccogliere fondi e negoziare la liberazione dei prigionieri cristiani. L’approccio di San Giovanni de Matha rifletteva una comprensione profonda della misericordia come azione pratica. Non si limitava a pregare per i prigionieri o a offrire conforto spirituale, ma agiva attivamente per assicurare la loro liberazione fisica. Inoltre, la sua dedizione ai prigionieri cristiani andava oltre il semplice atto di liberarli; includeva anche la loro reintegrazione nella società. Questo aspetto della sua missione dimostra che la misericordia è un processo olistico che riguarda non solo il salvataggio fisico, ma anche il sostegno e la cura successivi. La vita di San Giovanni de Matha ci insegna che la misericordia è una forza potente che può trasformare le vite. Il suo esempio ci incoraggia a guardare oltre le nostre esigenze e preoccupazioni personali e a rispondere con azioni concrete alle sofferenze del mondo. La sua eredità è un invito a vivere la misericordia in modo attivo, cercando modi pratici per alleviare il dolore e la sofferenza intorno a noi.
Agiografia
È il fondatore dell’Ordine dei Trinitari per la redenzione degli schiavi. Nacque a Falcone in Provenza l’anno 1154 da genitori ricchi di censo e di virtù. Educato con ogni cura, mostrò presto tali doti d’ingegno, di serietà ed un cuore così sensibile per le miserie altrui, da far presagire in lui il futuro angelo consolatore degli afflitti. Per volere dei genitori frequentò la scuola di Aix, poi mandato all’Accademia di Parigi, conseguì con esito brillante la laurea di dottore in teologia. La sua pietà, non inferiore alla scienza, colpì talmente l’Arcivescovo di Parigi, che decise di esortarlo a farsi sacerdote. Unico ostacolo era l’umiltà del giovane laureato, ma non fu difficile al Prelato sciogliere i dubbi e…