Santo del giorno 16 ottobre: Santa Margherita Maria Alacoque
Santa Margherita Maria Alacoque: la diffusione del culto al Sacro Cuore
Nome
Margherita Maria Alacoque
Titolo
Vergine
Nascita
22 luglio 1647, Autun, Francia
Morte
17 ottobre 1690, Paray-le-Monial, Francia
Ricorrenza
16 ottobre
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
18 settembre 1864, Roma , papa Pio IX
Canonizzazione
1920, Roma, papa Benedetto XV
Preghiera
O Santa Margherita Maria, dal Sacro Cuore di Gesù fatta partecipe dei suoi tesori divini, otteneteci, vi supplichiamo, da questo Cuore adorabile le grazie di cui abbiamo bisogno. Noi gliele domandiamo con confidenza che non ha limiti. Si degni il divin Cuore concedercele per la vostra intercessione, affinché ancora una volta egli sia per voi glorificato ed amato. Così sia.
Protettore di
Devoti del sacro cuore di Gesù
Martirologio Romano
Santa Margherita Maria Alacoque, vergine, che, entrata tra le monache dell’Ordine della Visitazione della beata Maria, corse in modo mirabile lungo la via della perfezione; dotata di mistici doni e particolarmente devota al Sacratissimo Cuore di Gesù, fece molto per promuoverne il culto nella Chiesa. A Paray-le-Monial nei pressi di Autun in Francia, il 17 ottobre, si addormentò nel Signore.
Il Santo e la missione
Santa Margherita Maria Alacoque, con la sua vita e spiritualità intensamente impregnate delle visioni del Sacro Cuore di Gesù, ci apre una pagina luminosa e provocante sulla missione, intesa come chiamata e invio nell’esperienza concreta dell’amore misericordioso di Dio. La sua vita e il suo messaggio diventano un’espressione palpabile di come la missione non sia semplicemente l’atto di “fare”, ma innanzitutto l’essere profondamente radicati nell’amore di Dio, in un dialogo costante e intimo con Lui.
Le visioni di Paray-le-Monial, in cui il cuore di Gesù si svela a Margherita Maria, non sono solo estasi mistiche di una monaca in clausura, ma piuttosto la scintilla che ha acceso un fuoco missionario che perdura nei secoli. Il Sacro Cuore non le parla di strategie missionarie o di piani pastorali, ma Le svela semplicemente il suo amore vulnerabile, dolente, eppure così ardente per l’umanità. È un amore che non conosce confini e che supera ogni barriera, un amore che si fa piccolo, umile, e che sceglie di manifestarsi in modo speciale attraverso il cuore di una semplice monaca.
Margherita Maria diventa così, forse in modo inaspettato, una figura missionaria, non perché attraversi mari o confini, ma perché dal suo piccolo monastero emana un messaggio che varcherà i confini dei paesi e delle epoche, parlando al cuore di innumerevoli persone di ogni tempo e luogo. La sua missione è essere canale dell’amore di Dio, testimoniando con la vita l’ineffabile bellezza dell’essere amati e la dolce urgenza di rispondere a tale amore.
La missione, nella spiritualità del Sacro Cuore, diventa così intrinseca e inevitabile risposta all’amore sperimentato. Non è prima di tutto un fare, ma un essere inabissati nell’amore di Dio, che di per sé diventa fuoco che arde e che non può non irradiarsi. Santa Margherita Maria, quindi, diventa missionaria non perché predichi in terre lontane, ma perché il suo cuore, unito a quello di Gesù, diventa faro che irradia la luce dell’amore divino in ogni angolo di tenebra, in ogni cuore in cerca di speranza.
Nel suo messaggio, c’è l’eco di un invito perenne alla Chiesa e a ciascuno di noi: la missione nasce da un cuore che ascolta, che si lascia toccare, che sperimenta l’amore e che, quasi naturalmente, diventa esso stesso messaggio, presenza, testimonianza. La missione si fa accoglienza dell’altro, condivisione del dono ricevuto, presenza amorevole e discreta, specialmente laddove il grido dell’abbandono, della sofferenza e della mancanza d’amore è più lancinante.
Santa Margherita Maria Alacoque, nella sua semplicità e profondità, diventa così figura profetica di una missione che è, prima di tutto, ascolto, accoglienza, condivisione dell’amore ricevuto, in un continuo dinamismo dal cuore di Dio al cuore dell’uomo, in un flusso ininterrotto che diventa via di salvezza per il mondo.
Il Santo e la misericordia
Santa Margherita Maria Alacoque e il cuore misericordioso di Cristo sono intrinsecamente intrecciati nell’intima tessitura della devozione al Sacro Cuore, una spiritualità che ha profondamente influenzato la Chiesa cattolica attraverso secoli. La rivelazione del cuore amoroso e ferito di Gesù a Santa Margherita Maria è diventata un baluardo luminoso di misericordia che continua a riverberare con dolcezza e fermezza nella storia della spiritualità cristiana.
Nelle apparizioni che Santa Margherita Maria ricevette, il cuore di Gesù si svela in tutta la sua vulnerabile potenza, esponendo senza riserve il suo amore incommensurabile per l’umanità e il suo desiderio ardente di essere amato in cambio. La misericordia, dunque, non è qui un semplice atto unilaterale di perdono o di benignità, ma un dinamismo reciproco, un invito aperto a entrare in un circolo di amore che, partendo dal cuore divino, si espande ai cuori umani e da questi ritorna alla sorgente divina.
Santa Margherita Maria Alacoque non è soltanto la ricevente di una rivelazione; ella è testimone e araldo di una misericordia che sconvolge, che sfida le logiche umane, che entra nelle ferite dell’esistenza per trasformarle in fonti di grazia. Il suo dialogo con il cuore di Cristo diventa così modello e via per ogni cristiano chiamato a sperimentare e, a sua volta, ad essere canale della misericordia divina.
La misericordia, nel dialogo tra il cuore di Gesù e quello di Margherita Maria, non è soltanto un tema: è il linguaggio stesso con cui si comunicano, la realtà palpabile e vissuta in cui si incontrano. Non si tratta di un amore generico o di un perdono astratto, ma di un cuore che ama con intensità, che soffre quando l’amore non è corrisposto, che gioisce quando trova un’anima disposta ad accoglierlo.
La spiritualità del Sacro Cuore, portata al mondo con tenacia e umiltà da Santa Margherita Maria, invita ad andare oltre una semplice contemplazione della misericordia divina, esortando a farne un’esperienza personale e comunitaria. Essa esige di lasciarsi avvolgere da quell’amore che si fa dono, che si fa vulnerabile, e di rispondere a tale dono non con mere parole, ma con un amore che si fa vita, che si fa scelta, che si fa misericordia verso i fratelli e le sorelle.
Nella vita e nell’esperienza mistica di Santa Margherita Maria, la misericordia divina si fa strada e si fa carne, toccando con mano le fragilità e le speranze dell’umanità. Il suo messaggio, ancor oggi, non perde il suo timbro profetico e la sua dolce urgenza: il Cuore di Cristo brucia di un amore che vuole raggiungere tutti, specialmente coloro che sono feriti, emarginati e disperati. In questo cuore misericordioso, ogni anima può trovare rifugio, pace e la dolce gioia di essere infinitamente amata.
Agiografia
Questa grande Santa fu la confidente del S. Cuore. Nacque il 22 luglio dell’anno 1647 da onorata famiglia, in un piccolo villaggio della diocesi di Autun. Accesa di amore per la Vergine e per l’augusto Sacramento dell’Eucarestia, giovanetta ancora, consacrò a Dio la sua verginità.
All’età di 15 anni, attraversò un periodo di rilassamento: l’amore umano e l’amore divino sembrava che se la contendessero; ma alla fine quest’ultimo trionfò. Iddio l’aveva eletta per rivelarle i tesori ineffabili del suo Cuore. A 23 anni entrò nel monastero della Visitazione in ParayleMonial. È qui dove incominciano le più sublimi ascensioni nella via della santità e dove ammiriamo le visioni e…